– Stefano Orsi –
Questi potrebbero essere giorni decisivi per la battaglia del Saliente di Debaltsevo. Kiev ha tentato in diverse riprese di sfondare le linee novorusse e rompere la morsa che chiude circa 8.000 soldati (e relativi numerosi equipaggiamenti pesanti) nella sacca che si è creata attorno alla città di Debaltsevo. Come d’abitudine analizzeremo i vari settori dello scacchiere iniziando dal settore sud.
Settore Sud Mariupol Kiev ha dato ordine di reagire all’attacco delle truppe novorusse lanciato alcuni giorni orsono in direzione di Mariupol. Lo stato maggiore ucraino ha quindi organizzato una sortita coperta dalla artiglieria. Le truppe novorusse, come già abbiamo spiegato nello scorso approfondimento, hanno preferito ritirarsi su posizioni meglio difendibili che perdere uomini e mezzi nel tentativo di difendere poche centinaia di metri di territorio, e hanno compiuto un ripiegamento riprendendo le posizioni occupate prima dell’offensiva.
Diversi bombardamenti si sono abbattuti sul centro di Telmanovo, strategico crocevia sulla direttrice nord sud. Diversi assalti sono stati tentati, ma senza esito, dall’esercito ucraino sia sulla cittadina di Olenovka che sul centro minerario di Dokuchayevsk. Chiaro l’intento di avvicinarsi a Donetsk da sud tentando una manovra di accerchiamento, anche col secondario fine di disperdere le forze novorusse e distrarle dai fronti principali.
Settore di Donetsk Impressionante il numero di bombardamenti da artiglieria e missili subito dai quartieri di questa grande città: non c’è tregua per questa povera gente, costretta a vivere nei rifugi e fare conto solo sui convogli umanitari per gli approvvigionamenti. A Marinka stanno ancora operando i reparti delle brigate Sparta e Somalia, che sono impegnate nel consolidamento della posizione in quel sobborgo; nel frattempo hanno anche dovuto far fronte ad alcuni tentativi di truppe motorizzate ucraine che avanzavano in direzione Pesky o verso le strutture dell’aeroporto.
Il tentativo delle VSN riconquistare questi centri alla periferia della capitale è finalizzato a sottrarre basi e ripari al nemico. Allontanate dalla città le truppe governative sarebbero costrette a sistemarsi in ripari di fortuna come attendamenti o trincee, sistemazioni alla lunga scomode e malsane, che minano il morale dei reparti, sul medio termine. Pesky viene data per acquisita, il fronte si starebbe spostando avanti lungo la E50, in direzione di Pervomaisk: tutti i (numerosi) tentativi delle VSU di resistere all’avanzata o di riconquistare Pesky sono stati vanificati dalla risolutezza delle truppe di Donetsk. Di fronte a quello che fu un bell’aeroporto moderno, nell’abitato di Opytne, restano trincerate molte brigate a copertura del parco artiglieria di Kiev: dopo i dolorosi scacchi delle prime settimane di gennaio i governativi non hanno più tentato di riprendere le rovine della struttura aeroportuale e si limitano a bombardare i quartieri cittadini. Adviivka resta divisa tra le parti. Nei giorni scorsi le truppe ucraine hanno tentato di operare uno sfondamento, preparando un contrattacco che ha avuto il solo risultato di interrompere, almeno per il momento, la manovra intrapresa per la liberazione della cittadina.
Settore di Gorlovka. Anche Gorlovka sta subendo la rabbia e la frustrazione dei vertici ucraini, che non riescono a mantenere l’iniziativa e subiscono che avanza metro dopo metro. I bombardamenti si sono susseguiti con nuovi danni alle infrastrutture della rete elettrica e del gas. Si susseguono le testimonianze che parlano di numerose vittime civili e raccontano lo strazio dei loro parenti.
L’importante strada che collega Gorlovka alla capitale sino a poche settimane or sono era interrotta da truppe ucraine, che avevano il controllo di alcuni settori lungo questa arteria. Nelle ultima settimane queste sezioni sono state interessate dall’offensiva degli uomini di Zakharchenko che in seguito hanno respinto le puntate ucraine infliggendo pesanti perdite, così che la strada ora è rimasta ben salda nelle mani dei novorussi. Su quasi tutto il perimetro di Gorlovka infuriano i combattimenti: a Krasny Partizan, Vernhetoretsk e soprattutto Ozerianovka, dove non sono state ancora neutralizzate le truppe delle VSU che tentarono uno sfondamento alla ripresa delle ostilità. Anche a Magdalinovka e allo scalo ferroviario si sono verificati combattimenti. Questo settore è importante per le forze di autodifesa di Gorlovka, ma non ha una valenza strategica primaria come quello di Debalchevo, che segue.
Settore di Debalchevo. Scontri intensissimi in tutto il saliente.
Sul versante ovest si combatte a Novoluganske, una città al momento sotto controllo ucraino, dove stanno confluendo alcuni reparti di rinforzo, mentre le artiglierie battono le postazioni novorusse presso Dolomitne, che si trova due chilometri più a ovest. Spostando l’osservazione da nord a sud, sempre sul versante ovest del saliente Lozove, Malaja Gorlovka, Kalinovka, sono date per pienamente acquisite. Sono segnalate truppe di autodifesa della DNR in movimento verso il fronte avanzato proprio in direzione di Kalinivka. Questa manovra pare finalizzata ad aggirare da nord i reparti del battaglione punitivo Donbass, che si spostano lungo la M04 per tentare di arginare un’altra direttrice di avanzata della VSN, quella Gorlovka – Uglegorsk – Debalchevo. Mentre scrivo alcune agenzia lanciano la notizia di un tentativo maldestro di diversi gruppi di soldati di lasciare la città di Delbalchevo mescolandosi ai civili in fuga dai combattimenti…. Fra il 29 ed il 30 gennaio i combattimenti per la liberazione di Uglegorsk si sono risolti nella fuga degli ucraini, battaglione punitivo Azov davati a tutti. Gli scontri si sono verificati alla presenza del Presidente Zaharchenko, che ha anche rilasciato una intervista a Lifenews, TV online che ha inviati sulla linea del fuoco, ottima fonte informativa. Il massiccio impiego di truppe corazzate , sebbene in numero inferiore a quelle delle VSU, ha fatto la differenza e garantito una vittoria forse decisiva ai novorussi. Sempre ieri un altro battaglione “punitivo” il tristemente fomoso “Donbass”, ha subito pesanti perdite vicino a Debaltsevo cadendo in una imboscata mentre muoveva verso Uglegorsk: pesanti le perdite ucraine segnalate dopo i combattimenti.
Si combatte anche sul margine sud del saliente, presso Nikishino e Kumshats’ke, in territorio teoricamente controllato dagli ucraini, rinforzati da robusta artiglieria, e dove è possibile una avanzata delle truppe di Lugansk. Sul versante est del saliente è in corso uno scontro porta a porta per il controllo del sobborgo di Chernukino, che si trova a circa 6 km. Debaltsevo. I novorussi sono già entrati nella periferia nord est della stessa Debalchevo e sono per ora ferme attorno allo scalo merci ferroviario, in attesa che si completi la manovra di avvicinamento degli uomini di Donetsk, che vengono da est. Molto più a nord, all’imbocco del saliente (sempre sul lato est) c’è il territorio di Troitske, con alcune cittadine frapposte alla strada E40. In questo settore, nei giorni scorsi i comandi ucraini hanno inviato una forza che, nelle loro intenzioni, avrebbe dovuto rompere l’accerchiamento e liberare le truppe insaccate. Al momento le (pur esigue) forze novorusse hanno resistito fermando, non so come, le truppe ucraine. Questa resistenza ha un grande valore, visto che sta concedendo del prezioso tempo alle truppe impegnate più a sud nell’ avanzatae: quersto tempo guadagnato potrebbe rivelarsi addirittura decisivo per le sorti della battaglia.
Quali sono gli sviluppi che potremmo attenderci nei prossimi giorni se le VSN riusciranno a mantenere l’0dierna pressione sulle difese governative? Le brigate novorusse arriveranno probabilmente a Debaltsevo lungo la M04, lungo la M03 passando da Kalinovka e completeranno l’accerchiamento. Da sud bloccheranno tutte le forze della VSU nelle loro roccaforti di Bulavin e Holovafka. Se questo piano si realizzerà la resa non sarà più per i governativi un’opzione ma diverrà una necessità vitale.
Settore Nord- Lugansk A Papasnaja sono proseguiti piccoli scontri interlocutori, bombardamenti ucraini sulla città di Stakanov. Null’altro. In pratica tutto il fronte sta seguendo cosa accade a Debaltsevo, non si è mossa una foglia in questi giorni, per cui le cronache si limitano e segnalare l’arrivo a Lugansk del 12° convoglio umanitario russo. Perdite ucraine stimate dopo due settimane dal peggioramento del conflitto: soldati morti 1429 carri armati persi 129 veicoli blindati 102. Cifre sicuramente pesanti.
Aggiornamento del 1 febbraio Nel briefing della mattina il vice comandante dell’esercito di Donetsk ha riferito sulle enormi perdite subite dall’esercito ucraino nella giornata di ieri, ha dato conto del fallito tentativo di arginare l’avanzata novorussa da Uglegorsk, tentativo che si è risolto in una disfatta. Ora, da diverse direzioni, convergono su Debaltsevo le truppe delle due repubbliche: le direttrici di avanzata sono da est, da nord e da sud. Le truppe di Lugansk, provenienti da Mius, avanzano da est per occupare la periferia della città. Da nord ovest e da ovest stanno arrivando le brigate di Gorlovka: non è certo se con loro sia ancora il presidente Zharchenko, che invece ha partecipato alla battaglia per la liberazione di Uglegorsk.
Aggiornamento del 1 febbraio Non vogliamo che i continui sviluppi provenienti da Debaltsevo facciano passare in secondo piano gli eventi di Donetsk, dove la situazione non è delle più tranquille. Ci riferiamo innanzitutto ai tremendi bombardamenti che uccidono le persone per strada o in casa: i rifugi non sono attrezzati per viverci in maniera continua. le artiglierie ucraine continuano a colpire i quartieri residenziali: dopo tanti mesi è davvero difficile continuare a concedere il beneficio del dubbio. Ormai è certo che questi atti di violenza contro la popolazione sono deliberati. Tra il quartiere di Trudosky e Marinka i governativi hanno tentato di spingere alcuni reparti, una puntata che pare sia stato fermato. Poco fa è stata segnalata una formazione di carri armati, incuneatasi tra Adviivka e Kastanove, all’altezza degli svincoli tra la M04 e la H20. Sono iniziati i combattimenti. L’intenzione degli ucraini pare essere quella di prendere il controllo di talune vie di comunicazione. I primi rapporti riferiscono di un attacco condotto con piccole unità. Potremmo essere di fronte non ad un attacco ma ad una ricognizione in forze. Francamente non si sa che senso possa avere questa operazione se non disturbare i comandi e magari rallentare le operazioni nel saliente: è possibile che i reparti impegnati siano sacrificati senza alcun risultato.
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