– Stefano Orsi –

Stranissima, l’offensiva lanciata dai governativi contro le forze novorusse il 9 aprile: un colpo violento, portato con armi pesanti e carri armati, su più settori del fronte, e bravamente respinto dai novorussi. Qual è il suo vero significato? Me lo sono chiesto da subito, e le versioni che sono circolate in seguito non mi hanno soddisfatto pienamente. Secondo tali ricostruzioni si sarebbe trattato di una iniziativa di “Pravy Sektor” (una organizzazione paramilitare di estrema destra arruolata su base volontaria e di aperte simpatie neonaziste, il cui comandante, Yarosk, è stato integrato pochi giorni fa nei ranghi dell’esercito regolare) che “spontaneamente” o “motu proprio”, si sarebbe lanciata con droni, artiglieria (cannoni, mortai, missili grad, carri armati, blindati) contro le linee difensive novorusse su diversi settori del fronte, principlmente Donetsk e Shirokino.

Si tratta di una versione dei fatti che, come accennato, non mi persuade. Vediamo perché. Prima di tutto coordinare attacchi simultanei su più settori non è impresa da poco, e non poteva certo passare inosservata ai comandi delle forze regolari. Eppure nessuno si è mosso per fermarne i preparativi e la concretizzazione dei propositi. Secondo: l’azione è stata preparata e coperta mediaticamente dagli organi di informazione governativi come fosse una iniziativa governativa. Ho controllato i media ucraini nei giorni immediatamente precedenti e seguenti i fatti del 9 aprile ed ho rilevato un considerevole aumento delle segnalazioni di aggressioni messe in atto, a loro dire, non dal Pravy Sektor, ma dalle milizie novorusse. Questi “tamburi di guerra” sono funzionali ad una rappresentazione propagandistica della ripresa delle ostilità, messa in conto all’aggressività dei novorussi ed mancato rispetto, da parte loro, degli impegni di  Minsk. La “macchina del consenso” si muove attribuendo ogni colpa, come al solito, ai “Russi”: anche i media sono agli ordini di Pravij Sektor?  Difficile.

Ma allora, se non si è trattato di una levata d’ingegno dei “soliti” cattivi ragazzi di Settore Destro, cosa è accaduto? Ormai da parecchio giorni esponenti della Repubblica di Donetsk rilasciano dichiarazioni che sono veri e propri gridi d’allarme. In sostanza gli uomini di Zakharchenko avvertono la popolazione e il mondo attento al reale svolgersi degli eventi del rischio incombente di un a serie di possibili e probabili tentativi di provocazione, che le forze di Kiev avrebbero potuto inscenare per causare la ripresa del conflitto. Ebbene, mi pare che nella notte fra il 9 ed il 10 aprile abbiamo assistito esattamente ad uno di questi tentativi.

Certo, il giorno successivo sono giunte notizie secondo cui la responsabilità integrale sarebbe da attribuirsi a Pravij Sektor,  che non accetta gli accordi di Minsk 2: ci sono anche resoconti che narrano di come le caserme dei pretoriani di Jarosh siano state circondate dall’esercito ucraino e i “punitori” siano stati allontanati dalla linea del fronte. Il tentativo di rappresentare un dissidio in seno alle forze ucraine è ben congegnato, ma le cose stanno veramente così?

Sembrerebbe di no. Come avrebbero potuto gli uomini di Jarosh coordinarsi tanto efficacemente con la campagna mediatica che ha preceduto la ripresa delle ostilità? Perché, dopo il presunto allontanamento delle forze “punitive”, le ostilità non sono cessate?

C’è ben altro che si muove in Ucraina. Gli esperti NATO ormai controllano la gestione della guerra e assisteremo a ben di peggio di quanto visto finora. Nei giorni successivi al 9 abbiamo visto come l’allontanamento delle schiere di Settore Destro altro non sia stato che un normale avvicendamento al fronte e nuove truppe hanno preso il loro posto. Le scorribande e gli attacchi con truppe corazzate e artiglieria non sono cessati, anzi. I bombardamenti non hanno risparmiato neppure gli ospedali, uno è stato colpito nel centro di Donetsk: segnalo che i medici hanno rifiutato di essere evaquati al sicuro per restare a soccorrere i feriti ed i malati.

Aggiornamento h. 15.50 del  13 aprile 2015 (ora di Roma): Meno di un’ora fa è iniziato un pesante scontro a fuoco tra le truppe Ucraine (VSU) e le Forze Armate Novorusse (VSN). La battaglia è in corso nelle immediate vicinanze del paese di Pesky, sobborgo di Donetsk e oggetto della battaglia è un quartiere residenziale al momento conteso.
Sotto bombardamento, ormai da giorgni, anche l’aeroporto di Donetsk.
Sotto bombardamento anche il quartiere di Trudosky e la zona del ponte di Petrosky; colpita anche la zona dell’ incroco autostradale tra la H15 e la H20, zona sud di Donetsk. Stranamente danno per colpita una zona di campagna nei pressi di Maryanivka, non conosco eventuali basi o depositi in zona.
Combattimenti in corso anche a Shirokino. Nella ex sacca di Debaltsevo, è stato colpito il paese di Vuhlehirsk da fuoco di artiglieria. Le immagini che vengono da Donetsk non sono quelle di un cessate il fuoco.

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