Mentre la concessione dell’utilizzo della base aerea iraniana di Hamedan è stata accolta con grande entusiasmo, la recente partenza dalla medesima base dei Tu-22M3 russi ha attirato molta meno attenzione. La linea ufficiale russa sull’avvenimento è stata molto neutrale, come dimostra questo articolo [in inglese] su Sputnik.
Ciò che è realmente accaduto, tuttavia, merita qualche approfondimento.
In primo luogo, va detto che i russi stavano utilizzando tale base aerea già da tempo, ma che l’accordo tra la Russia e l’Iran era stato tenuto segreto. Secondo fonti russe [in russo], sembra che gli iraniani siano stati totalmente sorpresi quando questa informazione è stata resa pubblica, e che alcune fazioni all’interno delle classi dirigenti dell’Iran fossero indignate per ciò che hanno visto come una pubblica ammissione di una violazione della sovranità iraniana. In primis, è stato il Ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, che ha espresso la sua indignazione per la fuga di dati sensibili senza un accordo con l’Iran.
Secondo Dehghan, i russi volevano dimostrare di essere una superpotenza influente, ed è per questo che hanno reso pubbliche queste informazioni. Poco dopo, il Ministero degli Esteri iraniano e l’ambasciatore russo a Teheran hanno confermato che i russi hanno lasciato Hamedan, e che sarebbero tornati quando i due paesi saranno d’accordo per il loro ritorno.
Tuttavia ci potrebbe essere più di quanto l’occhio vede.
Secondo le stesse fonti russe, potrebbe essere avvenuto uno scontro tra le fazioni interne iraniane, in particolare tra le Forze Armate Iraniane e il Corpo di Guardia della Rivoluzione Islamica (IRGC) [in inglese]. I russi credono che il sito web che inizialmente ha rilasciato queste informazioni, Warfare Worldwide, sia collegato alle forze armate iraniane che, secondo i russi, avevano intenzione di mettere in imbarazzo il governo iraniano mediante l’utilizzo di informazioni e foto.
Una volta rese pubbliche queste informazioni, i russi sono stati costretti a confermarle, e qui hanno avuto inizio i problemi nel Parlamento iraniano. Gli esperti russi hanno dichiarato che la decisione di concedere l’uso alle forze aereo-spaziali russe di Hamedan non sarebbe stata possibile senza la personale approvazione dell’Ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema della Repubblica Islamica, e l’aviazione russa stava utilizzando la base già dallo scorso anno, ma la (pienamente comprensibile) ipersensibilità dell’opinione pubblica iraniana circa la questione della sovranità ha fatto sì che la pubblicazione di questi dati sia risultata molto imbarazzante per gli iraniani, in particolare per i conservatori. Un secondo problema è che i russi stavano collaborando per lo più con l’IRGC, poiché (tra le due fazioni) sono gli unici che combattono in Siria, mentre le Forze Armate iraniane non approvavano questa loro decisione.
Ad ogni modo, nel breve termine, questa è sicuramente una cattiva notizia, non solo perché complica l’esecuzione degli attacchi russi contro il Daesh, ma anche perché dimostra che non è tutto perfetto e trasparente nell’informale alleanza tra Russia e Iran. Nel medio e lungo termine, mi aspetto un riallaccio completo dei rapporti diplomatici, con l’elaborazione di una serie di protocolli di collaborazione tra i due paesi. In questo senso, questa è una buona notizia.
In realtà, entrambe le parti non hanno altre opzioni se non quella di lavorare insieme.
Gli iraniani in particolare hanno assolutamente bisogno di una forte alleanza con la Russia per tenere a bada l’alleanza Statunitense-Takfira-Sionista-Wahabita (che combinazione!), e per continuare ad essere la spina dorsale nella resistenza contro l’impero Anglo-Sionista in Siria, Libano, Iraq e altrove. Se questa fuga di informazioni è stata davvero un sabotaggio per le operazioni in corso dell’IRGC, credo che il Leader Supremo debba fare “piazza pulita”, e fare in modo che tutte le fazioni del governo iraniano siano in grado di lavorare insieme, piuttosto che gli uni contro gli altri. Considerando il tipo di scontro vizioso che in Russia si svolge da anni (ed è ancora in corso) tra gli Integrazionisti Atlantici e i Sovranisti Eurasiatici, penso che Vladimir Putin avrà una grande comprensione per la difficoltà ad eseguire un’operazione segreta in un paese in cui diverse fazioni competono tra loro.
The Saker
*****
Articolo pubblicato da TheSaker.is il 24 Agosto 2016
Traduzione in Italiano a cura di Davide per SakerItalia.it
[le note in questo formato sono del traduttore]
ogni tanto esce fuori qualche nuova! Ora apprendiamo che la base aerea iraniana, sebbene in segreto, era utilizzata almeno dall’anno scorso; che l’esercito iraniano sarebbe contrario all’intervento in siriavoluto e attuato, invece, del solo “corpo di guardia della rivoluzione iraniana” e che sarebbe stato proprio l’esercito a far filtrare la notizia dell’utilizzo russo della base iraniana per mettere in difficoltà il governo!
Da qui la decisione di khamenei e dei russi di sospendere l’uso della base.
Qualcuno direbbe (vado a memoria di un articolo letto su un sito che passa per essere un sito di controinformazione e quindi il virgolettato potrebbe non essere esatto al 100% sebbene, però, credo sia sostanzialmente fedele a quanto letto) che si tratta di “disinformazione messa in atto da forze che, servendosi anche di siti ambigui e filoatlantisti come questo, come quello di giulietto chiesa ed altri, tendono a rappresentare conflitti che in realtà non esistono all’interno delle forze che si contrappongono agli Usa”
Per me, invece, è tutto vero e dimostra che in Iran ci sono fazioni che si prestano ad essere manipolate dagli Usa o sulle quali, comunque, gli Usa hanno buoni strumenti di pressione.
Fazioni che, furbescamente, hanno però aspettato che fosse concluso l’accordo per gli S300 russi per poi far scoppiare lo “scandalo”…peraltro in concomitanza con l’intervento turco in Siria al punto da far ipotizzare che ci sia un legame tra i due eventi e, quindi, una mente unica dietro di essi.
Ci vorrebbe un “golpe che è benedizione divina” anche in Iran per far piazza pulita di chi in iran fa l’amico del giaguaro.
Ora i piloti russi dei bombardieri a lungo raggio, a meno che non vengano di nuovo schierati in Siria o nell’aeroporto turco utilizzato anche dagli ammericani, dovranno sciropparsi alcune migliaia di km in più, tra andata e ritorno dalla russia meridionale fino in Siria…probabilmente arriveranno più stanchi e saranno meno precisi nei loro attacchi…con qualche gioia dei tagliagole dell’Isi e dei suoi sponsor.
Spero che si tratti solo di un contrattempo momentaneo e che il problema venga presto risolto.
.
quanto è accaduto è grave ma come dice un vecchio saggio:” il male porta il bene”,e con ciò intendo dire che la Dirigenza Russa sa che non deve contare molto sulle alleanze in Paesi deve non esiste una élite che sappia difendere la propria sovranità.
L’Iran ora dovrà ripulirsi al proprio interno, nelle forze armate ,che devono temere di diventare utili fantocci degli interessi di “amici americani”.