Vladimir Putin ha dichiarato che è difficile lavorare con gli Stati Uniti, considerato che i membri della classe politica confondono l’Austria con l’Australia.

Il presidente russo si è rivolto ai giornalisti durante la conferenza dei BRICS a Xiamen, in Cina, dove ha pronunciato parole dure sullo stato attuale della cultura politica negli Stati Uniti, e ha avvertito dei pericoli impliciti in un approccio bellicoso nei confronti della Corea del Nord. Per contrasto, Vladimir Putin ha elogiato l’ospitalità cinese del vertice dei BRICS, e ha parlato calorosamente dell’atmosfera del vertice di Xiamen, che si chiude oggi.

Dopo aver condannato fermamente il recente test nucleare della Corea del Nord, il presidente russo ha spiegato che dopo aver visto come l’Iraq e la Libia sono stati devastati unilateralmente dalle forze USA, la Corea del Nord ha deciso che un deterrente nucleare è l’unica cosa che possa risparmiare a Pyongyang un destino simile.

Piuttosto che giocare al gioco del pollo nucleare, Putin ha avvertito che l’unico approccio razionale per la de-escalation nella penisola coreana è un approccio basato sul dialogo. Ha affermato [in inglese],

“Aumentare l’isteria militare in tali condizioni è insensato; è un vicolo cieco. Potrebbe portare ad una catastrofe globale e planetaria e ad un’enorme perdita di vite umane. Non esiste altro modo per risolvere la questione nucleare nordcoreana, salvo quello del dialogo pacifico”.

Ha continuato dicendo,

“È necessario far sì che la questione diventi il centro di un dialogo tra tutte le parti interessate. Tutti i partecipanti a questo processo, compresa la Corea del Nord, non dovrebbero subire minacce di distruzione, ma al contrario, tutte le parti del conflitto dovrebbero essere instradate verso la cooperazione”.

Putin ha ripetuto le parole del suo ministro degli Esteri Sergej Lavrov, che ha avvertito che “affamare” la Corea del Nord con delle sanzioni creerebbe solo un disastro umanitario, oltre ad un teso scontro militare. Ha detto Putin:

“Come ho detto ieri ai miei colleghi, (i nordcoreani) mangeranno erba, ma non fermeranno il loro programma finché non si sentiranno sicuri. Cosa può ripristinare la loro sicurezza? Il ripristino del diritto internazionale”.

Rivolgendosi al tweet di Donald Trump che minacciava di imporre embarghi commerciali statunitensi contro qualsiasi nazione che commerci con la Corea del Nord, Putin si è unito alla Cina [in inglese] nella condanna della ridicola proposta.

Ha affermato

“Ovviamente, è ridicolo metterci in una lista di sanzioni assieme alla Corea del Nord e poi chiederci di aiutarli ad imporre sanzioni contro la Corea del Nord”.

Putin ha spiegato che anche se la Russia commercia con la Corea del Nord, il fatturato è “praticamente zero”. Putin ha spiegato che mentre molti paesi, tra i quali degli alleati degli Stati Uniti, commerciano con la Corea del Nord, nessun paese del mondo sta ricavando ingenti somme di denaro da tale commercio.

Putin ha ribadito di nuovo che la Corea del Nord non dovrebbe temere per la sua sopravvivenza e la sua sicurezza prima dell’inizio dei colloqui, ma piuttosto che tutte le parti dovrebbero intraprendere le discussioni con l’obiettivo della pace tra le nazioni.

Il presidente russo ha ribadito,

“È necessario adottare misure per impegnarsi in un dialogo con tutte le parti interessate. È necessario che tutti i partecipanti al processo, compresa la Corea del Nord, non abbiano alcun timore legato alle minacce di devastazione, tutti i partecipanti al conflitto dovrebbero invece intraprendere un cammino di cooperazione.

La bellicosità non porterà ad alcun risultato positivo in tali condizioni. Può provocare una catastrofe globale e un numero enorme di vittime”.

Parlando delle azioni sempre più bizzarre degli Stati Uniti, che hanno visto i diplomatici e i funzionari russi cacciati dalle loro proprietà a Washington D.C., New York e San Francisco, Putin ha detto che la Russia intende citare in giudizio gli Stati Uniti riguardo a queste azioni. Come ho spiegato a The Duran, la Federazione Russa dovrà citare in giudizio il Governo Federale degli Stati Uniti nei tribunali degli Stati Uniti, come durante la presidenza di George W. Bush, quando gli Stati Uniti si ritirarono dalle disposizioni che consentivano alla Corte Internazionale di Giustizia di ascoltare casi che violano la Convenzione di Vienna, di cui gli Stati Uniti sono firmatari.

A questo fine Putin ha dichiarato:

“Prima di tutto, dirò al Ministero degli Esteri di percorrere le vie legali, vedremo quanto funziona efficacemente il tanto decantato sistema giudiziario americano”.

Putin ha discusso di altre misure di ritorsione diretta contro gli Stati Uniti nel modo seguente,

“Abbiamo concordato con i nostri partner che ci dovrebbe essere la parità del numero di personale diplomatico in Russia e negli Stati Uniti. C’erano circa 1.300 diplomatici americani; noi ne avevamo 455. Abbiamo corretto questa situazione.

Ma tra questi 455 funzionari diplomatici che lavorano negli Stati Uniti ci sono 155 persone che lavorano presso le Nazioni Unite. Parlando in modo rigoroso, non fanno parte del corpo diplomatico accreditato dal Dipartimento di Stato americano. Quindi ci sarebbe vera parità se gli USA non disponessero di 455 diplomatici in Russia, ma di 155 in meno”.

Quando si è arrivati alla cultura politica statunitense e agli atteggiamenti politici americani generali, Putin ha parlato per la maggior parte del mondo quando ha criticato gli Stati Uniti, dicendo:

“È difficile avere un dialogo con persone che confondono l’Austria con l’Australia, non si può fare niente al riguardo. Questo sembra essere il livello della cultura politica di una certa parte dell’establishment americano.

… la nazione americana, il popolo americano, l’America è davvero un grande paese, una grande nazione… composta da persone con un livello molto basso di cultura politica”.

Anche se Vladimir Putin ha detto di sperare in un futuro ripristino delle relazioni con Donald Trump, chiaramente non vede questo come un qualcosa che può accadere nel prossimo futuro.

Il presidente russo ha inoltre confermato di aver accettato un invito in Egitto del Presidente Abd al-Fattah al-Sisi, che ha partecipato al vertice dei BRICS come rappresentante di uno stato osservatore. Essendo uno dei principali paesi a maggioranza Musulmana del vertice, la Russia e l’Egitto hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla crisi dei Rohingya in Myanmar.

Il presidente russo ha affermato,

“Il servizio stampa ha dovuto rilasciare l’affermazione relativa all’opinione congiunta [russo-egiziana] sugli sviluppi in Myanmar. Ci opponiamo a qualsiasi violenza e chiediamo alle autorità del paese di portare la situazione sotto controllo”.

Potete guardare la conferenza stampa di Vladimir Putin qui sotto:

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Articolo di Adam Garrie pubblicato su The Duran il 5 settembre 2017.

Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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