– Stefano Orsi –
Oggi è l’anniversario dell’assedio di Lugansk: un anno fa arrivava al culmine l’avanzata delle forze di occupazione ucraine, che chiudevano in una sacca le forze di autodifesa del Donbass e la popolazione civile, in gran parte rifugiata oltre i confini russi.
Quello che fu il punto di massimo avanzamento ucraino, che separò di fatto le due repubbliche, segnò anche l’inizio della riscossa novorussa: i miliziani della LNR e della DNR, forti di una determinazione sconosciuta ai soldati di Kiev, lanciarono una controffensiva inattesa dal nemico. Gli ucraini, presi alla sprovvista, si trovarono in breve tempo circondati a loro volta (ricordo su tutte la sacca dell’aeroporto di Lugansk), per essere poi costretti a scegliere fra la morte e la capitolazione.
Oggi ferragosto di un anno dopo vediamo che nel territorio della LNR si vive relativamente al sicuro, i bombardamenti sono lontani e Lugansk vive una normalità a lungo agognata.
Diverso è il discorso per quanto riguarda il fronte sul lato della DNR.
E’ stata una notte pesante per i bombardamenti ed i combattimenti che si sono susseguiti su molti fronti, ma a Donetsk in particolare.
Fronte di Gorlovka
Attorno all’una di questa notte sono iniziati diversi bombardamenti sulla città e sulle periferie.
I cannoni di Kiev hanno colpito i quartieri di Leninske, Shumy, Rumaintsevo e le periferia ad est della città. Le batterie di artiglieria novorussa non sono state a guardare e hanno risposto colpendo gli ucraini nelle loro trincee a Mayorsky e Artemovo.
Al momento sono iniziate alcune azioni mirate a colpire concentrazioni di truppe ucraine e movimenti di mezzi multimissile, rampe di missili grad a Dzherzinsk, mentre le batterie ucraine , un poco più a nord, colpiscono le postazioni novorusse della LNR in Lomuvathka nel settore di Alchevsk, città natale del sempre compianto eroe della resistenza il comandante Alex “Most” Mozgovoj. Più all’interno, a Myusinsk, c’è stata una forte esplosione di cui però non è possibile individuare la natura o la causa.
Fronte di Donetsk
Abbiamo annotato molti, troppi bombardamenti e molti ne sono già iniziati.
Questa notte è stata colpita a nord di Donetsk Yasinovataya, Makiivka, Kivskii, Leninsky, Spartak, Putilovka, Aleksandrovka.
Al momento sono in corso bombardamenti su Staromykailovka, Aleksandrovka, Spartak e Putilovka. Non sono mancati diversi scontri tra le forze di terra, le battaglie si sono svolte a Pesky, Opytne, Staromykailovka, Marinka, e a sud di Aleksandrovka.
Al momento in cui scrivo sono in corso combattimenti tra Yasinovataya e Adveevka, lungo la E50.
Fronte sud
Dokuchaevsk è tornato ad essere teatro di combattimenti: in questa importante zona mineraria non sono mai venuti meno in passato, e viste le concentrazioni di truppe ucraine nella vicina Volnovaha non credo che mancheranno in futuro.
Poco più a sud, a Novotroiske, c’è stato un altro scontro a fuoco: le miniere fanno davvero gola…
Styla è stata bombardata nella notte e lo è anche tuttora, nella notte sono state bombardate anche Pavlopil, e Kam’ianka. Al momento i colpi delle batterie di cannoni di Kiev si stanno abbattendo su Styla, Nabherezne (paesino lungo un bacino artificiale) Oktiabr, Kominternovo, Sahanka, Temanovo, e devo precisare che sono davvero molte le batterie ucraine impegnate nel colpire queste ultime postazioni e villaggi, praticamente tutte quelle del settore orientale di Mariupol.
Va aggiunto che sono utilizzati anche lanci di missili multipli che hanno un effetto devastante sul bersaglio dove si abbattono, in questo caso dei villaggi.
Come possiamo vedere , quella che era iniziata nei giorni scorsi, come il nostro gruppo aveva analizzato, non si è rivelata una ennesima azione isolata, ma una escalation che si è finora protratta per più giorni: i segnali di una prosecuzione purtroppo esistono, i rapporti del portavoce Basurin parlano di ulteriori concentrazioni di mezzi e truppe ucraini, le immagini di tradotte di soldati trasportati al fronte, le colonne di rampe di razzi Grad, mezzi blindati e carri armati in manovra, stanno preannunciando possibili ulteriori attacchi e l’aumento delle ostilità su tutti i fronti.
Materiale video:
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