Ci sono stati sviluppi interessanti su due fronti che abbiamo seguito nella scorsa Sitrep: grossi movimenti sul fronte di Palmira-Qaryatayn e promettenti sviluppi in quello ad est di Aleppo, nei pressi di Maskaneh.

Fronte di Qaryatayn

Nella scorsa Sitrep abbiamo accennato di importanti ed attesi sviluppi lungo le autostrade che si incrociavano ad est di Qaryatayn e nei territori che vanno da est di Daraa a tutto il confine con la Giordania e l’Iraq.

Ebbene questi sviluppi sono avvenuti.

Offensiva verso al tanf 21-5-2017, si nota la colonna lungo l’autostrada 2 ma anche le truppe in movimento lungo il confine con la Giordania

       Qaryatayn offensiva del 23-5-2017

Dapprima una penetrazione siriana in profondità lungo l’autostrada n.2 sospingendo sempre più indietro le forze NSA, sorta di truppe armate ed addestrate direttamente da Paesi NATO, che si sono disciolte come neve al sole di fronte all’esercito siriano. In due occasioni vi sono stati attacchi aerei da parte di forze della coalizione occidentale rivolte contro l’esercito siriano, reo di manovrare sul territorio siriano evidentemente….. Comunque l’avanzata è arrivata a compimento, conquistati i capisaldi di interesse strategico è partito un attacco di dimensioni ben maggiori.

Seconda fase dell’offensiva partono le truppe da nord, Palmira e da sud verso la M53

Coordinandosi molto bene, le truppe siriane, appoggiate DIRETTAMENTE sul campo di battaglia da truppe russe SPETNAZ, con appoggio di aviazione ed elicotteri d’attacco russi, si sono mosse dal fronte di Qaryatayn verso est e, travolgendo in breve tempo le difese ISIS, si sono attestate lungo le alture che sovrastano l’autostrada M53.

Contemporaneamente lungo la M30 sono avanzate altre truppe che hanno raggiunto obbiettivi prossimi allo strategico incrocio tra le autostrade 30, 53,45 3 90.

Da Palmira non sono stati certamente fermi e hanno attaccato lungo la M90 direzione ovest e sud.

Le forze dislocate lungo l’autostrada 2 si sono mosse verso nord fiancheggiando a loro volta la M53.

Arrivati a questo punto era chiaro che le truppe ISIS stavano capitolando con incredibile velocità.

Si è svolto allora in poche ore un ritiro in massa delle forze ISIS che, visti perdere in un brevissimo lasso di tempo capisaldi tenuti per anni e tenuto conto dei loro ranghi ridotti, hanno optato per la fuga in massa.

Tutte le loro posizioni sono state abbandonate con estrema velocità, materiale bellico di grande valore abbandonato sul posto e ritrovato ora dalle truppe di Damasco che recuperano il tutto.

Diversi convogli in fuga sono stati bersagliati dalle aviazioni siriane e russe, moltissime le perdite del califfato, minime o inesistenti per le forze armate russo siriane.

Lungo il fronte sud, autostrada 2 è schierato anche un forte dispositivo di Hezbollah.

La situazione odierna vede un’enorme porzione di territorio siriano liberato e saldamente in mano dell’esercito.

Qaryatayn fronte est, situazione il giorno 25-5-2017

Qaryatayn fronte al 26-5-2017 zona interamente liberata

Avevamo scritto più volte della improcrastinabile necessità di portare questo attacco, col fine preciso di semplificare i fronti con enorme vantaggio logistico, pensate solo all’autostrada Palmira Damasco ora interamente in mano siriana e al numero enorme di truppe, prima stanziate sul fronte di Qaryatayn ed a sud della base T4, ora interamente disponibile per azioni offensive.

Già il 15 gennaio scrivavamo in una sitrep quanto potete leggere su questa mappa di allora

Qaryatayn mappa di gennaio scorso, prime indicazioni strategiche

A Marzo venne riconquistata Palmira, ma ancora ci pronunciavamo per un’operazione di pulizia dei settori finalmente liberati oggi.

Scenario del 3-2-2017, in cui nuovamente indichiamo come prioritario, in caso di avanzata, eliminare ISIS da quel settore

Oggi vediamo questo nostro piano, ideato dopo attenta analisi dei fronti, finalmente realizzato.

Rimane da completare il recupero di tutta l’area desertica tra Damasco e il confine giordano per terminare l’opera, già ora con un numero relativamente basso di truppe questo obbiettivo è a portata. Poco importa se truppe norvegesi si siano affiancate ai ribelli NSA, la loro presenza è illegale sul territorio siriano e prima di rischiare gravi sconfitte sul campo, si ritireranno.

Aleppo est, fronte di Maskaneh

         Fronte di Maskaneh del 26-5-2017

Lungo le sponde del lago Assad, le forze siriane stanno accelerando nell’avanzata, dopo aver liberato la base aerea di Jirah, le truppe siriane si sono allargate liberando con relativa facilità decine di villaggi, non scendono solo verso sud , ma si muovono nel contempo verso ovest e stanno riducendo sempre più le eventuali vie di fuga per le truppe ISIS, poste ad ovest del fronte in movimento, con chiaro invito a farle ritirare senza più combattere.

Le Unità Tigre, comandate dal generale Hassan non trovano ostacoli in grado di rallentarle.

Ora stanno affiancando da ovest la stessa città di Maskaneh, la aggireranno tra domani e dopodomani, ISIS tenterà il tutto per tutto per fermarle. Se dovesse fallire e le Unità Tigre dovessero oltrepassare la città, con ogni probabilità vedremo le difese ISIS sfaldarsi e abbandonare le postazioni di difesa nella città e arretrare verso sud, probabilmente non si fermeranno fino a Raqqa o Deir Ezzour ma di sicuro verranno seguite immediatamente da quelle disposte lungo la supply road fino ad Ytriyah.

Quello che sto immaginando è un tracollo di grande portata del fronte ISIS in questo settore, ma altro non è che ciò che abbiamo appena visto tra Palmira e Qaryatayn.

Il tempo dirà se mi sarò sbagliato.

Stefano Orsi

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