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Breve e limitata SITREP agli eventi salienti di questi giorni, me ne scuso ma, dato il periodo di vacanze, faccio del mio meglio.

Il fatto di maggiore rilievo è senza alcun dubbio l’attacco portato dalle forze terroriste principalmente di Jund Al Aqsa, gruppo profondamente jihadista, che ha attaccato il fronte nord di Hama.

In secondo luogo le continue e sanguinose battaglie a sud di Aleppo.

In terzo luogo un nuovo ruolo di alcune truppe che defezionano dalle SDF e combattono le truppe YPG curde.

Fronte di Hama

Hama, l'offensiva jihadista verso il capoluogo della provincia al 2-9-2016

Hama, l’offensiva jihadista verso il capoluogo della provincia al 2-9-2016

Sono ormai alcuni giorni che le forze congiunte terroriste, guidate in questo settore dalla banda di maggior peso, il gruppo jihadista estremista di Jund Al Aqsa, che approfittando di un fronte controllato principalmente da truppe NDF, (padri di famiglia e anche attempati, sprovvisti di armamento sofisticato e poco addestrati, oltre che mal comandati) hanno attaccato alcune cittadine lungo il fronte. Le città di Zalakiyat, Halfaya, Masasina, Al Beida, Al-Imam Taybat e Suran sono state catturate una dopo l’altra in tre giorni, poi il fronte di avanzata ha rallentato a causa di alcuni fattori. Primo, le iniziali truppe NDF impreparate alla battaglia sono state sostituite o integrate con elementi meglio addestrati del SAA, i comandanti sono stati in parte sostituiti, in parte affiancati da persone più degne del ruolo ricoperto. Sono giunte in loco truppe scelte che hanno riorganizzato difese e reparti per affrontare gli assalitori. Tra questi segnalo alcune unità delle rinomate Unità Tigre, vera e propria panacea per ogni crisi militare in Siria.

Al momento sono in corso alcune controffensive che hanno lo scopo di limitare la mobilità dell’esercito attaccante, Al Iskenderiah ad esempio è stata riconquistata durante uno di questi assalti.

Oltre a questo villaggio le truppe siriane hanno battuto la zona attorno a Maardes per fare pulizia nel fronte dalle truppe terroriste in avanzamento che ora sono infatti ferme.

Anche di fronte a Kattab l’avanzata è stata fermata.

Purtroppo devo segnalare che queste cittadine Alawite, catturate dagli jihadisti, sono già oggetto di rappresaglia feroce. Jund Al Aqsa è una feroce formazione integralista e jihadista, stanno setacciando le abitazioni alla ricerca di civili della minoranza religiosa da massacrare, come accaduto recentemente in un villaggio a nord di Homs. Purtroppo di tutto questo i nostri media non fanno menzione. I fatti sono stati rivelati da civili in fuga dai villaggi appena catturati dai terroristi e si teme una strage ancora peggiore di quella scorsa. Secondo le testimonianze nella sola Suran sarebbero già 90 i civili vittime di esecuzioni sommarie a causa della loro fede religiosa.

Si segnala la fallita offensiva jihadista sul villaggio di Mahan dove la potente e ferma resistenza delle truppe siriane ha causato, oltre al respingimento dell’attacco, pesanti perdite tra gli assalitori di Jund Al Aqsa, legati ad Al Qaeda e Faylaq al Sham che ora piangono le loro tante vittime cadute nei combattimenti.

Qui i soldati siriani che organizzano la resistenza contro gli assalitori.

Al momento lungo tutti i fronti sono segnalati attacchi siriani contro le linee dei terroristi a nord di Muhardes, verso Halfaya, dove è stato abbattuto un vecchio elicottero siriano Gazelle.

Su molti altri fronti sono segnalati pesanti bombardamenti, sia di artiglieria che aerei, sulle attuali posizioni jihadiste.

Combattimenti sono segnalati presso Taybat al Imam dove già si sono schierati anche gruppi di Unità Tigre.

I pacifici “ribelli moderati” altrimenti detti per quel che sono terroristi islamisti affiliati ad Al-Qaeda, hanno sgozzato e decapitato due prigionieri siriani fatti prigionieri durante la recente offensiva verso Hama.
Si sta ripetendo purtroppo la strage e la pulizia etnico-religiosa che tutti i media occidentali tacciono ma che purtroppo avviene per mano dei ribelli sostenuti dall’occidente pur essendo terroristi della peggior specie.

Stefano Orsi

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