-Far diventare una vittoria una sconfitta.

 OPINION

La Pace porta ricchezza; la ricchezza porta orgoglio; l’orgoglio porta rabbia; la rabbia porta guerra; la guerra povertà; la povertà porta umanità; l’umanità porta pace.

La Pace, come ho detto, porta ricchezza e così gli affari mondiali sono possibili.

-Luigi da Porto; 16° secolo.

 

Un quarto di secolo fa cadde il muro di Berlino e l’occidente “vinse la guerra fredda”. Ma un quarto di secolo dopo, è difficile notare cosa ha vinto.

L’arroganza –rabbia- la vittoria ricevuta, ha donato ai precedenti vincitori i seguenti disastri:

Guerre senza fine: Kosovo, Somalia, Afghanistan, Iraq, Libya, ISIS. Ogni guerra porta alla successiva: deporre Gheddafi, portare armi dentro la Siria, addestrare “opposizioni moderate” che si uniscono in fretta all’ISIS, -i cui capi furono creati nei centri di detenzione degli USA-, i quali reclutano altri combattenti dai parenti di quelli fatti saltare in aria con l’attacco di droni. Anni di “costruzione della sicurezza “in Iraq collassano in un istante. Ma, ci assicurano, più bombardamento e più addestramento risolvono il problema. Dimenticate che questa strategia non è servita la prima volta, noi diciamo che si: ”Questa strategia di assorbire i terroristi che ci minacciano, mentre aiutiamo gli alleati sulla linea del fronte, è quella che abbiamo seguito con successo in Yemen e in Somalia per anni.”

Obama aveva appena finito di parlare che lo Yemen esplose.

Miliardi e miliardi sono stati spesi per uno Stato di Sorveglianza che non è in grado di fermare i fratelli Tsarnaev, anche quando gli si dice dove guardare, ma che sa cosa c’è nel cellulare della Cancelliera della Germania Merkel.

I diritti umani, una volta un concetto con qualche significato, è ora solo un altro pezzo della scatola dei giochi di guerra: Gheddafi non “bombardava il proprio popolo” ma R2P fu armata per rovesciarlo. Poroshenko sta” bombardando la propria gente” ma R2P è tenuta nella scatola. La democrazia e altri “valori occidentali” di cui erano così orgogliosi negli anni 90 oggi sono trasformati in seguaci che arrancano in un campo infangato dietro la furia devastante del Colosso della Guerra.

Il veloce “cambio di regime” in Ucraina per assicurarsi la base navale e indebolire la Russia è diventato l’incubo neo-nazista, guerra, distruzione e caos, con il peggio a venire. E di più: ora Mosca comprende pienamente che fa parte della lista che Washington deve colpire e Pechino sa, che se Mosca può essere abbattuta, lei sarà la prossima. L’ultimo colpo di stato di Washington ha spinto queste due potenze in una alleanza.

Ciò è estremamente pericoloso: anche dimenticandoci –se possiamo- che sono potenze nucleari, la Cina e la Russia potrebbero far collassare l’economia occidentale in qualsiasi momento lo decidano.

Putin può distruggere la NATO e l’intero sistema finanziario occidentale quando vuole. Tutto quello che deve fare è annunciare che, poiché la NATO ha dichiarato la guerra economica contro la Russia, la Russia non venderà più energia ai membri della NATO….Per affrontare l’eccezionale, indispensabile, unica potenza con la realtà della sua impotenza, tutto quello che la Cina deve fare è inondare il mercato con il suo enorme patrimonio denominato in dollari, tutto in una volta…..

Quindi non ci sarà più bisogno di un dibattito su chi, alla fine, ha perso.

Alcuni degli alleati legati al Colosso della Guerra esitano. L’Ungheria si ribella contro la frusta, la Turchia potrebbe lasciare. Il presidente della Cecoslovacchia mette in dubbio il Party Line. Ed ora il nuovo governo della Grecia appare dal nulla a frenare il Colosso. Grecia! Gli Obamoidi sanno dove si trova? Alle porte del Kyrzbekistan? Vicino al mondo che parla austriaco? Probabilmente non uno dei 58 stati degli USA. Il Colosso digrigna e la stampa serva obbedisce agli ordini: La Grecia “un emergente rifugio per terroristi”, il presidente della Repubblica Ceca “un portavoce di Putin”, Putin, Orban e Erdogan una “banda di fratelli”. Più nemici ancora ed ancora più nemici.

La Pace ha portato la ricchezza, l’orgoglio, la rabbia ed ora la guerra. Presto la povertà.

di Shellback, da un commento su Russia Insider del 02-02-2015

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