Capisco che tutti sono interessati a guardare il Maidan nero [la rivolta di Minneapolis], ma sono costretto a parlare di nuovo di “cose noiose”.
Vladimir Putin ha firmato un decreto che ha ricevuto poca attenzione dai media, dopo di che tutti sono passati a discutere di Efremov. Ma inutilmente.
Il decreto presidenziale n. 381 dell’08/06/2020 “Modifica dell’elenco delle informazioni relative ai segreti di Stato” [in russo] rappresenta una svolta non solo nell’estrazione dei minerali, ma anche nel campo della sicurezza dello Stato.
Ora spiegherò.
Il presidente ha inserito tutti i dati riguardanti le riserve, la produzione e il consumo interno nella categoria dei segreti di Stato. L’elenco comprende:
• nichel
• cobalto
• tantalio
• niobio
• berillio
• litio
• metalli rari del gruppo dell’ittrio
• materie prime a base di quarzi particolarmente pure.
La prima cosa che attira l’attenzione è il diritto di determinare la cerchia di informazioni che costituisce un segreto di Stato, delegato “verso il basso” ai dipartimenti che lavorano direttamente “sul campo”, ovvero il Ministero delle Risorse Naturali e dell’Ambiente, il Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa e il Ministero dello Sviluppo Economico. Il centro consente consapevolmente alle divisioni regionali dei ministeri competenti di determinare autonomamente il valore di una risorsa localizzata o estratta. In altre parole, non sarà più possibile incolpare una Mosca capricciosa che è diventata troppo grassa e accusarla di saccheggio delle ricchezze locali.
In secondo luogo, l’elenco comprende esclusivamente minerali delle terre rare, che sono chiamati materiali del 21° secolo.
Esaminiamo l’ambito della loro applicazione.
Le materie prime a base di quarzi particolarmente pure estratte negli Urali sono ampiamente utilizzate per la produzione di vetro al quarzo. Senza di essi, non esistono i moderni sistemi di microelettronica e fibra ottica.
Il nichel e il cobalto sono utilizzati per la produzione di acciai strutturali, inossidabili e resistenti al calore, ad esempio pale di turbine, motori di aeromobili e di razzi. Il tantalio e il niobio servono alla medicina, all’industria nucleare e per la produzione di dispositivi elettrici per creare il vuoto. Sono un elemento chiave nella produzione di condensatori elettrolitici ad alta capacità.
Anche l’impiego dei metalli del gruppo dell’ittrio è piuttosto impressionante. Servono per la creazione di composti refrattari che resistono fino a 2600° C e aumentano la trasparenza del vetro, conferendo loro proprietà speciali, ad esempio la capacità di trasmettere raggi infrarossi, assorbire le radiazioni UV e avere una maggiore resistenza agli acidi e al calore.
In generale, l’elenco è lungo.
Ora i nostri partner occidentali non sapranno esattamente fino a che punto disponiamo di giacimenti, cosa sono e dove si trovano e fino a che punto riteniamo necessario informarli. Sarà anche impossibile scoprire quanti “ne abbiamo mangiati” e per quale utilizzo. Prevedo tristezza fra gli analisti di mercato e delle agenzie di intelligence, perché il compito di valutare le risorse e il potenziale industriale della Russia diventerà più complicato e basato sulle ipotesi.
Due o tre anni fa, quando è diventato evidente un nuovo storico scontro con l’Occidente collettivo, è nata la comprensione che la Russia avrebbe dovuto prendere le distanze, rivalutare le sue forze e, in futuro, dove possibile, fare affidamento solo su se stessa. Sono lieto che i pensieri del popolo e del governo siano andati nella stessa direzione.
Non è necessario abbassare una nuova cortina di ferro, è sufficiente impedire di ficcare troppo il naso a chi è eccessivamente curioso. Meno sanno, peggio dormono.
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Articolo di Sergej Savchuk pubblicato su Stalker Zone il 16 giugno 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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Слава России, всегда!
–,finalmente in Russia, i Politici di vertice, hanno compreso che lo Stato è sicuro quando gli altri Stati si sentono insicuri: insomma, devono aver approfondito la filosofia del Principe del Machiavelli.
I Russi hanno infine compreso che il “Libero Mercato” non è affatto libero ma governato dagli USA,finchè potranno minacciare interventi militari o finanziari; è un sistema per vendere pietruzze luccicanti ai selvaggi che non ci cascheranno più, almeno fino a che Putin ed i suoi delfini resisteranno al Vertice.
L’Occidente avrà più difficoltà a sanzionare la Russia su materie prime di cui non conoscano l’entità della consistenza disponibile e delle risorse inalienabili.
Fuori Tema… (ma mica tanto).
Nel grafico della deliziosa rubrica di Marco Bordoni c’è il grafico dei risultati elettorali sulla riforma costituzionale.
In Crimea il “sì” vince con il 96,79%. A conferma ulteriore del referendum di annessione.
Ma l’Italia pone sanzioni… e perchè mai?
Ah già… se Putin vince, ci sono i brogli.
E allora nel circondario di Nenec dove ha prevalso il “no”?
Ma che c’entra! Appunto è proprio la prova che dove non ci sono brogli Putin non vince! (sic).