Aggiornamento del 20 novembre 2015 a cura di Stefano Orsi
Fronte di Latakia. Nel nord della provincia di Latakia si consumano scontri tra esercito siriano e terroristi (più o meno moderati). L’esercito avanza ancora, ogni giorno si registrano progressi e recupero di capisaldi prima occupati dai Takfiri al servizio di potenze nemiche della Siria e della pace. Oggi osserviamo che i combattimenti in corso presso Saray, estremo nord della provincia, stanno volgendo a favore dei Siriani e quindi tra qualche ora potrebbe la località potrebbe essere completamente liberata: è un villaggio di montagna in posizione strategica (per questo i difensori lo hanno presidiato fino all’ultimo). Secondo Alcune fonti Jabal Zahi sarebbe stata liberata dai Terroristi, se confermata una vera grande notizia, perché testimonia come l’avanzata dei governativi sottragga mano a mano i capisaldi stabiliti da tempo, mettendone in crisi il sistema difensivo. Nella zona di Ghmam, invece, i territori presi sono stati interamente mantenuti sotto controllo lealista.
Fronte di Hama. Non ci sono stati altri attacchi di Al-Nusra; i ribelli non hanno quindi potuto occupare nemmeno un palmo di terra alla Siria; non solo: il dispiegamento di reparti speciali nei giorni scorsi ci ha lasciato intendere che a Damasco preparino un’offensiva in questo settore.
Fronte di Homs. Ancora combattimenti a Ter Maela località contesa da tempo
Fronte di Sadad. Ieri era giunta la notizia della liberazione di buona parte della cittadina di Maeen e del villaggio di Hawwarin. Purtroppo nella notte i terroristi dell’ ISIS sono rientrati in forze nell’abitato che ora è nuovamente in mano loro. Dispiace dare anche brutte notizie, ma è d’obbligo per mantenere correttezza nell’informazione.
Fronte di Daraa. Proseguono i combattimenti anche in questo fronte nel sud del Paese, qui il video del bombardamento di questa mattina sui depositi e comandi dei terroristi. Anche nella vicina Al Sheikh Maskin i combattimenti sono stati serrati; un contrattacco takfiro è stato annientato con gravi perdite per i terroristi. Si parla di almeno 24 combattenti rimasti sul terreno della battaglia.
Fronte di Tadmur-Palmira. Le posizioni conquistate l’altro giorno, per ora, sono state mantenute sotto controllo siriano. Non si hanno altre segnalazioni.
Fronte di Deir Ezzour. Si tratta dell’ estrema provincia orientale del Paese. La base aerea che si trova in questa località è isolata ed assediata da tempo immemorabile. Nonostante ciò i militari della 137ma brigata della Guardia Repubblicana, che la difendono, resistono con estrema determinazione. Anche oggi è stato respinto ed annientato un pesante attacco dell’ ISIS che cercava di penetrare nel perimetro della base. Qui nell’ultimo video disponibile dalla base, una vecchia conoscenza della guerra nel Donbass, il coraggioso giornalista inviato sempre sul fronte, per davvero (non come altri…).
Fronte di Aleppo est, Kuweires. Ieri abbiamo seguito lo sfondamento operato sulle difese ISIS sul fianco sud della base aerea con avanzata di diversi chilometri fino a sud di Dayr Hafir, roccaforte dell’ISIS nella provincia. Oggi sono state confermate le acquisizioni di fronte, villaggi e terreni. Dopo lo sconcerto iniziale le forze del Daesh hanno comunque mantenuto altre posizioni anche molto esposte. I difensori appaiono comunque in evidente difficoltà. Anche sull’altro versante della base (ad ovest) le truppe siriane hanno fatto progressi a spese dei terroristi: oggi è stato liberato un altro villaggio (Muflisa). I governativi sono sempre più vicini alla centrale termoelettrica. Anche il villaggio di Darkvana, che era conteso, ora è sotto pieno controllo dei nostri. Sulla M4, a Sysacco, si registrano forti combattimenti. Alcune pattuglie avanzate hanno compiuto una incursione dietro le linee nemiche trovando terreno libero fino al villaggio di Qatar, a nord ovest della base. Sul lato est, duri scontri ad Al Kabirah, villaggio conteso.
Fronte sud di Aleppo. L’offensiva di Al-Nusra per ora pare essersi esaurita, ma l’esercito siriano e alleati hanno dovuto cedere alcuni villaggi ai takfiri e, cosa grave, il controllo sulla M5 che era stata raggiunta con una proiezione da manuale.Tel Hadya, Banes, Al-Barfoum, sono quindi tornate sotto controllo Al-Nusra, almeno per il momento. Non resta che attendere l’arrivo dei prossimi rinforzi e vedremo se resisteranno alle prossime spinte governative.
Aggiornamento del 22 novembre 2015
Fronte nord di Latakia. Quasi al confine tra Siria e Turchia l’esercito siriano ha lanciato un’altra offensiva realizzando dei progressi. La conquista di un saliente tra le forze alleate di Al-Nusra (Al-Qaeda) ed i terroristi dell’Esercito Libero Siriano) si va consolidando. Il caposaldo avanzato per ora si trova a Jabal Zahi, Più a sud (a Saray e Beit Abba) proseguono i combattimenti e le truppe takfire appaiono davvero in difficoltà. Ancora più a sud ancora si arriva alla zona di Ghmam da dove gli uomini della 103° divisione della Guardia Repubblicana ed alleati sono ripartiti per la conquista di ulteriori territori occupati dalle formazioni nemiche. Gli obiettivi di Hanna, quota 482, Zueyk , Dagmy Shalyia sono la diretta conseguenza delle conquiste precedenti. Spezzate le difese che avevano apprestato, pare che i Takfiri non riescano ad arginare la marcia degli uomini del Presidente Assad, leali alla Siria ed al loro popolo. Da queste nuove posizioni i lealisti stanno attaccando la valle dove si trova l’autostrada M4. Alcune fonti riferiscono che l’arteria sarebbe stata raggiunta da alcune avanguardie in esplorazione, nelle prossime ore potremmo averne conferma.
Fronte del fiume Oronte. Si tratta di un’ altra importante zona di combattimenti, dove i progressi finora sono stati lenti dato il gran numero di truppe nemiche qui portate dai comandi takfiri per arginare le offensive siriane. Lenti, è vero, ma costanti. Oggi giungono notizie di nuovi scontri oltre la sponda sinistra del fiume, presso Al Mansura e Al Zaeyarath, ma ancora non sappiamo se si possa trattare di un assalto di Al-Nusra alle difese siriane che da tempo custodiscono questi terreni liberati dall’occupazione nemica. Forse ad AlZaeyarath i governativi sarebbero all’offensiva, mentre ad al Mansura l’iniziativa sarebbe in mano ai ribelli. Manca però la conferma.
Fronte di Sadad. Il villaggio di Maheen è da tempo oggetto di contesa. Gli ultimi sviluppi sono i seguenti: dopo l’ultimo contrattacco delle forze dello Stato Islamico, che aveva consentito al Califfato di riottenere parziale controllo sull’abitato (tutta la zona sud con i depositi militari), queste zone sono state riprese dalle forze lealiste e sottratte si spera in maniera definitiva agli uomini di Al Baghdadi. L’azione siriana sta poi riprendendo il controllo dell’abitato e stavolta potrebbe essere una vittoria stabile. Il vicino centro di Awharin è totalmente acquisito. Le ultime notizie riportano la liberazione del villaggio e delle alture circostanti di Maheem. Spero tanto che queste nuove possano trovare conferma.
Fronte di Palmira. Le forze siriane stanno combattendo per aprirsi la strada a sud delle postazioni difensive ISIS dopo aver conquistato diverse postazioni a nord della città. Aspri combattimenti sono segnalati nelle alture di Dzhebely Hayat. Aggirare anche da sud le difese di Palmira vorrebbe dire avere quasi liberato la città.
Fronte di Kuweires, est Aleppo. Sono segnalati bombardamenti e combattimenti nel fronte sud di Kuweires dove resistono, quasi circondate, forze dell’ ISIS. Titti gli altri fronti di espansione hanno tenuto bene e non è stato ceduto terreno al Califfato.
Fronte sud di Aleppo. Segnalati forti combattimenti attorno a Hani Touman.
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