
Aggiornamento nr.1:
ISIS non combatte

Fronte curdo, le frecce blu indicano le forze in ripiegamento ISIS 3-6-2016

Fronte nord curdo anche qui ripiegano i combattenti ISIS e solo dopo avanzano i curdi 3-56-2016
Ormai è sempre più evidente che, come già accaduto nella provincia di Asakah, non ci troviamo di fronte ad una avanzata dei Curdi ma ad un ritiro consenziente di ISIS, che sceglie coscientemente di non combattere i Curdi appoggiati dagli americani. I miliziani del califfato si ritirano e vengono rimpiazzati nei villaggi dai combattenti dell’YPG ribattezzati dei Media SDF; oltretutto c’è da notare che ISIS si impegna ferocemente contro gli altri terroristi, quelli di Al-qaeda li attacca poco più ad ovest, quasi che vi fosse per loro necessità di tutto questo. Ovviamente i loro veri comandanti stanno facendo un doppio gioco ai danni degli utili e sanguinari idioti che hanno manovrato. Ora occorre porsi la domanda: dove intendono andare ritirandosi?? Quale direzione di fuga prenderanno?? Perché la mia paura è che non combattano per accordi presi e poi magari si dileguino nel nulla per materializzarsi su altri scenari, magari molto più vicini a noi.
Sono momenti di estrema confusione e molto pericolosi per la Siria, ma anche per noi.
Il fatto stesso che tanto territorio siriano stia finendo senza combattimenti, perché è così, avanzano alla velocità di marcia di una pattuglia che non si ferma mai. Porterà in contatto le forze siriane con l’SDF a guida americana e, a quel punto, dovranno cedere il passo ai legittimi difensori del paese e riconoscerne il comando delle operazioni, altrimenti, e qui si completa il losco disegno dei manovratori, avremo semplicemente sostituito dei terroristi ormai caduti in disgrazia e non più spendibili mediaticamente per giustificare un’invasione della Siria da parte delle potenze occidentali, o almeno un impiego massiccio di aviazione per bombardarne l’esercito, con forze di ottima immagine che potranno essere ben spese per giustificare la loro difesa con mezzi aerei o esercito sul campo.
Un nuovo disegno criminale ai danni della Siria potrebbe quindi prepararsi dietro la finta avanzata delle milizie curde e all’evaporazione delle difese ISIS, altrove tanto arcigne ed ostiche quanto poco propense alla resa ed al ritiro, propense invece al martirio e alla lotta disperata.
Aggiornamento nr.2
Cercando di giocare di anticipo sull’imminente attacco siriano le forze Qaediste stanziate a sud di Aleppo, hanno vigorosamente ripreso l’offensiva nel settore di Khan Touman.
Si tratta di un attacco davvero pesante ed in forze. Al momento stanno avanzando con l’impeto dell’assalto e hanno preso il controllo di alcuni villaggi: Hirbet Maaret, Al Karasu, Al Karassi, Xamra, stanno combattendo presso la base militare di Tel Sanobarat, premono anche più a nord per occupare la circonvallazione Ramussee ricongiungersi così da sud al settore occupato di Aleppo. Se hanno sfondato di slancio in così breve tempo, circa 4 ore dall’inizio dei combattimenti, significa che si tratta di un attacco davvero imponente, ben supportato da artiglieria e con un soverchiante numero di combattenti rispetto a chi sta difendendo con grande valore la tenuta delle difese della città dalle orde terroriste.
Spero a breve di portare delle buone notizie, ci troviamo alla vigilia di una importante iniziativa siriana nel settore che le forze qaediste stanno cercando di annullare giocando d’anticipo, ricongiungendosi da sud ai loro miliziani in Aleppo est.
Le nostre speranze sono al momento riposte nei coraggiosi difensori della città e nei comandi siriani che mi auguro non si facciano distrarre dall’iniziativa dei Takfiri e proseguano nell’attuazione dei loro piani. L’attacco deve partire altrimenti tutto verrebbe nuovamente rimandato di settimane: se l’attacco riuscisse, chi ora attacca le posizioni siriane potrebbe trovarsi in una brutta situazione nel giro di poco tempo, ora occorre dirottare qui i vicini caccia bombardieri siriani e martellare le postazioni dell’artiglieria mentre l’aviazione russa sta appoggiando l’avanzata delle truppe siriane verso est in direzione di Al Zakiyah.

Fronte di Itriyah avanzata verso la provincia di Raqqa 3-6-2016
Al momento le truppe siriane, partite da Ithriyah si trovano a 7 Km da Al Zakiyah, sono guidate dai Falchi del Deserto, unità di forze speciali.
Restiamo concentrati su nuovi aggiornamenti.
Aggiornamento nr.3:

Fronte curdo la sera del 3 giugno 2016
Procede a spron battuto la ritirata delle truppe ISIS e dietro di loro l’occupazione del suolo siriano da parte delle milizie curde al soldo degli americani; ottima avanzata in un settore attivo, e la fuga di ISIS come già scritto nel primo aggiornamento odierno, rappresenta bene quanto sia strana la condotta del Califfato quando deve affrontare le forze curde appoggiate dagli Stati Uniti. In passato, ma anche di recente, abbiamo osservato come, quando decidono di farlo, le truppe ISIS fermino facilmente quelle YPG, mentre a volte, come in questo caso, avanzano semplicemente occupando postazioni, posti di blocco, caserme, uffici, abbandonati dal Califfato, esattamente come avvenuto nella provincia di Asakah.
La cittadina di Mambij, nel nord di Aleppo, appena se ne saranno andate le truppe ISIS che la occupano, verrà “liberata” da quelle curde, e così molti villaggi, tutto attorno. Spero che procedano liberando anche tutto il settore che le separa dall’altra enclave curda, in modo da eliminare un fronte per le truppe siriane che possano essere poi impegnate altrove.
Ora le forze curde sono vicine alle linee siriane di Kuweires, se volessero stendere un ponte con l’altra enclave basterebbe chiudere il passaggio all’ISIS collegandosi ai siriani che difendono la base aerea, il Califfato si vedrebbe immediatamente chiusa ogni linea di rifornimento, si spera per sempre.
Altra nota, ho letto di alcuni che ritengono formidabile questa avanzata, io invece constato che non si tratti di una offensiva, ma di un semplice cambio di settore per gli uni che la occupavano e per gli altri che vi si installano, i tempi dell’avanzata sono talmente brevi da lasciare intendere che siano effettuati in sicurezza, senza ripulire le aree da mine, trappole sacche di resistenza e quant’altro, il che è davvero impossibile data la numerosa presenza di villaggi che vanno necessariamente controllati casa per casa, operazione che richiede non poco tempo e prudenza. Queste operazioni non vengono effettuate, sintomo di sicurezza del loro stato di abbandono.
Nel sud di Aleppo, per il momento sta rallentando l’attacco dell’alleanza Qaedista, ed è un bene, così ci sarà il tempo di rafforzare le difese e procedere con i programmi, loro avranno invece molte perdite da reintegrare.
Condivisione:
Analisi Ottima !! Sono Entusiasta !!
“…porterà in contatto le forze siriane con l’SDF a guida americana e, a quel punto, dovranno cedere il passo ai legittimi difensori del paese e riconoscerne il comando delle operazioni, altrimenti, e qui si completa il losco disegno dei manovratori, avremo semplicemente sostituito dei terroristi ormai caduti in disgrazia… con forze di ottima immagine che potranno essere ben spese per giustificare la loro difesa con mezzi aerei o esercito sul campo”.
Ossia esercito USA !
L’America vuole la Siria, intera o frazionata in tante nuove unità statali è indifferente; l’America vuole la Siria e la Russia che protegge il Male è mediaticamente demonizzata.
Che mondo brutto e disgraziato lacerato dalle zanne e dagli artigli dell’America: Vero Impero del Male. Parafrasando i latini (ex Africa semper aliquid novi) dovremmo dire oggi: ex America semper aliquid Malum !
Ogni nequizia materiale e culturale, morale e ideale ogni giorno proviene solo e sempre dall’America. ogni depravazione dei costumi, ogni libertarismo, ogni esaltazione della sola sensualità individualistica ed egoistica proviene dall’America regime calvinista della diabolica ideologia liberale.
I trentamila combattenti curdi hanno lo scopo di occupale i territori di quella che doveva diventare l’enclave sunnita, alla quale, ora, sembra che gli americani abbiano deciso di sostituire una curda.
Una mossa che potrebbe aver preso di contropiede gli strateghi russi e siriani. Tutto si gioca sulla velocità delle truppe siriane che potrebbero, però, trovare l’ISIS schierato per rallentare l’occupazione dei territori prima che lo facciano i curdi. Se non dovessero farcela in tempo, rimarrebbe la possibilità di inviare truppe con l’obiettivo specifico di occupare i pozzi di gas e di petrolio, il che sarebbe un serio ostacolo alla creazione della loro enclave.
questi ritiri dell’Isis senza opporsi troppo alle truppe curde( consigliate o gestite dagli americani9)significa verosimilmente che gli USA stanno conquistando un Protettorato in cui i curdi saranno i legittimi abitanti che al pari di quelli della Crimea, voteranno e chiederanno ai loro protettori di difenderli dai siriani,dai turchi e da tutti coloro che vorranno mettere piede stabilmente sul territorio che considerano loro e sanguinosamente conquistato.
Gli USA potranno avere dunque il controllo del territorio in cui dovrebbe passare il noto gasdotto od oleodotto dato Paesi del Golfo al mediterraneo.
se le cose stanno andando così gli Americani l’hanno fatta sotto al naso della russia e della SIRIA.
dunque?
La Russia dovrà impedire che il gioco riesca perché si ripeterà sempre più vicino ai confini russi.