Fronte di Itriyah
L’avanzata siriana è proceduta in questi due giorni: vediamo da che unità è composta. Innanzitutto il nerbo centrale è formato dalla 4° Divisione meccanizzata, unità che ha già combattuto vittoriosamente nel nord di Aleppo separando in due fronti lo schieramento Qaedista.
Troviamo poi i Falchi del deserto, unità d’élite del generale Jaber, forze di difesa nazionale NDF, milizie del partito socialista SSNP e i Marines Siriani, che avevano ben combattuto sia sul fronte di Latakia che in quello di Qariatayn.
L’avanzata ha portato alla conquista del villaggio di Abu Allaj (difeso poi da una pesante controffensiva ISIS, respinta dopo diverse ore di intensa battaglia) e poi hanno proceduto ancora, arrivando oltre Zakiiyah; sono stati rallentati da una tempesta di polvere, oltre che dalla resistenza ISIS, tenace, ma che è stata vinta, grazie alla buona preparazione delle forze in campo, determinate a raggiungere tutti gli obbiettivi ambiziosi di questa missione.
Con un altro balzo in avanti, circa 15 Km, l’esercito Arabo Siriano, è arrivato a 12-14 Km dallo strategico incrocio di Al-Rasafah, dove è sita una importante raffineria petrolifera.
Una volta giunti li, immagino domani 6 giugno, si troveranno a soli 15 Km a sud della base aerea abbandonata di Al- Tabaqa.
Un’ottima tabella di marcia finora.
Nella serata del 5 le ultime agenzie parlano addirittura della conquista di un punto fortificato presso Al-Nabadji, villaggio a fianco dell’autostrada 42, sito a soli 6, dico 6 Km dal crocevia di Al Rasafah, che sarebbe un balzo in avanti davvero notevole.
Tadmur-Palmira
Nei giorni scorsi si sono registrati alcuni scontri lungo la linea di confine, e sono dovuti intervenire anche degli elicotteri che forse ora hanno proprio base a Tadmur.
Ora abbiamo la 60° Brigata che, dopo aver risolto tutti gli scontri ai confini del territorio controllato attorno alla città, procede verso est in direzione dei vicini pozzo di petrolio di Arak, prossima tappa di una marcia che si prospetta lunga, difficile ed irta di insidie.
Aleppo sud
Ancora attacchi dell’alleanza Qaedista contro le difese siriane.
Sia ieri che oggi abbiamo visto il ripetersi degli assalti, appoggiati anche da artiglieria pesante e mezzi blindati, oltre a diversi carri armati.
Un attacco ben strutturato e sostenuto che si sta protraendo nel tempo e che non cala di intensità, nonostante ciò, le difese della Siria tengono ancora, assorbono l’impatto degli assalti e causano ingenti perdite al nemico. Purtroppo devo segnalare che le perdite sono pesanti anche tra i difensori, ma questo aggiunge valore allo sforzo che stanno compiendo con le loro forze, per non sottrarre risorse all’attacco che partirà a breve e che stiamo tutti attendendo con trepidazione.
I combattimenti si stanno concentrando su Xamra e Al Karassi, i qaedisti stanno attaccando con i carri Xamra.
Nord di Aleppo – Fronte curdo
Procede sempre spedita l’avanzata curda all’interno dei territori occupati dal Daesh.
Partendo da sud e risalendo, vediamo quali villaggi hanno liberato dall’ISIS.
Dopo Sawakidja, Al Khaiza, si combatte ad Al-Mashi ed Umm Shariah, poco più a nord sono arrivati oltre Sagira, fino a occupare la foresta di Akra e lambire la strada che collega diversi altri villaggi. Non sono riusciti a superare le difese periferiche di Mambij, la roccaforte del Daesh, ma la stanno oltrepassando sia da sud che da nord, nel frattempo sono stati liberati dall’Isis anche Rasm Akhadar, Al Kara, Koxar, Akirdal, Carson, Ayashiya.
Con un assalto che li ha proiettati in avanti, i Curdi sono arrivati fino all’autostrada 216 e si sono impadroniti di Tukkhar, Mullen Saad, Kibab Baniax, Magri Taxtani, e combattono per il controllo di Aung Dareh.
I Curdi stanno dando priorità al ricongiungimento con il fronte a nord-Ovest di Aleppo, così facendo chiuderebbero, con enorme vantaggio per tutta la Siria, ogni canale di rifornimento e scambio con la Turchia.
Resta da chiarire al momento il loro attuale rapporto con le forze americane e il fine ultimo del loro agire.
Deir Ezzour
Ancora un nuovo attacco ISIS al cuore dello schieramento siriano in Deir Ezzour: i terroristi puntano direttamente al solito incrocio del centro Panorama, essendo un punto strategico per le comunicazioni stradali. Per ora non hanno sfondato ma i combattimenti stanno proseguendo, ieri si erano diffuse voci del ferimento del comandante siriano in Deir Ezzour, Zahar Eddine, ma non ho per fortuna trovato conferme.
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