A margine dei lavori del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, Vladimir Putin ha risposto alle domande di Megyn Kelly, presentatrice della NBC.

Megyn Kelly:  Presidente Putin, lei ha più volte e con forza negato, anche dal palco del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, che sia stata la Russia ad interferire con le elezioni presidenziali americane. Ma, come sa, l’opinione dominante è che l’abbia fatto. Questo è ciò che hanno concluso le 17 agenzie di spionaggio, e ciò che i Repubblicani e i Democratici, che hanno visto i rapporti classificati, hanno dichiarato ai comitati di vigilanza del Congresso. Stanno quindi tutti mentendo?

Presidente della Russia Vladimir Putin: Sono stati fuorviati, e non stanno analizzando le informazioni nella loro interezza. Non ho mai visto una prova dell’interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Noi ne abbiamo parlato con il precedente presidente Obama e con molti altri funzionari, nessuno di loro mi ha mai mostrato alcuna prova diretta.

Quando ne abbiamo parlato con il presidente Obama, ebbene, dovrebbe piuttosto fare a lui questa domanda, e io penso che le risponderà che anche lui è sicuro di questo. Ma quando ne abbiamo parlato insieme, ho visto che anche lui aveva cominciato ad avere dubbi. Ad ogni modo, è come io l’ho vista.

Le ho già detto, e glielo posso ripetere, che la tecnologia di oggi è di un tale livello che l’indirizzo finale può essere mascherato e camuffato in modo che nessuno sia in grado di capire l’origine di quell’indirizzo. Viceversa, è possibile impostare qualsiasi ente o qualsiasi individuo, in modo che tutti pensino essere la fonte esatta di quell’attacco.

La tecnologia moderna è molto sofisticata e sottile, e permette di fare ciò. Quando ce ne rendiamo conto, ci possiamo liberare da tutte le illusioni. E questa è una cosa. L’altra cosa è che io sono profondamente convinto che nessuna interferenza dall’esterno, in nessun paese, nemmeno in uno piccolo, per non parlare di una grande e vasta potenza come gli Stati Uniti, possa influenzare l’esito finale delle elezioni. Non è possibile. Mai.

Megyn Kelly: Ma l’altra parte dice che sono stati solo 70.000 voti che hanno permesso a Trump di vincere le elezioni; influenzare quindi 70.000 persone potrebbe non essere stato così difficile.

Vladimir Putin: La Costituzione degli Stati Uniti e la legislazione elettorale sono strutturate in modo che più elettori possano votare per un candidato sostenuto da pochi elettori. E tale situazione si è verificata più volte nella storia degli Stati Uniti. Non è vero?

Quindi, se dovessimo discutere di  giustizia politica e sociale, allora probabilmente la legislazione elettorale dovrebbe essere cambiata, in modo tale da avere una situazione in cui il Capo di Stato sarebbe eletto mediante una votazione segreta diretta, e il conteggio dei voti potrebbe essere controllato facilmente. Punto. E chi perde le elezioni non avrebbe bisogno di puntare il dito e di incolpare qualcuno per i suoi problemi.

Ora, se cambiamo prospettiva, le dirò qualcosa che molto probabilmente già sa. Non voglio offendere nessuno, ma gli Stati Uniti, ovunque, in tutto il mondo, interferiscono attivamente nelle campagne elettorali di altri paesi. È davvero una notizia per lei?

Parli con le persone e (nella misura in cui le è possibile) le convinca che non divulgherà quanto le stanno per dirle. Punti il ​​dito in qualsiasi punto del mappamondo, e ovunque sentirà lamentele sul fatto che i funzionari americani interferiscono nei loro processi politici nazionali.

Quindi, se qualcuno, e non sto dicendo che siamo noi (noi non abbiamo interferito), se qualcuno influenza in qualche modo, tenta di influenzare o in qualche modo partecipa a questi processi, allora gli Stati Uniti non hanno nulla di cui sentirsi offesi. Chi sta parlando? Chi si sente offeso dalle nostre interferenze? Voi stessi interferite in continuazione.

Megyn Kelly: Questa suona come una giustificazione.

Vladimir Putin: Non sembra una giustificazione, sembra un dato di fatto. Ogni azione invita ad appropriate contromisure ma, ancora una volta, non abbiamo bisogno di farlo perché non le ho detto questo senza una ragione, sia a lei personalmente che agli altri membri dei media; poco tempo fa sono stato in Francia e ho detto le stesse cose.

I presidenti vanno e vengono, e anche i partiti ottengono e perdono il potere, ma il corso principale della politica non cambia. Quindi, in linea di massima non ci importa chi sarà al timone negli Stati Uniti. Abbiamo una vaga idea di ciò che sta per accadere, e a questo proposito, anche se volessimo, per noi non avrebbe alcun senso interferire.

Megyn Kelly: Ha detto per mesi che la Russia non aveva nulla a che vedere con le interferenze nelle elezioni americane, e poi questa settimana ha lanciato l’idea che a farlo siano stati hacker patriottici. Perché questo cambiamento, e perché adesso?

Vladimir Putin: È solo che i giornalisti francesi mi hanno chiesto di quegli hacker e, proprio come ho detto a loro, posso dirle che gli hacker si trovano ovunque. Possono essere in Russia, in Asia, in America, in America Latina; ci possono essere hacker, tra l’altro, negli Stati Uniti, che hanno passato la patata bollente alla Russia in maniera molto abile e professionale. Non riesce ad immaginare un tale scenario? Nel bel mezzo di una lotta politica interna è stato conveniente per loro, qualunque fosse la ragione, diffondere quelle informazioni, e le hanno diffuse. E, facendolo, hanno fatto riferimento alla Russia. Non riesce ad immaginare che ciò accade? Io ci riesco. Ricordiamoci dell’assassinio del presidente Kennedy.

C’è una teoria che afferma che l’assassinio di Kennedy è stato organizzato dai servizi segreti degli Stati Uniti. Se questa teoria è corretta, e non si può escludere che lo sia, allora che cosa può essere più semplice nel contesto odierno, potendo contare sulle intere capacità tecniche disponibili ai servizi segreti, di organizzare un qualche tipo di attacco nel modo appropriato, facendo riferimento alla Russia? Ora, il candidato del Partito Democratico è amato da tutti negli Stati Uniti? Era una persona così popolare? Anche quel candidato ha avuto avversari politici e rivali.

Megyn Kelly: Andiamo avanti. È stato istituito un consiglio speciale per indagare sui contatti tra il suo governo e la campagna elettorale di Trump. Lei ha detto che il suo ambasciatore Kislyak stava solo facendo il suo lavoro, giusto? Allora, di che cosa si parlava esattamente a queste riunioni?

Vladimir Putin: Non ci sono stati incontri. Guardi, non ci sono stati incontri, quando ho visto questa notizia sono rimasto a bocca aperta.

Megyn Kelly: Nessun incontro tra l’Ambasciatore Kislyak e un qualunque membro della campagna elettorale di Trump?

Vladimir Putin: Non ne ho idea, glielo dico onestamente, non lo so. Questo è lavoro quotidiano e di routine per un ambasciatore. Lei crede che un ambasciatore da qualsiasi luogo nel mondo o dagli Stati Uniti mi riferisca ogni giorno chi incontra e di che cosa discutono? È semplicemente assurdo, capisce almeno quello che mi sta chiedendo?

Megyn Kelly: Beh, lei è il suo capo.

Vladimir Putin: Ascolti, il suo capo è il Ministro degli Esteri. Pensa che io abbia il tempo di parlare con i nostri ambasciatori in tutto il mondo ogni giorno? Questo non ha senso, lei non capisce che questa è solo una sorta di assurdità. Io non so nemmeno chi abbia incontrato lì. Se ci fosse stato qualcosa di straordinario, qualcosa di degno di nota, lui avrebbe ovviamente avvertito il ministro e il ministro mi avrebbe informato. Niente di tutto questo è accaduto.

Megyn Kelly: Da quando è accaduto ha parlato di nuovo con l’ambasciatore di ciò che ha discusso in quei colloqui che ha avuto con Jared Kushner, con il Generale Michael Flynn, con chiunque altro della campagna elettorale di Trump?

Vladimir Putin: No, non l’ho fatto.

Megyn Kelly: Non le interessa?

Vladimir Putin: No, perché se ci fosse stato qualcosa di significativo avrebbe fatto una relazione al ministro, e il ministro avrebbe stilato un rapporto per me, ma non c’è stato alcun rapporto. Semplice insignificante lavoro di routine quotidiano che potrebbe anche non necessitare di alcun prospetto.

È solo che qualcuno ha deciso di trovarci dei difetti e, capite, sceglierlo come linea d’attacco contro l’attuale Presidente. Non sta a noi intrometterci, questi sono i vostri battibecchi politici interni, quindi siete voi che dovete affrontarli. Non c’è niente di cui discutere a riguardo.

Non c’è stata nemmeno una discussione specifica sulle sanzioni o su qualcos’altro. Ho semplicemente trovato incredibile come si sia creato scalpore dove non c’era nulla, e si è proceduto a trasformare quello scalpore in uno strumento per combattere contro il presidente in carica. Sa, siete persone solo molto piene di risorse, probabilmente avete delle vite noiose.

Megyn Kelly: Sono sicura che ha sentito che una delle cose attualmente sotto esame è il fatto che Jared Kushner, genero del presidente, avrebbe discusso a dicembre con l’ambasciatore Kislyak di stabilire un canale segreto per le comunicazioni tra la campagna elettorale di Trump e il governo russo. E il signor Kushner avrebbe suggerito di fare questo in un’ambasciata russa o in un consolato russo, che avrebbero potuto utilizzare gli strumenti di comunicazione russi per fare in modo che il servizio di intelligence degli Stati Uniti non potesse sentire queste comunicazioni. Le sembra una buona idea?

Vladimir Putin: La Russia non aveva canali di comunicazione con nessuna delle due campagne elettorali, le campagne dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti, assolutamente no. La Russia non ha stabilito e non ha avuto alcun canale con nessuno. Ci possono essere stati contatti ufficiali con le campagne elettorali di tutti i candidati, il che è una pratica diplomatica standard.

Megyn Kelly: Questa è una proposta, una proposta del signor Kushner.

Vladimir Putin: Non sono a conoscenza di una simile proposta, nessuna proposta del genere mi ha mai raggiunto.

Megyn Kelly: Sapeva del Generale Michael Flynn? È venuto qui per una cena, una foto della quale è stata ampiamente diffusa dai media americani. Qual era la natura del suo rapporto con lui?

Vladimir Putin: Lei ed io abbiamo un rapporto molto più stretto che con il signor Flynn. Lei ed io ci siamo incontrati ieri sera; lei ed io abbiamo lavorato tutto il giorno insieme; ci incontriamo ancora una volta in questo momento. Quando sono venuto all’evento presso la nostra azienda, Russia Today, e mi sono seduto al tavolo, accanto a me c’era un signore, e qualcun altro era seduto sull’altro mio lato.

Ho fatto un discorso, poi abbiamo parlato d’altro, poi mi sono alzato e me ne sono andato. In seguito, mi è stato detto, “Sa, quel signore americano aveva l’abitudine di fare questo prima, lavorava nei servizi segreti. E ora lo fa ancora”. “Ottimo”, dissi, “Sta lavorando con lui in qualche modo?” “No, lo abbiamo solo invitato come ospite, è uno degli ospiti” e ho risposto: “Beh, buon per lei”. E questo è tutto.

Quasi non ho parlato con lui: gli ho detto salve, ci siamo seduti uno accanto all’altro, poi ho salutato e me ne sono andato. Questo riassume tutta la mia frequentazione con il signor Flynn. Se Flynn e io abbiamo avuto questo tipo di interazione, mentre lei ed io abbiamo passato un’intera giornata insieme, e Flynn è stato licenziato, allora lei dovrebbe essere arrestata e incarcerata.

Megyn Kelly: Molti americani sentono il nome di Vladimir Putin e pensano: “lui è a capo di un paese pieno di corruzione, un paese in cui i giornalisti troppo critici rischiano di essere uccisi, un paese in cui i dissidenti rischiano di finire in prigione o peggio”. Qual’è il messaggio che vuole dare alle persone che la pensano così?

Vladimir Putin: Voglio dire che la Russia si sta sviluppando lungo un cammino democratico, è senza dubbio così. Nessuno dovrebbe avere dubbi su questo. Sul fatto che, nell’ambito della rivalità politica e di alcuni sviluppi interni, vediamo accadere qui delle cose tipiche di altri paesi, io non ci vedo nulla di particolare.

Ci sono manifestazioni, tenute dall’opposizione. Qui le persone hanno il diritto di esprimere il loro punto di vista. Tuttavia, se le persone violano la legge, la legge in vigore, quando esprimono il loro punto di vista, allora naturalmente la polizia cerca di ripristinare l’ordine.

Vorrei richiamare la sua attenzione su qualcosa che ho discusso recentemente durante il mio viaggio in Francia e nei colloqui con altri colleghi europei. Le nostre forze di polizia, fortunatamente fino a ora, non usano manganelli, gas lacrimogeni e altre misure estreme per ripristinare l’ordine, cosa che qualche volta vediamo succedere in altri paesi, inclusi gli Stati Uniti.

Parlando di opposizione, ricordiamoci del movimento Occupy Wall Street. Dov’è adesso? Negli Stati Uniti la polizia e le forze speciali lo hanno fatto a pezzi, in piccoli pezzi, e lo hanno sciolto. Io non le sto chiedendo come stanno le cose in termini di democrazia negli Stati Uniti, soprattutto visto che il sistema elettorale è così lontano dell’essere perfetto nel vostro paese. Perché credete di avere il diritto di farci queste domande e, attenzione, lo fate sempre, di fare del moralismo e di insegnarci come dovremmo vivere?

Siamo pronti ad ascoltare i nostri partner, pronti ad ascoltare valutazioni e giudizi fatti in maniera amichevole, per creare dei contatti e un’atmosfera comune, e dedicarci ai valori che condividiamo. Ma non lo accettiamo assolutamente quando queste cose sono usate come strumento di lotta politica. Voglio che tutti ne siano consapevoli. Questo è il nostro messaggio.

Megyn Kelly:  In America sono state fatte delle domande sulle finanze di Donald Trump, il quale non ha reso pubblici i suoi rendiconti fiscali. Sono state fatte domande su questo dossier russo segreto, che lui dice essere falso ma in cui dichiara esserci informazioni ricattatorie generate dai Russi. Sono state fatte domande sulle comunicazioni tra il Cremlino e la campagna Trump, e gli Americani si chiedono: “Avete qualcosa di pericoloso sul nostro presidente?”

Vladimir Putin: Beh, questa è un’altra sciocchezza. Da dove dovremmo ottenere informazioni su di lui? Abbiamo avuto qualche relazione speciale con lui? Non c’è stata assolutamente alcuna relazione. Sì, ha visitato Mosca ma non l’ho mai incontrato.

Molti Americani vengono qui. Ci sono rappresentanti di 100 aziende provenienti dagli Stati Uniti, che sono venuti in Russia. Pensa che io abbia incontrato tutti i rappresentante di quelle società americane? Lei mi ha visto probabilmente entrare nella sala conferenze, dove i nostri colleghi stavano seduti. Li considero tutti  nostri amici. Tutti lavorano in Russia e molti di loro lo stanno facendo da molti anni. Sono investitori. Sono gli amministratori delegati delle principali società statunitensi. Sono interessati a lavorare insieme. Questo è fantastico! E daremo il benvenuto a ciascuno di essi.  E noi vogliamo considerare ognuno di loro come nostro amico.

E li aiuteremo a realizzare i loro piani in Russia, e cercheremo di orientare le cose in una direzione tale da poter lavorare con successo e fare profitto.

Dovrebbero quindi essere tutti arrestati per questo? Siete impazziti o cosa?  E la libertà dell’economia? I diritti umani? Pensa che ora stiamo raccogliendo delle informazioni compromettenti su tutti loro? State bene, tutti voi là?

Megyn Kelly:  L’ultima domanda. Noi siamo qui a San Pietroburgo da circa una settimana. E virtualmente ogni persona che abbiamo incontrato sulla strada ci ha detto che quello che rispetta in lei è il fatto di sentire che lei ha restituito dignità alla Russia, che ha riportato la Russia in una posizione di rispetto. Lei è stato al comando di questo Paese per 17 anni. Questo ha avuto un qualche tipo di costo personale per lei?

Vladimir Putin:  Spero di no. Sa cosa provo? Io sento questo legame diretto, vivo con questa terra, con la sua storia, con questo Paese. Lei ha detto di essere stata a San Pietroburgo per molti giorni. Ieri, ho avuto una conversazione con il Primo Ministro Indiano. Lui ha visitato il Cimitero Memoriale Piskarevskoye in cui circa 400.000 residenti di Leningrado, la maggior parte dei quali civili, sono sepolti. Essi morirono durante l’assedio di Leningrado, morirono di fame. E, in una di quelle tombe, è sepolto il mio fratello più anziano che non ho mai conosciuto. Ed io non dimenticherò mai tutto ciò, proprio come non dimenticherò lo stato in cui versava questo Paese all’inizio degli anni ’90.

Oggi, lei ed io abbiamo discusso durante la nostra conversazione. Tuttavia, in questo Paese, dal 2000 in poi  – e noi abbiamo molti problemi e, recentemente, la soglia di povertà è un po’ peggiorata rispetto a quel che avevamo pianificato  – la situazione sta migliorando, sono convinto di ciò, ed anche il salario reale della nostra popolazione è cresciuto molte volte. E lo stesso hanno fatto le pensioni.

La nostra economia, nel suo insieme, è cambiata completamente, la dimensione è cambiata, è quasi raddoppiata. Ed anche la sua qualità è cambiata, sebbene non così velocemente come avremmo voluto, ma la sua struttura sta cambiando.

Oggi, le nostre Forze Armate sono completamente diverse rispetto a, diciamo, 15 anni fa.

Tutto questo, inclusa la nostra grande storia, la grande cultura, tutto ciò, non solo quel che si vede adesso, è ciò che rende la grande maggioranza dei cittadini di Russia orgogliosa del loro Paese.

Megyn Kelly:  Grazie mille, signor Presidente.

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Intervista di Megyn Kelly apparsa su President of Russia il 5 giugno 2017
Traduzione in italiano di Fabio_San, Elvia Politi, Raffaele Ucci per SakerItalia

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