La guerra russo-giapponese del 1904-1905 si stava dimostrando vantaggiosa per il Giappone e i suoi alleati marittimi occidentali, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, mentre per la Russia il conflitto si stava rivelando per molti versi un disastro. In mezzo al bagno di sangue, comunque, si trovano momenti di cavalleria da parte di guerrieri di ogni fazione. Eccone uno:
Il cacciatore ed esploratore Vasilii Timofeevich Riabov era nato nel 1871 e cresciuto nel villaggio di Ivanovka, fuori Penza. È trascorso un secolo e mezzo, ma il suo ricordo è sopravvissuto negli anni.
Dopo essersi congedato da militare e aver cominciato a far parte delle riserve, Riabov si è trasferito nel vicino villaggio di Lebedevka. Era un uomo coraggioso e attivo, amava il teatro e sua moglie, anche se a volte la picchiava dopo aver bevuto. E a volte usava le cose degli altri senza permesso. Anche questo è accaduto. Ma ha espiato tutti questi peccati con il suo atto di coraggio.
Dall’inizio della [guerra russo-giapponese], Riabov è entrato volontario nel 284° Reggimento di fanteria Chembarskii. È stato nelle sue fila che ha partecipato alla battaglia che ha avuto luogo in Manciuria. Ha servito nella squadra di caccia, fra quelli che a quei tempi erano chiamati esploratori volontari. Riusciva ad imitare i cinesi locali con l’aiuto dei gesti, delle espressioni del viso, e dell’andatura, che spesso impressionavano i suoi amici.
Dopo la battaglia di Liaoyang, nell’autunno del 1904, il comando russo ha fermamente richiesto nuove informazioni sui luoghi delle unità nemiche. Il 14 (27) Settembre del 1904, Vasilii Riabov si è offerto volontario per una missione di ricognizione, e si travestì da contadino cinese indossando una treccia finta attaccata dietro la sua testa.
I giapponesi non avevano riconosciuto l’esploratore russo, e Riabov stava per fare ritorno alla sua unità. Però, un ufficiale che passava di lì gli ordinò di dare da bere al suo cavallo. Riabov, che non sapeva il cinese, forse non ha capito l’ordine o lo ha eseguito male. Il risultato è stato che l’ufficiale giapponese irato lo afferrò per la treccia, che…si staccò. E così tutto divenne chiaro.

Un poster russo della guerra russo-giapponese del 1904-1905. La guerra fu un disastro per la Russia in Estremo Oriente, e innescò la rivoluzione
L’esploratore militare venne processato come spia e condannato a morte. Vasilii Timofeevich andò verso la morte con dignità, col nome della Madrepatria sulla bocca, e rimanendo fedele al suo giuramento militare. Il coraggio di questo soldato russo fece una così grande impressione sul nemico che cominciarono a considerarlo un “Samurai russo”.
Il giorno dopo, la pattuglia del Primo Reggimento dei Cosacchi di Orenburg trovò una lettera vicino una quercia solitaria in territorio neutrale. La lettera diceva:
Il soldato della riserva Vasilii Riabov, 33 anni, dalla squadra di ricerca del 284° Reggimento di Fanteria Chembarskii, nato nella provincia di Penza, Penza Uezd, nel villaggio di Lebedevka, vestito da contadino cinese, è stato catturato il 17 Settembre del 1904 dai nostri soldati al fronte. Con la sua testimonianza verbale, è divenuto chiaro che era stato mandato da noi in missione di esplorazione per scoprire il luogo e le azioni del nostro esercito, di sua volontà, e si è fatto strada fra le nostre truppe attraverso lo Yantai il 14 Settembre seguendo la direzione sud est. Dopo aver rivisto il caso nell’ordine più consono, a Riabov è stata data la condanna a morte. Quest’ultima è stata eseguita il 17 settembre con un colpo di pistola.
Portando questo evento all’attenzione dell’Esercito Russo, il nostro non può far altro che porgere i nostri auguri al vostro rispettabile Esercito affinché possa far crescere altri tali meravigliosi soldati come il suddetto Riabov, che merita il rispetto più totale. La nostra solidarietà per questo uomo davvero coraggioso – sopraffatto dal suo senso del dovere – e soldato esemplare, arriva agli estremi.
Rispettosamente,
Il Capitano dell’esercito giapponese.
C’era un messaggio in cinese allegato alla lettera, che proibiva ai residenti locali di distruggerla, così come per il disegno dell’area, dove aveva avuto luogo l’esecuzione, e l’eroe riposava.
Lo zar Nicola II venuto a conoscenza dello scout di Penza, ha istruito l’Alto Comando per organizzare una commissione e immortalare l’eroe. Le donazioni arrivarono da tutta la Russia. Gli studenti del ginnasio inviarono dai quattro ai 25 copechi. In totale, le donazioni per aiutare la sua famiglia arrivarono a settemila rubli con l’aggiunta di 2569 rubli per la costruzione di una scuola.
Per ordine dello Zar, la famiglia Riabov ricevette mille rubli, e i suoi figli furono mandati in scuole statali.
Questo esploratore-guerriero è stato arruolato per l’eternità nel 284° Reggimento Chembarskii, come dichiarato nell’ordine: “Da esempio per i posteri”. Dopo la fusione col 260° Reggimento Insarskii, è diventato parte della Quinta Compagnia del Secondo Battaglione.
Il 6 Ottobre 1609 i resti di Riabov furono trasferiti dalla Manciuria al villaggio di Lebedevka, dove è stato seppellito con tutti gli onori militari vicino una scuola costruita in memoria di Vasilii Timofeevich.
Gente in massa che portava con sé icone e fiori erano lì all’arrivo del treno che trasportava i resti dell’eroe, partito da Chita. L’orchestra militare ha accolto la bara a Penza con la Compagnia dalla guarnigione locale, parroci e innumerevoli civili.
L’originale Chiesa del Cristo Salvatore a Mosca era considerata la principale cattedrale militare della Russia. Fra le numerose lastre di marmo, con i nomi incisi di generali e ufficiali, che morirono nelle varie guerre, c’era solo una placca memoriale dedicata ai soldati. C’erano solo 17 nomi. E fra di essi quello di Vasilii Timofeevich Riabov.
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Articolo di Fedor Barmin tradotto dal russo da Nina Kouprianova, apparso su Espionage History Archive il 1 luglio 2016
Traduzione in italiano di Chiara per SakerItalia.it
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