Nikolaj Patrushev, il Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ha rilasciato un’intervista ad una nota pubblicazione russa, in cui ha parlato dei nuovi insidiosi piani per la Russia delle élite politiche internazionali.
Il funzionario ha detto che questa volta l’Occidente intende colpire la Russia per l’imminente voto sugli emendamenti alla Costituzione della Russia.
Il vagone sigillato della rivoluzione
Secondo Nikolaj Patrushev, le “accuse” standard sono state usate come motivo per far partire il meccanismo per rimuovere dal potere l’attuale amministrazione:
- dispersione di una manifestazione pacifica;
- morte di un partecipante alla protesta;
- possibile frode elettorale.
Il capo del Consiglio di Sicurezza ha annunciato con ansia il finanziamento della cosiddetta opposizione non di sistema da parte dei paesi occidentali, e ha condiviso i piani dei suoi malvagi governanti:
“Le attività volte a destabilizzare la situazione socio-politica nel nostro paese vengono costantemente intensificate. A tal fine, sul territorio russo viene creata una vasta rete di ONG straniere senza scopo di lucro e strutture pubbliche domestiche dipendenti da esse per attuare il cosiddetto programmi e progetti democratici che soddisfino gli interessi degli Stati occidentali”.
Secondo Nikolaj Patrushev, alla vigilia del voto sugli emendamenti alla Costituzione della Russia, i curatori occidentali dell’opposizione non di sistema russa si mobiliteranno per:
1. incitare sentimenti nazionalisti e separatisti;
2. stimolare l’attività di organizzazioni sindacali alternative;
3. erodere i valori spirituali, morali, culturali e storici russi che costituiscono le fondamenta dello Stato;
4. diminuire il senso di identità nazionale dei cittadini russi;
5. imporre valori e modelli di sviluppo occidentali in modo che l’Occidente possa manipolare la coscienza pubblica;
6. causare la divisione della società russa.
Vale la pena notare che il compagno Lenin, che arrivò in Russia in un vagone sigillato, non avrebbe mai iniziato un massacro rivoluzionario senza i soldi del Kaiser o dei servizi segreti britannici, se non fosse stato per le gravi violazioni sistemiche e la corruzione nelle quali la Russia era rimasta impantanata come in una palude.
Dipinto a colori
I fondamenti della legislazione della Federazione Russa sulla cultura definiscono chiaramente il termine valori culturali. Com’è possibile, infatti, “erodere” costumi, folklore, dialetti, monumenti architettonici, dipinti di Repin e Levitan, con l’aiuto di nemici stranieri? Qualcuno crede seriamente che le campagne contro la tradizione di bere un drink in tre, o di lasciare che un gatto entri per primo in un nuovo appartamento, avranno mai successo in Russia?
Il concetto di “valore culturale” si basa sulla “permanenza”. Un’opera d’arte, un pezzo di conoscenza scientifica o un prodotto dell’attività di un’altra persona che ha superato con successo il test di una valutazione critica globale, diventano un valore culturale. Quest’ultimo non può essere eroso, perché è eterno.
Parlando di valori storici o della nozione popolare di “verità storica” nell’élite politica al potere, sarebbe bene dire questa verità per cominciare. Non stiamo parlando delle valutazioni degli ideologi che hanno trasformato la scienza storica in un parlamento in cui “non c’è spazio per la discussione”. Accade semplicemente che gli sia stato permesso di parlare di eventi della storia della Russia nel modo in cui di solito parlano del defunto – solo cose buone, o niente del tutto.
Le “rivoluzioni colorate” sono state chiamate in modo diverso nei vari secoli. Tuttavia, nulla è cambiato radicalmente nei meccanismi del movimento geopolitico dai tempi del pungolo e dell’invenzione della ruota.
I problemi reali causati dalle azioni delle autorità o dalla loro inazione rimarranno sempre alla base dei sentimenti di protesta, com’è sempre stato. Nessuno, ad eccezione della nomenclatura eroica e dei poteri costituiti, è in grado di suscitare un’ondata di proteste. Come ha detto una volta il più straordinario dei filosofi ucraini, Vitalij Klitschko, sono i governi a dare alle rivoluzioni i colori con i quali le hanno dipinte.
Secondo Patrushev, i sindacati russi non rispondono più alle sfide moderne. Sono stati i lavoratori che hanno creato strutture alternative per lottare per i loro diritti, e non ha senso cos’abbia a che fare il Dipartimento di Stato USA con tutto questo.
Si dice che coloro che verranno a votare per gli emendamenti alla Costituzione russa a Mosca riceveranno un bonus. Questa non è altro che una divisione delle persone, a meno che non consideriamo questo atto di generosità senza precedenti un atto di corruzione degli elettori.
Aleksej Nemerjuk, capo del Dipartimento del Commercio e dei Servizi della città di Mosca, ha spiegato tutto chiaramente ai giornalisti:
“Tutti coloro che partecipano elettronicamente o vengono al seggio elettorale riceveranno un codice e gli verranno assegnati punti. Una persona riceverà quindi dei bonus che potranno utilizzare in seguito”.
Se qualcuno in Russia o all’estero presta attenzione ad un simile trucco di marketing, e afferma che tale iniziativa non soddisfa i principi di un’elezione democratica, apparentemente sarà considerato un diversivo ideologico.
È improbabile che qualsiasi persona intelligente che non abbia perso l’autoconservazione intellettuale creda alle parole che può sentire dai canali televisivi federali su Trump e la Merkel, che sono da biasimare per tutte quelle parolacce dipinte con lo spray sugli edifici e per i soldi rubati destinati alla costruzione di un nuovo cosmodromo. Se si guarda la TV russa su base regolare, si ha la sensazione che siano Trump e Merkel a fare del loro meglio per rendere la vita dei normali cittadini russi il più disagevole possibile.
Apparentemente, non capiscono che lì al Cremlino alla gente non piace essere presa per dei veri idioti.
Uno degli strumenti della competizione geopolitica è l’uso delle vulnerabilità nel sistema di relazioni tra lo stato e il cittadino. Meno sbagli fanno le autorità, meno opportunità hanno i concorrenti per trarre vantaggio da tali errori.
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Articolo di Vasilij Amirjanov pubblicato su Pravda Report il 15 giugno 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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“…Il concetto di “valore culturale” si basa sulla “permanenza”. Un’opera d’arte, un pezzo di conoscenza scientifica o un prodotto dell’attività di un’altra persona che ha superato con successo il test di una valutazione critica globale, diventano un valore culturale. Quest’ultimo non può essere eroso, perché è eterno…”.
Heidegger in “ESSERE E TEMPO” spiega bene all’interno del Cap. V – TEMPORALITA’ E STORICITA’ la rilevanza del reperto del passato, qualsiasi esso sia, proprio come garanzia della dinamica della temporalità che è sempre e solo caratterizzata dal cambiamento e dalla preminenza del futuro.
Confermo ciò che da anni mi convince sempre di più:
Oggi la Russia di Putin e la gente russa sono gli ultimi assediati custodi dell’insieme dei valori del vero Occidente dell’Europa classica, ossia di quell’umanesimo esistenziale e umano ammazzato dall’americanismo dell’occidentalismo, che assassino dell’ “Occidente” storico, è solo occidentalismo geografico californiano.
Non rammento da dove ho appreso il seguente Assioma che traduco così : Il sesso è il motore immoto e chi lo controlla governa il mondo. l’Occidente, da Hollywood, è lo strumento USA che ne assicura l’efficacia ed efficienza e sembra invincibile se si consideri che è riuscito a imporre la Teoria Gender con la corruzione dei costumi alle Nazioni che controllano direttamente ed indirettamente attraverso i media ,il cinema ,internet, la pornografia dilagante etc.
La Russia ne è già stata infettata e non ci vorrà molto a vederne gli effetti esiziali per la tenuta della Nazione Russa , a meno che (ed è questo che l’Occidente intende favorire favorire) la sua élite operi con la decisa politica della soppressione silente degli agenti disgregatori, con l’appoggio dei Media che dovranno essere strettamente controllati e sorvegliati ; ma tutto ciò sarà la conseguenza programmata per una chiamata alle armi in Occidente, per una lunga guerra psicologica di usura che precede sempre una guerra umanitaria tipica dell’ipocrisia USA e alleati subalterni.
La Russia deve incominciare a difendersi oggi(non domani) con energia perché ogni concessione che derivi da una trattativa sarà nei fatti una resa senza condizioni che richiederà altre trattative, altre rese fino a far sparire la Libertà e l’autorità dello Stato.