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Ritorno sulla situazione di questi due fronti, che sono apparsi come momenti critici e da seguire. Con la prossima SITREP analizzeremo anche l’evoluzione delle altre battaglie in corso.

Deir Ezzour

Deir Ezzour sera del 17-5-2016

Deir Ezzour nella notte tra 16 e 17-5-2016

Deir Ezzour il 13-5-2016 prima dell’ultima devastante offensiva

Come potete ben osservare dalle mappe datate, le incursioni dei terroristi hanno costretto le truppe del generale Ezzine ad arretrare per resistere e difendere il perimetro; grazie al valore dei soldati impegnati sia il quartiere della città sia l’ospedale ed il centro dello schieramento difensivo sono stati difesi e riconquistati, eliminando tutti i terroristi penetrati all’interno. Come si può osservare però. Il ripiegamento è evidente, sono stati praticamente eliminati tutti i progressi fatti per garantire maggior agibilità delle zone lancio ed atterraggio e permettere l’arrivo sicuro di ulteriori rinforzi. Diverse fonti hanno indicato in circa 200 le vittime subite dal Califfato durante questi tre giorni di offensiva, ma ancora non è ultimata. Deir Ezzour resiste.

Palmira

Ogni attacco verso la strada Homs-Palmira, è stato dapprima contenuto, poi respinto; ogni base conquistata dai terroristi dell’ISIS è stata riconquistata; al momento le truppe siriane stanno premendo sulla zona nord, dove nei primi giorni dell’attacco il Califfato si era impossessato dei campi di estrazione gassosa di Ash-Shaer. ISIS vede le truppe siriane avvicinarsi e tenta di danneggiare i giacimenti e gli impianti estrattivi: sono state udite forti esplosioni provenienti dalla zona degli impianti. Motivo in più per accelerare le operazioni, ma aggiungo altro. Analizzando l’attuale posizione dei soldati siriani, coglierei un’opportunità: quella di proseguire l’avanzata fino alla strada per Ithriyah, e da lì raggiungere la cittadina, unificando due fronti e chiudendo in una sacca tutto il fronte est di Homs ed Hama, per poi tentare di annientarlo avendolo privato di rifornimenti.

Questo al momento il fronte ad est di Hama e Homs, con indicate le possibili operazioni da effettuare per chiudere in una sacca tutto il settore sotto controllo ISIS

Questa si configurerebbe come una ottima possibilità di addivenire ad una semplificazione assolutamente necessaria dei fronti interni, che obbligano l’esercito siriano ad uno sforzo logistico al limite del sostenibile, e forse, dato il momento particolare, ben oltre il sostenibile; vi inserisco quindi anche la mappa del settore affinché anche voi tutti possiate valutare la situazione.

 

Stefano Orsi

 

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