L’Unione Russia-Bielorussia è molto più storicamente solida e attualmente pratica sia della NATO che dell’Unione Europea.
L’unico documento che i membri della NATO violano più frequentemente dello Statuto delle Nazioni Unite, è lo stesso Statuto della NATO [in Inglese].
La NATO dovrebbe essere un’alleanza difensiva, ma gli ultimi anni hanno dimostrato che è un’organizzazione aggressiva che ha notoriamente preso di mira due stati che non hanno mai né attaccato né confinavano con qualsiasi membro della NATO; inoltre, non minacciavano nessun altro stato, membro della NATO o meno. I due paesi in questione sono ovviamente la Jugoslavia nel 1999 e la Libia nel 2011.
Detto questo, lo stato della vitalità della NATO come alleanza difensiva potrebbe essere messo alla prova in un prossimo futuro: gli Stati Uniti sono desiderosi di creare uno stato del Kurdistan, utilizzando territorio della Repubblica Araba Siriana e della Repubblica dell’Iraq. In Siria in particolare, questo processo dovrà affrontare una pletora di ostacoli, anche se la Russia rimarrà in sintonia con la causa. La Russia ha saggiamente detto che una decisione del genere spetterebbe in definitiva alla Siria e non ad attori esterni.
Ma questo creerà un nuovo problema che molti non hanno previsto, o almeno non hanno reso chiaro: un aspirante Kurdistan sarebbe un nemico della Turchia e sarebbe situato ai confini della Turchia. La Turchia è un membro di lunga data della NATO (1952), nonostante sia stato spesso in contrasto con il blocco dominato dagli Atlantisti.
Se questo aspirante stato del Kurdistan dovesse attaccare la Turchia, questo costituirebbe un attacco contro un membro della NATO, obbligando così gli altri membri della NATO, tra i quali gli Stati Uniti, a correre in aiuto della Turchia. In breve, questo potrebbe portare ad un disastro, sia a livello regionale che globale.
Ma invece di concentrarsi sui suoi problemi, la NATO mantiene il desiderio, insieme ai suoi compagni di viaggio della UE, di destabilizzare la Bielorussia e operare un “cambio di regime” [in Inglese].
Ma la NATO, così come non ha considerato apertamente i pericoli della creazione del Kurdistan accanto ad uno stato membro della NATO, non ha considerato la natura integrata della Bielorussia con una superpotenza vicina, vale a dire la Federazione Russa.
Russia e Bielorussia formano un qualcosa che si chiama Stato Riunito [The Union State in inglese]. Anche se poco nota, esiste dal 1997. Come con l’Accordo europeo di Schengen, i passaporti russi e bielorussi sono effettivamente intercambiabili. Ogni persona può vivere e lavorare nell’altro paese.
C’è un’unione doganale tra i due paesi, non dissimile al Mercato Unico Europeo; ci sono molte esercitazioni militari coordinate, non dissimili da quelle della NATO; e ci sono stati lunghi colloqui sull’adozione di una moneta comune, ma questi colloqui tendono ad arrestarsi… un po’ come i colloqui sull’espansione della zona euro.
Lo Stato Riunito non è un’alleanza difensiva sulla carta in quanto tale, ma la stretta relazione tra i due stati pone la domanda: l’intervento straniero illegale in Bielorussia costituirebbe un attacco alla Russia? In più di un modo, la risposta sarebbe sì.
Al di là dei tecnicismi legali, la maggior parte dei Bielorussi si sente implicitamente russa. Russi e Bielorussi hanno condiviso storia, lingua, cultura, nemici storici, avversari contemporanei, l’esperienza religiosa e l’esperienza comunista. Questi legami presenti nello Stato Riunito, sono molto più forti di quelli presenti nello storicamente dislessico [in Inglese] stato ucraino (come attualmente composto). Inoltre, gli Accordi di Kharkiv del 1997 tra Mosca e Kiev non sono mai stati così forti e funzionali come lo Stato Riunito formato tra Mosca e Minsk. Va da sé che i legami tra Minsk e Mosca sono molto più forti di quelli tra Bruxelles e i suoi sempre più disillusi stati membri.
Le potenze occidentali sono sempre più decise a creare instabilità in Bielorussia, ma dovrebbero ricordare che a differenza dei biscotti di Victoria Nuland, questa volta potrebbero finire col mordere qualcosa di molto più duro di quanto possano masticare.
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Articolo di Adam Garrie pubblicato su The Duran il 31 marzo 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[Le note in questo formato sono del traduttore]
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