– Stefano Orsi –
Cercare di dare un ordine logico alla moltitudine di informazioni che ci giungono in questi giorni di recrudescenze belliche, un compito che assomiglia sempre più ad un’impresa. I dati alla fine raccolti sono talmente contraddittori che occorre premettere un esame d’insieme che dia conto dell’andamento delle operazioni e spieghi il sostanziale stallo prodottosi dopo i primi successi delle VSN*. E’ bene precisare che le VSN (a differenza delle VSU**) non sono dispositivo che possa vantare abbondanza di uomini e mezzi: ogni uomo, ogni carro armato che viene a mancare ai novorussi rappresenta una perdita non solo grave, ma addirittura insostituibile. Igor Strelkov, nei suoi commenti al conflitto, stima ad oggi uno svantaggio numerico in personale e mezzi delle VSN sulle VSU di uno a tre / uno a cinque a seconda dei settori. Logico dunque aspettarsi che le VSN si muovano con le adeguate misure di prudenza e circospezione mentre avanzano in terreno ostile. Ogni avanzata deve essere seguita da una sosta di consolidamento. Occorre fermarsi ed attendere che giungano dalle retrovie truppe pronte ad occupare i posti di controllo. Nel mentre occorre allestire nuove fortificazioni, adibire abitazioni rifugi o comandi, ripristinare e modificare la logistica adeguarla alla nuova situazione operativa. Devono poi giungere rifornimenti di viveri, munizioni e carburanti in misura adeguata per poter riprendere le operazioni. Il tutto in un clima molto ostile e trasportando l’attrezzatura a braccia o al massimo su di un BTR***. Non dobbiamo stupirci se assistiamo ad un rallentamento delle operazioni e ad un andamento a singhiozzo. Nei prossimi giorni alcune posizioni avanzate difficili da difendere potrebbero anche essere abbandonate, ed in effetti alcune lo sono già state nei giorni passati. Ma il tutto deve essere osservato su un arco temporale di media grandezza, nelle settimane non v’è ragione di dubitare che la tendenza possa essere positiva anche se qualche giorno si potrà chiudere meno bene.
Il comando ucraino non ha le limitazione di quello novorusso. Dopo i primi giorni di sbandamento, forte di una superiore disponibilità di mezzi e truppe, cercherà di mettere in campo azioni volte a riprendere quell’iniziativa che pare sfuggirgli sempre. Dal punto di vista delle VSN questo non è necessariamente un fattore negativo perché ogni offensiva governativa logora le riserve, svuota i depositi, provoca una emorragia di forze ed offre il fianco al fuoco difensivo dei novorussi. Secondo le ultime stime le perdite di Kiev ascendono a oltre 100 carri armati, 79 blindati BTR, 35 pezzi d’artiglieria catturati o distrutti, circa 1100 caduti e 47 prigionieri.
L’azione militare principale, al momento, si svolge attorno al Saliente di Debalt’sevo. Dove si è venuta a creare un situazione difficile per le VSU: la strada E40, che collega la parte anteriore del saliente alle retrovie è ancora in mano governativa, ma le VSN si sono avvicinate a tal punto da inquadrarla nel proprio tiro diretto e rendere il transito assai pericoloso. Quindi per quanto il saliente sia aperto in teoria (nel senso che le linee novorusse non lo circondano integralmente), è chiuso dal punto di vista logistico il che, alla lunga, potrà fare la differenza.
Esaurita questa premessa, possiamo ora dedicarci, come di consueto ad un esame dettagliato dei singoli settori, iniziando da sud e proseguendo via via verso Lugansk. Settore sud – Mariupol Dopo avere compiuto una avanzata che l’ha portata all’interno della città, come mostrano le immagini riprese da alcuni patrioti di Mariupol l’armata novorussa ha dovuto fare i conti con una violenta risposta governativa. Ci riferiamo in particolare al bombardamento che ha interessato anche zone residenziali, solo un assaggio del massacro che sarebbe avvenuto se l’avanzata degli uomini di Donetsk avessero spinto l’avanzata nel centro della città. Da quel giorno la situazione è tornata tranquilla, anche se il fronte si è spostato sul confine delle prime abitazioni. Salendo verso nord, si arriva a Telmanovo, bombardata nei giorni scorsi dalle artiglierie governative Per trovare dell’attività di rilievo, bisogna proseguire ancora a nord sino a giungere al distretto minerario di Novotrois’ke, dove si sono susseguiti per giorni i bombardamenti su Dokuchaevsk.
Settore di Donetsk. A sud della capitale, nel sobborgo di Olenivka, si sono susseguiti diversi assalti delle truppe VSU, che hanno lasciato sul posto molti caduti e mezzi distrutti, ma non hanno ottenuto alcun risultato. A Marinka (a sud ovest di Donetsk) mentre scrivo, è in corso un assalto delle posizioni ucraine da parte della Brigata Sparta, al comando di Motorola e Somalia, al comando di Givi, personaggi ormai icone di questa guerra. Domani ne conosceremo l’eventuale esito e vi aggiorneremo di conseguenza. Il quartiere di Petrovsky, retrovia di Merinka, è da giorni bombardato pesantemente, molti i danni alle abitazioni private ed alle infrastrutture, per non parlare dei costi in vite umane.
Settore dell’Aeroporto. La struttura resta saldamente in mano novorussa, come la frazione di Vodjanoe. Si è al momento interrotta l’offensiva su Severnoe ed Adviivka ove le posizioni vengono mantenute, mentre il pesante raggruppamento di truppe ucraine presso Opytne non si è mosso e resta trincerato in difesa. Alcuni tentativi di infiltrazione in direzione o dell’aeroporto o della stazione radar sono stati immediatamente annichiliti. L’attesa può trovare una motivazione nell’iniziativa presa dalle brigate Sparta e Somalia, poc’ anzi accennata. Donetsk ha subito diversi bombardamenti anche con sistemi Uragan, dispositivi particolarmente devastanti. In città sono operativi alcuni reparti specializzati nella controinterdizione, col compito di individuare i commandos di sabotatori inviati da Kiev. Uno di questi, l’altra sera, è stato individuato nei pressi della discoteca Fort Knox; ne è scaturito un conflitto a fuoco nel quale gli ucraini hanno avuto la peggio. Di fondamentale importanza è stata la grande collaborazione che i cittadini garantiscono a supporto delle loro truppe. Anche a Makeevka, a nord ovest di Donetsk, è stato individuato e catturato un gruppo di osservatori del tiro di artiglieria ucraino.
Settore di Gorlovka Krasnyi Partizan non risulta definitivamente acquisita: ci sono stati diversi scontri nei dintorni, alcuni accampamenti di Kiev sono stati assaltati ed abbandonati dai governativi: questo è un video girato tra Krasnj e Ozheryanovka. Da notare le condizioni di vita di queste truppe facente parte dell’esercito regolare nei campi allestiti fuori dai centri abitati… E’ senz’altro una sistemazione molto diversa da quella riservata ad unità speciali come il battaglione Azov comodamente acquartierato a Mariupol…. Anche la città di Gorlovka, come Donetsk, è stata bombardata. I bombardamenti si susseguono incessanti da giorni: chi può abbandona (non senza rischi) la città, che risulta in diverse zone priva di elettricità e gas, essendo state le necessarie infrastrutture danneggiate dalle artiglierie di Kiev. Artemovo, Kirovo e Magdalinovka non risultano ancora acquisite del tutto, mentre a Mayorsk, importante scalo merci, oggi si sono svolti degli scontri a fuoco.
Settore di Debaltsevo Abbiamo anticipato nella premessa qualche cenno sulla situazione in questo settore di massima attività operativa. Sul margine meridionale del saliente sono in corso operazioni delle VSN contro reparti delle VSU trincerati nei ripari naturali offerti da alcune importanti miniere, come la zona di Maloorlovska.Risulta conteso il paese di Shevchenko (l’omonimia con il celebre calciatore è puramente casuale…). Novoorlovka risulta acquisita. Si regista una avanzata nella zona di Pol’ove, dove sono posate le piazzole dei cannoni ucraini e diversi posti di blocco e fortini: si tratta di una postazione chiave. Nikyshino è rimasta saldamente in mano ai Novorussi nonostante gli assalti portati anche con numerosi carri armati del 17° battaglione corazzato ucraino, molti dei quali sono rimasti distrutti o catturati nell’inutile assalto che ha registrato perdite sino al 50% in uomini e mezzi. I capisaldi ucraini all’interno del centro urbano di Debaltsevo, che si trova grosso modo al centro del saliente, sono stati sottoposti ad intenso fuoco di artiglieria, per ammorbidirne la resistenza. Le truppe ucraine qui asserragliate hanno tentato due volte di farsi strada uscendo dalle posizioni trincerate, ma le perdite subite e la determinazione dei novorussi hanno sventato il tentativo. Le perdite delle VSU solo per il giorno 26 in questo settore sono state stimate in 21 carri armati, 14 veicoli BTR, 7 cannoni, 170 uomini. A nord di Debaltsevo si sta chiudendo l’ormai stretto corridoio di collegamento. Risultano in corso combattimenti presso Novolugans’ke e Lozove: le postazioni dell’esercito a Svetlodarsk sono bombardate per logorarle in attesa di un nuovo assalto. Novogrigorovka risulterebbe acquisita, e questo è molto importante vista la sua posizione. Poco sopra sono state conquistate le postazioni alle quote 312 e 307. Un attacco governativo è appena avvenuto a Sanzharovka, ma i difensori hanno prevalso. Mironivka e Krasnhi Pakhar, sarebbero ancora contese. Troits’ke, invece, è stata assaltata da truppe ucraine che potrebbero averne ripreso il controllo, ma i combattimenti non si sono ancora fermati e quindi bisogna attendere.
Settore Nord – Lugansk Le truppe in avanzata su Papasnaja starebbero ancora combattendo, non possiamo dire ancora chi ne abbia i controllo per cui dobbiamo attendere, tenendo anche presente che è un centro di discrete dimensioni. Alcune cronache descrivono scene apocalittiche: una popolazione privata dei servizi essenziali starebbe evacuando la città nel bel mezzo degli scontri. A Zolote, lungo la strada Ti316, è stata segnalata attività governativa, con unità in movimento verso le posizioni degli uomini di Lugansk: a breve potremo saperne di più. Lungo la strada TI303 sono in corso diversi movimenti. Reparti delle VSN si muovono alla volta di Novotoshkovskye, ancora contesa. Allo stesso tempo reparti governativi della Brigata Crimea si stanno muovendo contro il check point novorusso N.31 e la fortificazione di quota 176: è in corso una battaglia, gli ucraini stanno anche facendo uso di artiglieria. Lobachevo, recentemente conquistata dai novorussi, è bersaglio di alcuni reparti ucraini provenienti dalla vicina Lopaskino; è chiaro che gli ucraini stiano tentando di recuperare le posizioni che avevano perso nei giorni scorsi: restiamo in attesa di sviluppi. Dopo diversi mesi di calma, oggi alcuni pesanti colpi di artiglieria ucraina sono piovuti su Lugansk: speriamo che non ricomincino come questa estate. Venendo, per concludere, al settore di Stanitsa Luganska, al momento non sono segnalati combattimenti.
* Forze Armate Novorusse [Voorushennije Sili Novorossij] ** Forze Armate Ucraine [Voorushennije Sili Ukrainj] *** Veicolo Corazzato trasporto [BranoTRansportjor]
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