Sono alcuni giorni che osservo alcuni fronti che hanno avuto interessanti sviluppi per le forze che combattono per davvero i terroristi: Siria, Russia, Hezbollah libanese, Iran, Curdi siriani. Nella nostra analisi procederemo, come di consueto, da sud a nord:
Fronte di Daraa
Proseguono i combattimenti nella zona di Al-Sheik-Maskin, durante gli scontri sono stati distrutti diversi mezzi e uccisi molti terroristi, questo lungo le rotte di approvvigionamento dei Qaedisti.
Fronte di Damasco
I combattimenti proseguono attorno alla base militare di Mari al Sultan: l’esercito siriano tiene impegnati i terroristi su più fronti e non è certo poco.
Fronte di Homs – Fronte di Al-Qaryatayn
Le ultime notizie arrivate da questo fronte davano le forze siriane prossime alle difese della roccaforte ISIS di Al Qaryatayn, ma non sono arrivati allo scontro . Ora ci sono voci (ancora senza conferma) che alcune pattuglie siriane siano penetrate in profondità nel territorio desertico controllato da ISIS prendendo il controllo di un posto di blocco su una strada di collegamento tra la strada 7 e la 53: viste le difficoltà di operare in ambiente desertico si tratterebbe di un risultato non disprezzabile.
Fronte di Palmira
Sono segnalati diversi movimenti di truppe ISIS lungo questo fronte, ma non ho notizie precise al riguardo, resto in attesa.
Fronte di Latakia – Salma
Nei giorni scorsi in questo settore di fronte si è svolta una pesante offensiva, guidata dalla 103° Brigata meccanizzata siriana, che ha anche coordinato le altre formazioni combattenti. L’offensiva è andata a segno: sfondando sul fianco settentrionale le difese di Al Nusra, i Siriani sono penetrati oltre le linee nemiche e hanno permesso alle truppe provenienti da Dorien di entrare in Salma e conquistarla.
I terroristi sono quindi fuggiti per non restare intrappolati nel villaggio, ma molti di loro sono caduti sul campo di battaglia. Hanno perso diversi mezzi attrezzati e corazzati ed hanno tentato quindi di ripiegare su un fronte arretrato dove imbastire una nuova linea di resistenza. Questa operazione di ripiegamento è però stata effettuata senza un buon coordinamento, tant’è che i comandi siriani, resisi conto del disordine tra le file nemiche, hanno ordinato una nuova azione di attacco, che ha sospinto e travolto ancora le linee di Al-Nusra.
Altri villaggi sono stati liberati, così come sono state prese anche alcune cime strategiche: Al-Marouniat, Bait Miro, Sheik Khalil, Marj al-Khokha, quota 676.
In zona stanno confluendo rinforzi siriani per proseguire nell’attacco.
La sensazione, positiva, è che le forze di cui finora hanno potuto disporre i terroristi per arginare gli sforzi dell’esercito siriano ed alleati stiano iniziando a scricchiolare.
In zona, significativamente, sono stati molto attivi i bombardieri russi, ma anche quelli siriani. A tal proposito abbiamo avuto notizia che caccia Mig 29 siriani ora scortano i cacciabombardieri russi durante le missioni [qui il video]. Ciò significa che i piloti siriani stano ricevendo una intesa quantità di addestramento e pratica, per poter essere affiancati ai bravi piloti russi. Probabile anche che i sistemi d’arma e di rilevamento passivo ed attivo dei velivoli siriani siano stati oggetto di ammodernamento per garantire l’adeguata protezione necessaria.
Fronte sud ovest di Aleppo
La 4° divisione meccanizzata ha in questo settore diverse brigate in azione di combattimento, stanno avanzando dalla periferia sud di Aleppo attraverso le difese di Al Nusra ed delle altre sigle di terroristi unite in questo settore per contrastare l’avanzata siriana, che, settimana dopo settimana, guadagna profondità e sottrae città e villaggi al controllo ribelle.
Al Nusra tenta invece un diversivo, cercando lo sfondamento delle difese siriane attaccando in corrispondenza del Parco acquatico LagoBlu, la Gardaland di Aleppo, ma sono già in corso azioni di forte contrasto, le difese siriane fanno perso su Hani Touman e non credo cederanno tanto facilmente.
Kuweires – Fronte verso Al-Bab
A breve dovrò iniziare a parlare direttamente di Al-Bab come di un fronte attivo, solo fino ad un paio di mesi fa pareva impossibile immaginarlo. Invece Forza Tigre, l’unità di forze per operazioni speciali dell’esercito siriano non cessa di stupirci, coordinando le unità combattenti nel settore. Queste forze proseguono l’avanzata, giorno dopo giorno, villaggio dopo villaggio, che li sta portando alla periferia dell’importante roccaforte ISIS di Al-Bab, cittadina veramente importante come nodo viario del settore.
I villaggi conquistati sono diversi, alcuni oltre la strada che ormai è controllata stabilmente dai siriani.
Ayish, Sarib, Ain Bayda, Abboud, Adzhuziya, Miltifta.
Ora sono sotto attacco le difese ISIS di Ain El Dzhahash ed il villaggio di Al Hasad, che addirittura sembrerebbe già conquistato dai siriani.
La strada per Al Bab è si costellata di molte insidie e di sicuri altri pesanti combattimenti, ma ora con un calcolo veloce le sue difese periferiche distano non più di 6/7 Km, considerando Tadif come nucleo delle difese meridionali della roccaforte invece sono solo 5 Km.
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