Man mano che passano i giorni, i progressi dell’esercito siriano, e di quello iracheno oltre il confine, avvicinano la definitiva scomparsa del Daesh dal Medio Oriente, scomparsa nel senso di territorio sotto il suo controllo; ben inteso, non ci facciamo illusioni che a livello di jihadisti arruolati molti di essi avranno già fatto ritorno in Europa, o nei loro Paesi natali, e altri si apprestino a seguirli.
Presto comunque terminerà il conflitto con il Califfato, e le forze siriane con i loro alleati, Hezbollah , Iran, e soprattutto Russia, potranno rivolgersi in maniera davvero incisiva verso il fronte di Idlib.
Vediamo quindi al momento come si siano evoluti i vari fronti.
Aggiornamento flash dai fronti siriani del 19-11-2017
Poche ore fa, dopo intensi combattimenti casa per casa, le forze congiunte pro Siria, SAA, Hezbollah, iraniani e milizie sciite irachene, forze speciali russe, hanno comunicato l’avvenuta conquista e liberazione di AbuKamal; ancora persistono in qualche caseggiato isolate resistenze, ma il controllo su tutto l’abitato da sud a nord e fino al fiume è in mano ai siriani.
La notizia è stata confermata anche dai comandi Hezbollah e quindi certa.
Al momento le forze siriane si stanno spostando anche a nord della città per ricongiungersi con le truppe guidate dalle Unità Tigre che avanzano da Mayadin verso AbuKamal.
Una settimana tra preparazione e combattimenti sono state necessarie per avere ragione della forte resistenza opposta dai terroristi.
Le forze SDF-YPG stavano già sopraggiungendo da est del fiume: ancora non trovo notizie di combattimenti che si svolgano sul loro fronte, ne da parte dei media arabi ne tanto meno dalla propaganda ISIS, che spesso rilascia documenti di combattimenti e di resistenza ai suoi nemici: evidentemente non c’è resistenza da parte del Califfato morente nei confronti dei curdi o delle SDF, nelle quali, lo ricordiamo, sono confluite diverse tribù locali che prima combattevano a fianco dell’ISIS.
Video dei combattimenti registrato e diffuso dalle forze speciali di Hezbollah che bene rende l’idea del tipo di battaglia che si è svolta su questo fronte:
https://www.youtube.com/watch?v=r9gxi6MjvYs
https://www.youtube.com/watch?v=dxR7gesDl6M
Fronte di AbuKamal
https://www.youtube.com/watch?v=J4MYOZDK24Q
Dopo la recente piena e completa liberazione della cittadina, pochi villaggi restano in mano al Daesh: la maggior parte di questi sono posti sulla riva occidentale del fiume Eufrate, l’esercito siriano, con gli alleati, scende veloce da nord e libera man mano i centri abitati: Al Musallakhah, Al Quat’ah, Mazra al Shammu, Al Shalihiyah, Ajarjah, Ad Duwair, sono solo quelli liberati in questi ultimi giorni; il fronte a nord di Al AbuKamal si avvicina molto, e mancano ormai solamente tra i 15 ed i 18 Km prima di riunificare le truppe combattenti e chiudere in una sacca desertica le poche forze ISIS sopravvissute al martirio loro imposto in questi ultimi mesi. La resistenza dei miliziani c’è, ma ormai ha perso di convinzione e tenacia.
Parallelamente, scendono lungo la sponda orientale le forze SDF-YPG, con la loro solita marcia priva di apparente contrasto da parte del Daesh: si muovono non appena lo fanno i siriani.
Le forze siriane nei giorni scorsi si erano proiettate in avanti da Mayadin, come ricorderete, tralasciando di conquistare tutti i centri abitati e preferendo la velocità e la penetrazione profonda: questo ha permesso di isolare man mano i villaggi occupati, e liberarli poi man mano senza dare loro modo di portarsi reciproca assistenza ed eliminando in tal modo le truppe di occupazione con maggiore facilità.
L’Iran è presente su questo settore di fronte non solo con le sue truppe, ma anche portando aiuti concreti alla popolazione civile: un convoglio di aiuti iraniani è infatti giunto in AbuKamal e sono stati distribuiti alla popolazione civile.
https://www.youtube.com/watch?v=8d0ww2D1rPI
Fronte di Idlib
Questo fronte si sta evolvendo velocemente: quella che inizialmente era parsa un’operazione di inseguimento delle forze ISIS sfuggite dalla sacca di Hama-Homs, ricorderete, si sta trasformando in una violenta offensiva siriana contro le forze terroriste di Al Qaeda che occupano questa regione che era prospera e vitale.
Sempre più rinforzi siriani stanno aggiungendosi a quelli già operativi su questo fronte, e nuovi attacchi partiranno nelle prossime ore.
Al comando delle truppe siriane è stato posto il generale siriano Khaddour: le truppe che si stanno ammassando nel settore di Khanasser dovrebbero aprire un secondo fronte per portare un pesante attacco a tenaglia da est e da sud e spingere le forze qaediste a ritirarsi da un ampio settore chiuso tra questi due fronti.
Le forze siriane mirano a conquistare come prossima linea di fronte l’autostrada Aleppo-Hama, per poi arrivare nel medio periodo fino alla base dell’aviazione di Abu Ad Duhur, ma si tratta di obbiettivi non immediati.
Dobbiamo ricordare che, mentre ISIS era isolata e abbandonata dagli “sponsor” da molti mesi, Al Qaeda e le altre forze terroriste qui asserragliate sono ancora sorrette dal programma non ufficiale di aiuti che se a parole è stato sospeso, nei fatti non credo affatto lo sia.
Nel frattempo, i miliziani del Daesh ancora attivi hanno estromesso al Qaeda da una decina di villaggi a nord di Hama e stanno, indirettamente, facilitando il compito all’esercito siriano: ben vengano questo genere di aiuti, tanto presto anche il loro turno arriverà.
Fronte del Golan siriano
Al confine col Golan occupato da Israele ISIS ha un feudo ancora attivo, e qui le forze siriane stanno operando, spesso bersagliate dagli sgherri sventolanti bandiera con stella di Davide, che aiutano apertamente i terroristi in queste battaglie, e infatti mai sono state da loro attaccati.
SAA ha conquistato alcuni monti strategici vicino a Baith Saber, e si sta posizionando per ulteriori offensive.
In Russia hanno avuto inizio i colloqui di pace per la Siria: stanno arrivando a Sochi tutti i leader dei Paesi coinvolti nel conflitto; qui vediamo il Presidente Putin ricevere il suo omologo siriano Bashar Al Assad.
https://www.youtube.com/watch?v=cud49a8vYAk
https://www.youtube.com/watch?v=47oNAGR4AJY
Sembra avvicinarsi sempre più quindi anche la resa dei conti in Idlib, cui seguirà, se i colloqui dovessero fallire, una possibile estensione del conflitto con le SDF e le forze curde YPG.
Al momento nel nord del Paese, attorno al settore curdo di Afrin, si stanno posizionando sempre più reparti dell’esercito turco, che non fanno mistero delle loro intenzioni contro i curdi.
Resteremo, come sempre, attenti alle novità e vi informeremo per tempo.
Per oggi è tutto.
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