Il vile assassinio di Daria Dugina, o il terrore alle porte di Mosca, non è davvero risolto – per quanto l’FSB sembra aver risolto il caso in poco più di 24 ore.
È ormai accertato che l’autore principale, la risorsa del Battaglione Azov Natalija Vovk, non ha agito da sola, ma ha avuto un aiutante ucraino, un certo Bohdan Cyhanenko, che ha fornito targhe false per la Mini Cooper che stava guidando e ha aiutato ad assemblare una rozza autobomba all’interno di un garage in affitto nel sud-ovest di Mosca.
Secondo l’FSB, la Vovk ha seguito la famiglia Dugin al festival della tradizione e ha fatto esplodere l’autobomba con un telecomando. Gli unici pezzi mancanti sembrano essere quando la bomba è stata piazzata sotto il SUV della Dugina e da chi; e se un omicidio mirato oltreconfine così sofisticato fosse rivolto sia a padre che alla figlia.
Come ricorda l’analista geopolitico Manlio Dinucci, anche il Los Angeles Times aveva reso pubblico [in inglese] che “dal 2015 la CIA addestra agenti dell’intelligence ucraina in una struttura segreta negli Stati Uniti”.
L’intelligence russa ne era più che consapevole. Infatti, in un’intervista ai media italiani nel dicembre 2021, la stessa Daria Dugina, sulla base delle informazioni dell’FSB, rivelò di “aver identificato 106 agenti ucraini che stavano preparando attacchi e massacri in 37 regioni della Russia”.
Eppure ora un membro di alto rango dell’intelligence russa – che per ovvi motivi deve rimanere anonimo – ha divulgato alcune informazioni che, nelle sue parole, “contribuiranno al quadro di questo incidente”.
Inutile dire che questo è quanto gli è stato permesso di rivelare dai suoi superiori. Secondo la sua analisi, “la tragedia è avvenuta in serata. Nei due giorni successivi l’FSB ha condiviso tutti i dati sulle persone dell’SBU coinvolte nell’incidente. La maggior parte delle persone pensa che sia stato un omicidio politico. Ci sono molte uccisioni politiche in Ucraina, ma questa tragedia non ha radici politiche. In realtà è collegata al flusso di denaro della criminalità organizzata”.
La fonte afferma: “Daria era all’interno del movimento patriottico e aveva collegamenti a Mosca e nell’area di Donetsk. Come sapete, c’è un grande flusso di denaro verso il Donbass per ripristinare l’economia. Questo enorme flusso di denaro fornisce un incentivo estremo per l’attività criminale. Le organizzazioni criminali di Donetsk sono più pericolose di altre perché operano nel territorio di guerra. Quindi, qualcuno temeva che Daria avrebbe compromesso gli schemi del flusso di denaro rendendoli pubblici”.
La fonte sottolinea che “Anche Boris Nemzov [un attore chiave nelle riforme Liberali imposte alla Russia post-sovietica] è stato ucciso da un gruppo criminale organizzato che temeva che potesse compromettere alcuni schemi del flusso di denaro rendendoli pubblici nonostante il fatto che fosse un politico abbastanza potente. Anche [la giornalista] Anna Politkovskaja. Le sono stati dati 900.000,00 dollari in contanti presso l’ufficio elettorale di Chubais durante i giorni delle elezioni per uno scopo politico. Ma alcune altre persone ne erano a conoscenza e hanno afferrato la borsa. È stata uccisa”.
Cui bono?
Chiarimento: ho cara la mia amicizia con Alexander Dugin – ci siamo incontrati di persona in Iran, Libano e Russia: uno spirito intellettuale imponente ed estremamente sensibile, lontano eoni dal crudo stereotipo di “mente di Putin” o peggio ancora, “Rasputin di Putin” affibbiatogli da esemplari di sub-zoologia dei media occidentali. Alla sua visione dell’eurasiatismo va riconosciuto il merito di un’ampia discussione intellettuale, di un vero dialogo di civiltà. Ma ovviamente l’attuale incarnazione woke dell’Occidente collettivo manca della raffinatezza per impegnarsi in un vero dibattito. Quindi è stato demonizzato nei secoli dei secoli.
Daria, che ho avuto l’onore di conoscere a Mosca, era una giovane, splendente star dalla personalità esuberante, laureata in Storia della Filosofia all’Università di Mosca: la sua ricerca principale era sulla filosofia politica del tardo Neoplatonismo. Ovviamente ciò non aveva nulla a che vedere con il profilo di un operativo spietato capace di “compromettere” i flussi di denaro. Non sembrava capire la finanza, tanto meno le operazioni finanziarie “oscure”. Quello che ha capito è come il campo di battaglia ucraino rispecchiasse un enorme scontro di civiltà [in francese]: globalismo contro eurasiatismo.
Tornando alle affermazioni dell’agente dell’intelligence russo, non possono essere semplicemente respinte. Ad esempio, all’epoca se ne uscì con la versione definitiva dell’attacco alla Moskva, l’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero.
Come inviò per e-mail a un pubblico selezionato, “la distruzione dell’ammiraglia della flotta era pianificata come un’attività strategica. Pertanto, l’operazione di consegna di un PKR [missile antinave] a Odessa è avvenuta in assoluta segretezza e sotto la copertura della guerra elettronica. Come “assassino” dell’incrociatore, scelsero un PKR, ma non il Neptun, come diffuso dalla propaganda ucraina, bensì un PKR NSM di quinta generazione (Naval Strike Missile, autonomia di 185 km, sviluppato da Norvegia e USA). Il Naval Strike Missile è in grado di raggiungere il bersaglio lungo un percorso programmato grazie all’INS regolato dal GPS, trovare autonomamente il bersaglio volando fino ad esso a un’altitudine di 3-5 metri. Quando raggiunge il bersaglio, il Naval Strike Missile manovra e dà il via ad interferenze elettroniche. Una termocamera ad alta sensibilità viene utilizzata come sistema di riferimento, che determina in modo indipendente i punti più vulnerabili della nave bersaglio. Un’installazione di container fissi consegnata segretamente in Ucraina è stata utilizzata come lanciatore. Così, dopo i danni subiti dall’incrociatore Moskva, che ne hanno provocato l’allagamento (…), la Flotta del Mar Nero, purtroppo, non ha più una sola nave con un sistema missilistico antiaereo a lungo raggio. Ma non tutto è così male. In Crimea si trova un radar a tre bande “Sky-M”, in grado di tracciare tutti i bersagli aerei a una distanza massima di 600 km.
Quindi ecco qua. L’attacco alla Moskva è stato un’operazione della NATO, ordinata dagli Stati Uniti. Il Ministero della Difesa russo lo sa e gli americani lo sanno. La rappresaglia arriverà, nel tempo e nel luogo scelti da Mosca.
Lo stesso vale per la risposta all’assassinio di Daria Dugina. Allo stato attuale, potremmo avere 3 ipotesi.
1. La storia ufficiale dell’FSB, che dà la colpa alla SBU a Kiev. L’FSB sta ovviamente rivelando solo una frazione di ciò che sa.
2. L’agente dell’intelligence russa di alto livello che punta alla criminalità organizzata.
3. I soliti sospetti Sionisti – che detestano Dugin per il suo feroce anti-globalismo: e questo indicherebbe un’operazione del Mossad, che per molti aspetti gode di informazioni locali molto più qualificate in Russia rispetto alla CIA e all’MI6.
Una quarta ipotesi indicherebbe una tempesta perfetta: una confluenza di interessi di tutte le suddette cosche della criminalità organizzata. Ancora una volta, ricorrendo alla cultura pop americana egemonica, e prendendo in prestito da Twin Peaks; “I gufi non sono quello che sembrano”. Le operazioni segrete possono anche rivelarsi molto più oscure di quello che sembrano.
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Articolo di Pepe Escobar pubblicato su The Saker.is l’1 settembre 2022.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Ottima analisi, utile per capire che gli USA o qualche suo scagnozzo europeo-mediterraneo meritino di essere missilati esemplarmente… ok, ok, tutto ok…
Ma voglio la Reazioneeee della Russiaaaa, cax….ooo!!
–in questa relazione di Escobar sono d’accordo per i due terzi; non credo che la criminalità russa organizzata sia in grado di essere parte attiva delle azioni oltre confine ,in particolare in Ucraina, proprio perché essa è forte se gioca in casa ma non fuori.
La Dugina, poveretta, ha pagato l’esistenza di suo padre.
I russi non dimenticheranno e non dimenticano; la loro Storia millenaria ce lo conferma.
Intanto, vediamo da ciò che accade sul campo a settembre e quanto sono o siano affidabili le notizie che circolano in rete, soprattutto a occidente in UE dove una baronessa decaduta crede ancora di vivere nel passato quando la nobiltà di sangue proteggeva anche le meno dotate di intelligenza nativa e dettava legge.
A mio avviso i russi lasceranno ancora entrare i mezzi bellici in Ucraina quanti ne bastano per impegnare i suoi mezzi di difesa al massimo di efficienza con il minimo di spesa di risorse.
Nel frattempo ,d’intesa con la Cina, i russi lavoreranno per molestare il Leviatano imperiale sia in Asia sia laddove si crede sicuro .
3 ottobre 2022
https://www.youtube.com/watch?v=_6RwsWViy1c
PUTIN: Forse Abbiamo un GROSSO PROBLEMA!
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https://www.youtube.com/watch?v=MYBm8RInVZs
La RELAZIONE TOSSICA tra GUERRA e COMBUSTIBILI FOSSILI
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Come mai 5 compagnie occidentali, non quelle russe, hanno triplicato o quadruplicato i ricavi netti? British Petroleum (14,7 contro 5,4 del 2021) Chevron (17,9 contro 4,4) Total 18,8 contro 6,5) Shell (20,6 contro 8,7).
E direi anche ENI 700%).
Cosa ha ‘drogato’ i mercati dell’energia fino a questo punto? Solo la guerra?
E come mai sarebbe la Russia col suo incremento dei ricavi netti del 38% che sta rovinando l’Occidente?
Come fa il cosiddetto price cap – tetto sui prezzi a riguardare solo la Russia?
Non che voglia difendere esclusivamente la Russia, ma qui finisce a guerra atomica e/o a rivolte interne all’EU.
– Cosa prima?
nell’economia che governa il mondo ,l’accordo dei 7 nani, che si credono potenze , non avrà alcun potere sulle decisioni degli investitori planetari;
I sette G7 ,si prenderanno la nasata come con le sanzioni che hanno applicato e che credono ancora adesso che siano una buona pratica efficiente per vincere sempre in un mercato che per funzionare ha bisogno che ogni volta qualcuno perda.
E bravo il Bohdan Cyhanenko, che ha fornito targhe false per la Mini Cooper!
E che se ne fa con 3 targhe 3?
I servizi di sicurezza, se mai esercitano una qualche sorveglianza, non sono in grado di accorgersi che una targa è falsa?
Non è più semplice e facile cambiare l’automezzo a noleggio?