– Stefano Orsi –

Da oggi non ci riferiremo più agli ambienti operativi come “settore”, ma riprenderemo la denominazione di “fronti”, essendo ormai evidente la ripresa delle ostilità.

Fronte sud Mariupol Si sono susseguiti ogni giorno, con pause unicamente durante le ispezioni OSCE, i bombardamenti dell’esercito ucraino sull’abitato di Shirokino, punto di contatto con le unità Novorusse. Già da giorni si susseguono scontri a fuoco tra le truppe dei due schieramenti, supportate da diversi mezzi corazzati. Non è da oggi che Kiev concentra i propri sforzi sul lungomare, nel tentativo di allontanare la pressione sulla città chiave di Mariupol e di isolare qualche unità delle Forze Armate Novorusse dalle loro retrovie. Questo spiega la pioggia di colpi che cade anche a Telmanovo.

Quadro Generale

Quadro Generale

Fronte di Novotrois’ke L’offensiva si è intensificata anche nel settore di Styla, dove sulle postazioni avanzate di difesa novorusse ci sono stati sia bombardamenti che battaglie di fanteria con l’appoggio di mezzi blindati. Le forze novorusse schierate a difesa di Dokuchaevsk fronteggiano lo spiegamento ucraino di maggior entità dopo quello di Donetsk.

Secondo le stime di parte novorussa su questo fronte, nella zona della miniere di Novotrois’ke, Kiev ha concentrato più di 8000 uomini rinforzati da molti carri armati T64 e coperti da un nutritissimo schieramento di  artiglieria, tanto più insidioso in quanto si tratterebbe in prevalenza di mezzi semoventi: una forza di proiezione pronta a muoversi per riposizionarsi velocemente su nuovi obbiettivi. Bombe anche su Elenovka, paese posto poco più a nord di Novotrois’ke dal quale si controlla sia la ferrovia che l’autostrada H20. In questo ambiente non si registrano attacchi in forze: sembrano più delle puntate per saggiare la prontezza della risposta novorussa in vista di altre operazioni.

L’attenzione delle forze di Donetsk su questo settore è massima: da qui potrebbe infatti partire una probabile offensiva avvolgente contro il fianco sud delle difese della capitale, mirante a isolare il centro dal resto del sistema difensivo novorusso.

Fronte di Donetsk Fino alla sera tra il 9 ed il 10 aprile, nonostante le scaramucce anche intense si poteva ancora parlare di apparente cessate il fuoco. Ma in quella notte le operazioni militari hanno conosciuto un evidente salto qualitativo e le notizie di attacchi, bombardamenti, carri armati lanciati all’assalto delle difese novorusse hanno preso ad arrivare senza soluzione di continuità. La sera del 9 gli attacchi hanno riguardato principalmente la città di Donetsk e i sobborghi occidentali. Le bombe sono cadute sull’aeroporto e sul centro cittadino. Al momento del cessate il fuoco il fronte attraversava i sobborghi di Spartak ed Avdeevka. Dalla parte settentrionale dei due abitati (quella da loro controllata) gli uomini di Kiev si sono mossi con carri e fanteria verso le ridotte novorusse e verso Spartak, interamente occupata da Donetsk, con l’intenzione di convergere poi verso l’aeroporto.

Fronte di Donetsk

Fronte di Donetsk

Tutti questi attacchi sono stati respinti, successivamente il governo di Kiev ha attribuito la responsabilità degli scontri al Settore Destro, movimento paramilitare di estrema destra che schiera diversi reparti in questo settore. Alla luce degli eventi successivi, questa spiegazione si è rivelata però pretestuosa. Infatti, ritirato dal fronte il “Settore Destro” le attività dell’esercito di Kiev non si sono affatto placate, anzi, dal 10 in avanti è stato un crescendo che ha visto il ripetersi incessante di bombardamenti su Donetsk e Shirokino, mentre veniva investita dalle operazioni anche Gorlovka.

Un ospedale in centro città a Donetsk è stato colpito nella giornata del 12 aprile, i medici si sono rifiutati di interrompere il loro lavoro per mettersi al sicuro e sono rimasti al loro posto.

Oggi, 13 aprile, è la giornata con i combattimenti più intensi: i bombardamenti hanno toccato tre diversi quartieri della periferia sud di Donetsk, l’aeroporto è ancora battuto mentre scrivo, è inoltre tuttora in corso una battaglia di terra nei pressi di Pesky da dove partono molte offensive ucraine.

Anche nel sobborgo di Spartak sono segnalati scontri a fuoco. Mi giunge un’agenzia secondo cui, dopo avere completato l’occupazione di Peski, l’esercito ucraino starebbe avanzando verso i sobborghi orientali di Donetsk: la situazione parrebbe seria. Ormai è guerra aperta.

Fronte Nord Si stanno intensificando anche su questo fronte i combattimenti. Ieri sera se ne sono registrati diversi nei pressi di Trehizbenky. Qui gruppi di incursori Ucraini hanno aperto il fuoco contro le postazioni della Repubblica di Lugansk nei pressi del ponte distrutto sul Seversky Donets verso la mezzanotte per poi ritirasi senza aver concluso nulla di significativo. Scontri di artiglieria nei dintorni del check point 29 nella notte. Mentre scrivo sono ripresi dopo una pausa di 24 ore gli scontri anche nella zona di Bahnutki, lungo una strategia via di comunicazione. Alcuni movimenti ed esplosioni sono stati segnalati nella zona di Stanitsa Luganska.

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