Situazione siriana al 13-7-2017
Inserirò dapprima l’aggiornamento emesso sui social media il giorno 11 c.m.
Aggiornamento flash dai fronti siriani del 11-7-2017
Area desertica di Suweyda
Forti dell’esclusione dalla tregua concordata della zona occupata dalle milizie al soldo USA e NATO, denominate NSA (new syrian army), l’esercito siriano ha sferrato ieri una poderosa offensiva a sorpresa, denominata “Grande Alba”. Le difese NSA sono rimaste travolte, colte alla sprovvista e impreparate di fronte ai numeri di questa offensiva siriana.
Le zone in questione sono in gran parte desertiche pertanto solo la fascia nelle vicinanze della città di Suweida vede la presenza di alcuni villaggi, il resto è deserto insidioso. Al momento sembra che le forze NSA stiano battendo in ritirata verso est, in direzione di Al Tanf. Penso cercheranno di riallinearsi lungo il confine tra le provincie di Homs e di Damasco ma è certo che per loro si tratta di una sconfitta davvero pesante.
Non essendo una zona soggetta alla tregua concordata con gli USA, che invece riguarda la fascia di territorio a cavallo di Giordania e il Golan occupato, nessun aiuto americano o di altri scagnozzi è giunto in soccorso ai mercenari dell’NSA, pertanto il loro peso sul campo è limitatissimo.
Si stima in circa 3000 Kmq il territorio liberato durante questa offensiva nelle ultime 36 ore.
Nelle due mappe potete vedere la situazione di un mese fa e quella odierna.
Proseguiamo l’analisi dei fronti maggiormente attivi in Siria.
Concentreremo la nostra attenzione sulle offensive più importanti e di maggiore impatto strategico sull’evoluzione bellica.
Est della provincia di Damasco e di Suweyda
Prosegue positivamente l’offensiva siriana denominata Grande Alba, iniziata nei giorni scorsi, oggi l’avanzata ha portato alla riunificazione dei salienti siriani che avanzavano da sud, provincia di Suweyda, e da nord Provincia di Damasco. In queste ore si è dunque formata una grande e mortale sacca ad ovest del ricongiungimento, mortale per chi vi è rimasto chiuso all’interno, ovvero le truppe denominate NSA, addestrate, pagate e agli ordini di USA e Nato, è cosa nota che lo siano per ammissione stessa dei comandi occidentali e anche dei governi che li sponsorizzano.
Questo vasto territorio che vedete in mappa è destinato a scomparire in brevissimo tempo. Le forze al suo interno non sono rimaste in gran numero, già nei primi momenti dell’offensiva è stato immediatamente rilevata la fuga di molti combattenti in direzione di Al Tanf.
Oggi sono stati liberati molti capisaldi in zone strategiche, alcuni di questi erano evidentemente destinati o frequentati direttamente da truppe americane.
Ieri abbiamo avuto la notizia dell’arrivo su questi fronti di un consistente dispositivo di truppe speciali e di fanteria Hezbollah libanesi, schierati ad est della città di Suweyda, il loro apporto è stato immediatamente percepito.
L’azione siriana tende a riportare sotto totale controllo governativo tutta questa immensa area desertica che si estendeva pericolosamente fino a lambire il perimetro di sicurezza attorno alla città di Damasco. Inoltre l’azione nei prossimi giorni porterà l’esercito siriano a riprendere il controllo di ulteriori aree del confine con l’Iraq, avvicinandosi sempre più ad Al Tanf. Finora non vi è stata più alcuna reazione americana, il che significa che, come avevamo intuito, con il superamento della base americana ad est, il suo significato strategico in funzione di blocco della riunificazione siriano-iracheno-iraniana era ormai venuto meno e, di conseguenza, anche gli sforzi per difenderne le posizioni. Il silenzio delle truppe USA e NATO è assolutamente eloquente.
Settore ad est di Palmira

Fronte est di Palmira, avanzata del 5° Corpo d’Armata siriano e degli alleati verso Al Sukhna, giorno 13-7-2017
Il 5° Corpo d’Armata siriano, affiancato ed addestrato da numerosi ufficiali e sottufficiali russi, ha ripreso la marcia per Al Sukhna. Gli elicotteri russi stanno agendo da apripista, si muovono agilmente nel deserto, i piloti hanno acquisito grandi capacità offensive e di manovra, sanno ora sfruttare al meglio i loro mezzi, modificati e migliorati grazie all’esperienza dell’utilizzo prolungato in prima linea. Nessuno è stato più abbattuto da diverso tempo e questo è davvero un segnale positivo.
La resistenza dell’ISIS si fa via via più dura man mano che ci si avvicina alla roccaforte, segno che il Daesh abbia concentrato qui gran parte delle forze presenti in questo settore.
Speriamo che una volta abbattute le difese di Al Sukhna (credo sia da preferire il loro annichilimento ad una loro ritirata) la via verso Deyr Ezzour si faccia meno irta di ostacoli e più spedita verso la città assediata. Sono certo che i cuori dei leoni siriani che difendono quella città da anni, guidati dal loro comandante, il gen. Zahareddine, un uomo ormai assunto alla leggenda vivente, si colmeranno di gioia nel sentire i primi colpi di cannone siriani in lontananza nel deserto. Manca ancora molto in termini di Km ma le difficoltà maggiori le stanno affrontando in questi giorni.
Fronte sud di Raqqa
Le onnipresenti Unità Tigre hanno iniziato stamattina la nuova offensiva che stavamo attendendo. Sono stati liberati diversi villaggi lungo la strada che porta verso Deyr Ezzour, potrebbero però deviare prima a sud spingendosi verso Al Kawn che si posiziona a metà strada tra le attuali posizioni siriane e Al Suknah dove avanza il fronte siriano guidato dal 5° Corpo d’Armata.
Sarà interessante vedere per quali vie opteranno le ottime Unità Tigre, guidate dal gen. Hassan, eroe di decine di vittorie importanti.
E anche per oggi è tutto, a breve spero gli aggiornamenti importanti
Stefano Orsi
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