Il partito di Vladimir Žirinovskij ha superato i Comunisti in un nuovo sondaggio, segnalando un aumento delle sue fortune politiche che potrebbe condurlo al Cremlino.
Mentre i commentatori ignoranti sostengono che la Russia non è una democrazia, il panorama politico della Russia sta cambiando a causa – sorpresa, sorpresa – della volontà democratica del popolo russo.
Dopo essere stato relegato al secondo o terzo posto nelle elezioni della Duma per gran parte degli anni 2000 e 2010, un nuovo sondaggio [in Inglese] mostra che il Partito Liberal-Democratico di Russia (LDPR) è in ascesa e cerca di garantirsi una tranquilla posizione di principale partito di opposizione russo nella prossima tornata elettorale della Duma, e molto probabilmente già in occasione delle elezioni presidenziali del prossimo anno.
L’LDPR, che è arrivato terzo alle elezioni della Duma di Stato del 2016, è destinato a superare completamente il Partito Comunista, l’attuale partito leader dell’opposizione. Questo fa il paio con l’annuncio di Gennadij Zjuganov [in Inglese], da tempo a capo dei Comunisti, che ha detto che non si candiderà alle elezioni presidenziali del 2018, preferendo che sia una figura più giovane del suo partito a prenderne le redini.
Al contrario, l’altrettanto esperto politico veterano, nonché capo/fondatore del Partito Liberal-Democratico di Russia, Vladimir Žirinovskij, è l’unico membro di un partito importante ad aver dichiarato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni del prossimo anno.
L’LDPR ha una lunga storia: come primo partito d’opposizione ufficiale in Unione Sovietica, è arrivato primo alle elezioni della Duma del 1993, un risultato che ha scioccato l’elite globalista che circondava Eltsin a seguito della sua abolizione del Soviet Supremo della Russia e del Congresso dei Deputati del Popolo.
Da allora, il Partito Liberal-Democratico di Russia e il suo fondatore sono sempre stati al centro dell’attenzione politica, ma ora sembra che prenderanno in consegna dai generalmente solidi Comunisti il ruolo di principale partito d’opposizione, dopo anni di dominio Comunista.
Vladimir Žirinovskij ha da tempo sottolineato l’importanza della Russia, prestando molta attenzione alla politica estera. Žirinovskij, un professore poliglotta, ha sempre tastato il polso ai movimenti che attraversavano la geopolitica, e nel corso degli anni molto di ciò che ha predetto si è avverato, che si tratti dell’ingenuità della Russia del tentare di avere buone relazioni con Kiev, dell’importanza delle relazioni estere della Russia con Turchia e Iran, della previsione del successo del modello economico di Deng Xiaoping per la Cina, del ruolo unico della Russia come potenza rispettata nel mondo Islamico o, più recentemente, della previsione della vittoria di Donald Trump.
Dato che la Russia è riemersa come importante superpotenza geopolitica in grado di mediare nei conflitti mondiali, e visto che la NATO e l’UE aumentano la loro ostilità verso la Russia, è logico che i Russi dovrebbero trovare un crescente interesse in un partito che ha sottolineato l’importanza di un programma accorto e approfondito in materia di affari esteri.
Sul fronte interno, l’LDPR favorisce un’economia mista nella quale le aziende vengono liberate dall’eccesso di burocrazia, ma allo stesso tempo i servizi pubblici essenziali rimangono gestiti dallo Stato al fine di proteggere la gente comune dagli aspetti più pirateschi del capitalismo.
Con gran parte dell’Occidente che cerca di abbandonare il capitalismo globalista a favore di economie miste più protezionistiche, il Partito Liberal-Democratico di Russia ha precorso i tempi anche in questo senso.
Entro il 2024, l’LDPR sarà una forza con la quale fare i conti, e sarà pronta a sfidare l’attuale dominio di Russia Unita nella politica della Duma. Anche se Žirinovskij non sta certo ringiovanendo, l’efficace macchina di partito che ha costruito assicurerà la continuità ad un partito che ha predetto correttamente il corso geopolitico sia della Russia che del mondo già negli anni ‘90.
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Articolo di Adam Garrie pubblicato su The Duran il 4 marzo 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[Le note in questo formato sono del traduttore]
Sicuramente Žirinovskij è molto intelligente oltre che simpatico ma è anche molto passionale perciò il suo partito è ottimo come partito di opposizione ma non lo vedrei molto adatto a guidare la russia nell’attuale e prossima tormenta…comunque tra Žirinovskij e un medvedev sicuramente preferirei il primo come prossimo presidente russo…tuttavia spero che possa ricandidarsi Putin.
Anche Zirinovsky è un khazaro
Vladimir Žirinovskij ci farà la guerra!
Non è certo di sangue freddo e dalla pazienza sopraffina di Putin e più di una volta ha minacciato la guerra nucleare.
Fermo restando che se una guerra ci deve essere ci sarà comunque, indipendentemente dal presidente degli USA o Russia, meglio Putin, anche se una guerra la meritiamo e non nascondo che la ritengo inevitabile
Putin,penso che gradirà avere nella Duma un Partito Sovranista ,più che liberal, e Zirinovski si contenterà di essere considerato un rispettato e non deriso protagonista politico..
Una vittoria di tale partito toglierebbe argomenti alla propaganda occidentale che diffama quando afferma che Putin domina con pugno di ferro la Russia ,da Dittatore.
Putin sarà sempre in sella ,sia pure senza essere più presidente ; allo stesso modo, ma con altri mezzi, rispetto ai magnati finanziari parassiti d’Occidente che dominano da secoli il mondo occidentale e non solo.
La Russia sarà più sicura quando l’Occidente non potrà più blaterare la logora materia dell’anti-putinismo.