Mappa aggiornata della Siria con evidenziate le aree sotto controllo del governo e delle varie fazioni

Vorrei esaminare i recenti progressi ottenuti dall’esercito siriano nella provincia di Hama, che sono rimasti grossomodo intatti dal mio post di qualche giorno fa. Un paio di contrattacchi hanno avuto luogo da allora, ma nessun risultato è stato ottenuto dalla Alleanza qaedista che coordina gli attacchi nel nord della provincia di Hama.

Siria, fronte di Hama giorno 23-4-2017

 

      Hama Fronte del 23-4-2017 e ancora valida

Hama situazione del 4-4-2017 per paragonare i progressi ottenuti

Dopo la liberazione di Suran, Teybat al-Imam, Maardis, ora anche Halfaya è stata liberata dalle schiere di Al Qaeda. L’esercito siriano procede spedito verso nord, gli appelli degli jihadisti agli altri gruppi dell’Alleanza qaedista perché inviino con estrema urgenza rinforzi su questo fronte pare siano caduti nel vuoto. Da nord aumentano le pressioni dell’esercito siriano sul fronte a ovest di Aleppo e i comandi qaedisti non possono trasferire alcuna unità a sud: si preannunciano giorni difficili per i terroristi.
Vi posto una mappa della situazione attuale e una di pochi giorni fa.

Al momento la situazione appare invariata sul campo dove operano con successo sia le Unità Tigre che un contingente del 5° Corpo d’Armata, inviato qui dopo il termine del periodo di addestramento speciale effettuato con istruttori russi.

Provincia di Homs, territori a nord di Palmira

Palmira situazione al 27-4-2017

  Ipotesi di scenario

In questi giorni, il primo contingente del 5° Corpo d’Armata che aveva terminato l’addestramento ed era stato inviato qui per riprendere Palmira, si è dedicato a saggiare la resistenza su vari fronti, a sud come a nord, dato che ISIS non riesce a coprire un fronte molto vasto e che la sua coperta appare sempre più corta.

Dapprima sono stati conquistati alcuni posti di controllo strategici a sud, lungo l’autostrada 90 e le colline vicine sul lato nord, dopodiché si sono spostati a nord, dove in breve tempo sono avanzati considerevolmente, recuperando il controllo di quasi tutti i campi d’estrazione del gas e oltrepassando i guadagni precedenti.

Se l’azione non troverà resistenza consistente da parte di ISIS, l’avanzata potrebbe spingersi anche fino a Khirbat Isryhat lungo la M42, chiudendo in una sacca la parte ad ovest in direzione di Hama, come indico nella mappa sottostante.
Questo è uno scenario che avevamo già immaginato e proposto in passato: la sacca che si creerebbe ad ovest diverrebbe indifendibile per ISIS non avendo più alcun collegamento con i rifornimenti dai depositi delle roccaforti e, quindi, si ipotizza che in caso di evidente rischio assedio i terroristi deciderebbero di abbandonare le posizioni e ripiegare con tutti i mezzi e materiali trasportabili, presumibilmente in direzione di Raqqa, dove potrebbero partecipare ai combattimenti per la ex capitale del loro stato, che al momento ci pare svuotata di contenuti di valore se non simbolico. L’altro scenario è che rimangano sul posto, ma solo per essere annichiliti in breve tempo, o raggiungere un accordo per esfiltrare ad est.

Isis, al momento, appare sempre più in difficoltà. La mancanza di un passaggio per i rifornimenti da nord e il confine non  più accessibile con la Turchia ne ha segnato evidentemente le capacità logistiche.

Presunto attacco chimico avvenuto il 4 aprile

Nuovo capitolo per la vicenda legata al presunto attacco del 4 aprile scorso: il ministro francese Jean-Marc Ayrault ha apertamente accusato la Siria di aver condotto l’attacco chimico con gas Sarin. Ha affermato anche che i servizi segreti francesi abbiano le prove, ma non le ha mostrate. Ha tuttavia aggiunto che lo faranno, quindi chiede di credergli sulla parola. Mi pare che l’abbiamo già ascoltata questa storia…

Il candidato alla presidenza francese Macron ha annunciato che in caso di sua vittoria attaccherà la Siria, si esatto, non terroristi di Al Qaeda o dell’ISIS, no, la Siria che è impegnata a combatterli…. sempre meglio in questa Europa….

Deir Ezzour

Deir Ezzour situazione al 27-4-2017

Prosegue la resistenza delle forze siriane che difendono la città dall’ISIS: nelle scorse settimane sono potuti arrivare dei rinforzi via aerea, mossa motivata dalla pressione in vista della prossima caduta di Raqqa, ormai data per scontata. In questi giorni sono in corso operazioni siriane volte a ridurre il terreno sotto controllo del Daesh, in attesa di riuscire a riunificare le due sacche al momento presenti.

Le posizioni non sono mutate di molto dall’ultima analisi, le forze siriane restano divise in due con le relative difficoltà logistiche di approvvigionamento via aerea.

Daara

Daara situazione 27-4-2017

Molti scontri si sono verificati in questa città nell’ultimo mese, l’offensiva dei miliziani FSA è proseguita ma pochi sono stati i risultati ottenuti e a carissimo prezzo: i miliziani hanno perduto molti mezzi blindati distrutti dall’esercito.

Latakia

 provincia di Latakia 27-4-2017 zona defezioni miliziani FSA

Nell’ultima settimana, diverse unità della prima e seconda divisione della 1° e 2° Divisione Costiera del FSA sul confine del fronte di Latakia si sono arrese. Sono più di 50 i combattenti che si sono arresi, esausti dei combattimenti e della disorganizzazione che ormai pare aumentare tra le fila di ciò che rimane dell’FSA nella provincia di Idlib, ormai in mano ad Al Qaeda per la quasi totalità. Nei mesi scorsi la guerra interna tra fazioni ha dato il colpo di grazia a ciò che rimaneva di questa formazione ormai esistente solo sulla “carta” dei giornali occidentali.

Damasco

Damasco situazione al 27-4-2017

Un nuovo lancio di missili AGM ( Air to Ground Missile) da parte di alcuni caccia di Israele ha colpito alcuni bersagli presso l’aeroporto di Damasco. Il lancio è avvenuto da territorio sotto controllo israeliano, presumibilmente il Golan occupato.

In passato Tel Aviv ha colpito bersagli in Siria per evitare consegne di armi alle formazioni militari di Hezbollah, gruppo politico dotato di un regolare esercito con sede in Libano, ma che opera in Siria per combattere il terrorismo wahabita dell’ISIS e di Al Qaeda.

Non abbiamo elementi per ipotizzare un differente bersaglio in questo ultimo e grave attacco.

Procedono le campagne per ridurre le sacche a nord est della capitale ma non sono segnalate offensive di particolare grandezza.

Ifrin

                                                                         Ifrin e siria del nord ovest 27-4-2017

Le forze curde, alleate della Siria, almeno quelle di Ifrin, sono state attaccate da forze armate turche. Il villaggio di Ferfirke è stato oggetto di fuoco di artiglieria e sganci di bombe da parte di caccia turchi.

Al momento non abbiamo informazioni relative ad una eventuale escalation in zona, ma potrebbe trattarsi dell’inizio di un’operazione più vasta a danno dei curdi in territorio siriano, probabile che la diplomazia di Damasco contatterà quella di Ankara per dissuadere una eventuale azione in territorio siriano.

Raqqa

                                                                                           Raqqa 27-4-2017

Procedono le operazioni dell’YPG curdo a guida statunitense contro la città di Raqqa occupata da ISIS: le operazioni comprendono sia attacchi da terra (la città è circondata su tre lati) sia dal cielo con pesanti bombardamenti aerei.

Proseguiremo il monitoraggio degli eventi al fine di annotare gli sviluppi delle operazioni e comprenderne le implicazioni strategiche.

Stefano Orsi

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