– Stefano Orsi –
Fronte est di Aleppo. E’ partita in queste ore l’operazione che porterà alla liberazione della base aerea di Kuweires, assediata da mesi dalle forze del califfato islamico. Terminata la conquista della roccaforte di Sheik Ahmad, le truppe congiunte dell’esercito siriano e dei suoi alleati non si sono fermate ed ora procedono verso il coronamento dei propri sforzi. Sono stati respinti tutti i tentativi dell’ISIS di rientrare nel villaggio appena perso.
Il comando siriano ha ritenuto che fosse opportuno procedere nell’attacco, e ha lanciato la forza Cheetah, di cui fa parte la brigata Tigre. Al momento hanno ingaggiato le forze d’assedio della base aerea e si trovano a meno di un chilometro dal perimetro difeso eroicamente per due anni dagli eroi della Siria libera e del suo presidente Assad. Un ultimo sforzo per cogliere una grande vittoria sul campo, una operazione durata quasi un mese per liberare circa 200 chilometri quadrati di territorio pesantemente difeso dai tagliagole del Daesh.
Limitando l’analisi al mero dato del territorio sottratto al califfato forse alcuni potrebbero dire che non è poi molto, ma in realtà non è così: la base aerea è in una posizione strategica per la difesa di Aleppo, è posta a fianco di un’importante arteria stradale e ferroviaria e partendo da quella posizione a breve l’esercito siriano potrà lanciare nuove operazioni offensive che porteranno a nuove vittorie: se la liberazione della base non è una grande vittoria mi chiedo quale possa esserlo.
Fronte di Aleppo Città. Nei giorni scorsi sono stati aspri i combattimenti all’interno del centro storico della città siriana. Le forze siriane hanno mantenuto il controllo di un luogo simbolo della città, l’antica Cittadella, sita su un colle.
Fronte sud ovest di Aleppo. Anche qui segnalo diversi progressi delle forze speciali siriane e dei loro alleati. Con la liberazione di altri villaggi sul fronte sud, Kafr Haddad, Kafr Abbas, Telmom e un altro villaggio ancora più ad ovest, si stanno consolidando le basi di un’ulteriore balzo in avanti del fronte che supera villaggio dopo villaggio e vede i terroristi in netta difficoltà, dal momento che non riescono ad opporre resistenza, ma solo a rallentare l’avanzata siriana.
Poco più a nord la liberazione del villaggio di Twlaylat permette di avvicinare anche la periferia sud di Al-Hader. Risalendo ancora le truppe del presidente Assad lambiscono Khalsa e hanno liberato un villaggio appena sopra di essa. Karas è quasi circondata, Hani Touman è ancora occupata da truppe Takfire e i combattimenti accaniti ci diranno chi avrà la meglio. Le truppe siriane, su questo fronte si stanno muovendo verso l’autostrada M5 Aleppo Hama, con il fine di interrompere i rifornimenti ad una parte significativa di terroristi, che vedrebbero allungata di molto le loro linee di comunicazioni e, obbiettivo non secondario, riottenere il controllo di una grande pianura fertile.
Fronte di Hama, Il fronte in questo settore vede una situazione differente. Finora ho illustrato i successi siriani, che ci sono e sono consistenti sul piano strategico, avvicinando i governativi all’obbiettivo di estendere le aree sotto il loro controllo per migliorare i movimenti delle truppe lungo i vari fronti e compromettere la capacità del nemico di ottenere rifornimenti dalle potenze amiche. Qui, purtroppo, le cose vanno diversamente, e i vantaggi desiderati invece di avvicinarsi si allontanano.
I terroristi nei giorni scorsi sono riusciti, mediante massicci e ripetuti attacchi, ad occupare nuovamente la cittadina di Morek. E non è tutto: dopo avere acquisito questo successo hanno preso ad avare lentamente verso sud ed hanno occupato anche Atsan, Umm-Haratejn, Kubejbat, ed un altro villaggio alle porte di Maan. Sebbene non significhino molto dal punto di vista strategico, questo attacco ci dice che ancora i bombardamenti russi non hanno indebolito lo spirito combattivo dei terroristi e non li hanno privati dei necessari approvvigionamenti. D’altro canto, dobbiamo valutare che permettere loro di rioccupare qualche piccolo centro, e lasciarglielo fare lentamente ed a costo di molte perdite di uomini e materiali, immobilizza in questo settore molte truppe Takfire, impegnate a sostenere l’attacco, truppe che vengono quindi distratte dai settori settentrionali, dove si realizza la principale pressione governativa.
Vedremo nei giorni a venire chi avrà giocato meglio le sue carte e si troverà in vantaggio. Anche ad ovest di qui, sopra Kernaz, i combattimenti si fanno serrati, ma per ora il fronte lealista tiene sia da una parte come dall’altra.
Fronte del Fiume Oronte, Infine, fra la provincia di Latakia ed Idlib, sul fronte che va da Ghmam alla valle del fiume Oronte, i combattimenti hanno visto prevalere finora le forze armate siriane, che hanno allargato il settore da loro controllato sulla sponda destra del fiume Oronte e ad ovest, così da penetrare nel settore nemico a nord della città liberata.
Questi gli eventi più importanti di questi giorni, restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti da comunicarvi.
Una domanda: Ferme restando le voci sull’ampliamento delle basi aeree di Latakia e Damasco (che in teoria, una volta ampliate, dovrebbero essere “sufficienti” per le esigenze dei Russi) in teoria la base aerea di Kuweires, una volta messa in sicurezza, potrebbe essere usata dalle forze aerospaziali russe?
si perchè sarebbe una base ottimale per il controllo sel settore nord del paese, come Deir Ezzour lo è per la parte est. – Stefano Orsi –
i russi non stanno aspettando altro che atterrare a kuweiress.. tempo di rimettere in sesto la struttura e arriveranno numerosi come cavallette. Mi-24 sicuri, forse Mi-8…..buon lavoro….