Torniamo alla scrittura di un rapporto riguardante la situazione siriana, in attesa di redigere quelli che sono stati i fatti salienti con monografie mensili per luglio ed agosto, che hanno visto progressi notevoli sui fronti di Idlib. Facciamo il punto sulla attualità.

La situazione merita la massima attenzione, sono in atto cambiamenti enormi per quanto attiene l’impegno di diverse potenze straniere sul suolo siriano e nascono nuove alleanze.

Ci troviamo qui ad esaminare l’attacco, annunciato da tempo immemorabile e molteplici volte, del Presidente turco Erdogan contro le forze YPG- SDF nel nord est della Siria.

Operazione annunciata fino allo svenimento. Vediamo come è iniziata e il suo svolgimento fino ad oggi.

Aggiornamento dai fronti siriani del 7-ottobre-2019

L’attacco turco è iniziato!

Devo già modificare il post. Mentre lo pubblicavo sono arrivate le notizie dei primi attacchi aerei turchi contro le postazioni delle YPG vicino a Simalka al confine con l’Iraq, probabile che sia stato colpito un deposito o una colonna di rifornimenti., la via dove esfiltrano oltretutto le truppe USA dal nord della Siria.
Altri combattimenti con artiglieria nella provincia di Hasakah lungo il confine Siro Turco, si tratta di bombardamenti di ammorbidimento delle difese curde.

Gli Usa si ritirano dal nord della Siria

Siria

Dopo l’atteso e annunciato proclama di ritiro delle truppe americane dalla Siria  (che si risolverà nel solo ritiro dal fronte a nord della Siria), i curdi, verginelle della geopolitica mondiale, si sentono usati e gettati via, come un Tampax.
In realtà la situazione è molto peggiore di quello che sembra.
I curdi sono i soli e reali artefici del loro destino. Come delle brutte copie di un Dodo, si sono venduti, i loro capi hanno contrattato il prezzo dei loro servigi per asservire le milizie agli interessi degli USA, e hanno fatto bene il loro dovere. Gli USA li hanno ricompensati altrettanto bene inviando dollari ed armi, tutto ciò che i curdi chiedevano, ma che tutti sapevano avrebbe provocato (INEVITABILMENTE) la violenta reazione turca.
Annunciata per mesi dal Presidente Erdogan, con preghiere ripetute agli USA di sospendere le forniture di armi e sistemi d’arma sofisticati, forniture mai sospese ed anzi aumentate nel tempo. La costruzione di basi militari USA e coalizione di servi nella Siria occupata, permessa dagli occupanti Curdi, il furto del petrolio siriano e la sua vendita. La guerriglia senza fine contro le milizie che hanno conquistato Afrin rappresenta forse l’unica azione curda ragionevole, il resto è pura follia suicida.
Le posizioni assurde tenute nelle trattative con il legittimo governo siriano, come se loro si trovassero in una posizione di qualche forza (e non era così) hanno causato la rottura dell’ennesimo tentativo siriano di pacificazione del Paese.
Hanno offerto davvero molto i Siriani, riconoscimento in costituzione, autonomia amministrativa inclusione delle milizie nell’esercito siriano e nelle forze di polizia, ma nulla è servito. La follia curda ha prevalso su tutto.
Ora torneranno a parlare i caccia di Ankara, i suoi cannoni, il rombo dei suoi carri armati e la furia sanguinaria dei suoi giannizzeri delle FSA.
E le loro parole faranno nuovamente scorrere molto sangue, sangue che lorderà i soldi nelle mani dei capi curdi, ma che non ne inficerà il valore di conio.

Mi hanno chiesto dove si spingeranno i Turchi.
Non credo molto più a sud della M4, prenderanno tutte le città curde lungo il confine, ma non Qamisli ed Hasakah, quelle torneranno per intero sotto controllo siriano e i curdi si dovranno spostare a sud, dove saranno ancora di più minoranza etnica rispetto al nord. Si perché a parte poche località sono in minoranza, e allora sorgerà un altro problema. L’animale ferito rappresenta una preda troppo gustosa per dei lupi affamati e ricordo allora che le famose SDF, fino a 5 minuti prima di issare la bandiera gialla, avevano a garrire sui pennoni la bandiera nera del Califfato. Poco impiegheranno per capire che la preda sarà alla loro portata e si getteranno anche loro sui curdi in ripiegamento.
Solo allora si creerebbero le condizioni per un intervento militare congiunto siro-russo, riappropriandosi dei territori occupati da curdi ed SDF per conto degli USA, per soccorrere i rimasugli di ciò che sarà rimasto dei curdi siriani.
Non vi è possibilità che la Siria possa intervenire militarmente contro un Paese NATO, lo specifico in quanto troppi faciloni lo hanno affermato e scritto in occasione dell’occupazione di Afrin. Anche la Russia non potrà intervenire militarmente, non lo fece nemmeno in occasione dell’abbattimento di un suo caccia. La Russia è pragmatica e trasforma un colpo subito in un round vinto, farà altrettanto adesso.
Ma in caso che la situazione degeneri, allora potrebbero muoversi, ma non contro la Turchia, solo in caso di lotta interna nel settore occupato.
Gli USA non credo si ritirino del tutto dalla Siria, ma si terranno le aree di loro interesse: i pozzi e le basi che contano non le molleranno fintanto che non sarà per loro più oneroso mantenerle che non lasciarle.
Tristissimo dover dire che tutto ciò che accade lo avevamo annunciato già due anni or sono io e Sascha in più video SITREP registrate durante le fasi di avvicinamento a Deir Ezzour, nella campagna per la sua liberazione. Anche prima è già stato tutto scritto sulle Sitrep, ci è sempre sembrato tutto così lampante e chiaro che non vi è altra spiegazione se non quella della corruzione devastante dei vertici dello YPG per giustificare tanta criminale stupidità!
P.S.:
Esiste la possibilità che, spinti dalla rabbia della popolazione, i capi curdi, calino le braghe e chiedano immediato ed incondizionato soccorso alla Siria ed alla Russia, ecco in quel caso prenderebbero un senso anche le strutture di attraversamento del fiume Eufrate allestite dai genieri russi in questi giorni.

Aggiornamento flash dai fronti siriani n.2 del 7-10-2019

Siria del nord

Prime voci di un attacco di terra nel settore di Tall Abyad. Potrebbe trattarsi di una manovra di forze di terra per saggiare la risposta nemica o qualcosa di più consistente, attendiamo le dovute conferme, ma di certo si entra velocemente nel pieno della guerra.

Sui tradimenti USA

Un illustre precedente dei tradimenti USA lo possiamo trovare nelle cupe pagine della guerra del Vietnam, e più in generale dell’Indocina.
Gli Hmong. Popolazione che viveva nelle montagne della regione, era stata arruolata dalla CIA per combattere i suoi nemici (degli USA beninteso) e servire i suoi interesse, sempre degli USA.
Al termine del conflitto, perso rovinosamente dagli USA, gli Hmong si trovarono abbandonati dai loro fieri alleati. I governi del Laos e del Vietnam li ritenevano traditori e dovettero fuggire in massa per evitare il loro massacro. Un particolare, il loro comandante e guida, il Generale PAO, era già fuggito negli USA, con numerose valigie cariche di dollaroni, lasciando i suoi fedeli soldati e famiglie nella poco nobile materia che non cito.
Chissà cosa ci ricorda tutta questa vicenda…
Poi dicono che non serva studiare la storia..

Guerriglieri vietnamiti Hmong e agenti CIA, Vietnam seconda metà degli anni ’60

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 9-10-2019

La giornata dell’8 ottobre si è conclusa con notizie continue di spostamenti di truppe da ambo le parti, i curdi cercano di portare più unità possibile a nord, lasciando anche sguarnite alcune provincie della Siria occupata, tanto da allarmare i fieri “alleaten” della coalizione USA Francia e GB che hanno alcune basi “umanitarie” in Siria. I loro soldati stanno cercando di migliorare la sicurezza delle loro installazioni.
Grandi movimenti di unità militari e mezzi corazzati da parte turca.
Sono proseguiti i bombardamenti con artiglieria lungo la linea di confine in diverse località.
Il bombardamento di ieri sera al confine tra Iraq e Siria ha trovato le conferme sulle possibili motivazioni del raid aereo, era proprio un convoglio di armi dirette ai curdi.
Le puntualizzazioni degli USA sulle ritorsioni economiche alla Turchia non paiono aver rallentato i preparativi, vedremo meglio nei prossimi giorni.

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 9-10-2019

Nel mentre che io e Sascha registravamo la trasmissione, i caccia turchi hanno iniziato le operazioni di bombardamento per ammorbidire le difese curde, questa fase si protrarrà per alcuni giorni almeno.
A breve pubblicherò anche la sitrep video.

Siria, situazione del 9-10-2019

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 9-10-2019

Al Azaz
Si è conclusa con la preghiera, la preparazione delle FSA. Qui le forze speciali 2° Legione Al Hamza.


In questo momento nel nord della Siria i caccia bombardieri turchi stanno martellando le postazioni difensive delle YPG curde siriane che occupano una parte della Siria ad est del fiume Eufrate. Le FSA si preparano ad invadere i territori occupati dalle milizie curde assieme all’esercito turco. La preghiera è per queste formazioni estremiste un momento importante in vista della battaglia e del possibile martirio.
La scorsa campagna bellica le ha portate all’occupazione del cantone di Afrin, sempre in precedenza occupato dalle milizie curde, e ad un numero imprecisato di loro caduti, mentre si stimano 3200 morti tra le fila curde.
Le FSA sono formazioni jihadiste filoturche che hanno iniziato gli attacchi contro l’esercito siriano all’inizio della guerra in Siria e ci sono state presentate sempre dalla stampa nostrana come gruppi di ribelli e non per ciò che sono in realtà, gruppi terroristici estremisti e sanguinari.
Ringraziamo quindi sempre coloro che mentendo ce li hanno fatti passare per vittime invece che per i carnefici che si dimostrano ad ogni occasione.

Ho realizzato con Sascha la nostra Sitrep in video, la nr. 058 non mancate di guardarla, è stata una puntata davvero interessante e ricca di argomenti con un ottimo riscontro di gradimenti degli spettatori.

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 9-10-2019

Tal Abyad
In questi minuti i primi carri armati turchi stanno manovrando per entrare in territorio siriano.
Violento bombardamento di artiglieria ed aviazione a supporto dell’offensiva di terra contro le difese YPG.
Altri bombardamenti turchi sono segnalati presso Ain al Arab, Qamyshli.

Siria situazione del 9-10-2019


In poche ore sono già decine i caduti delle milizie curde.
Si trovano oggi ad affrontare un esercito moderno che manovra, munito di forze corazzate e supporto di artiglieria e controllo dei cieli. Le milizie curde non hanno al momento alcun tipo di supporto da parte USA, che quindi si sono effettivamente ritirate da tutto il fronte nord della Siria.
L’aviazione turca ha colpito le centrali di trasformatori elettrici togliendo la corrente a tutta la città di Tal Abyad.

Civili curdi 9-10-2019


Da foto diffuse, risulterebbe che ai civili curdi siano state distribuite armi e munizioni, ma non indosserebbero divise di riconoscimento, operazione pericolosissima per l’incolumità di eventuali civili non armati che verrebbero scambiati per combattenti.

Un’ora prima dell’inizio delle operazioni, il governo turco avrebbe provveduto ad informare i governi di USA, Francia, GB, Germania, Italia, chiaramente Russia, ed infine i comandi NATO e l’ONU.
Due fatti singolari sono stati segnalati ma di cui non ho conferma.
Il primo vede protagonisti i Peshmerga iracheni che avrebbero impedito a combattenti YPG presenti in Iraq di rientrare in Siria dal valico di Semalka.
Il secondo indicherebbe l’inizio della fuga dei miliziani ISIS tenuti prigionieri dai curdi presso il campo di concentramento di Al Hawl.
Per ora è tutto, domani aggiorneremo gli eventi che di certo saranno numerosi.

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 9-10-2019

Al Hasakah
in questi anni abbiamo riportato più volte le notizie sulle proteste della popolazione siriana contro gli occupanti curdi ed SDF anche a causa degli arruolamenti forzati di giovani siriani nelle SDF ed YPG, il risultato è che ora siano già segnalate decine di defezioni tra le fila delle milizie SDF nel settore di Al Hasakah. I coscritti a forza, stanno abbandonando le loro posizioni tornando a casa, non vogliono combattere per degli occupanti.

Aggiornamento dai fronti siriani 10-10-2019

La giornata di guerra

Soldati FSA in Siria

Mezzi brigata Al Hamza 10-10-2019

Una giornata di combattimenti molto intensi, iniziati ieri e proseguiti senza soluzione di continuità durante la notte e fino a questo momento.
Al momento i comandi turchi hanno diramato un rapporto che conteggia in 228 il numero dei caduti tra i miliziani curdi.
Le operazioni di ammorbidimento si sono rivelate molto più rapide di quanto avevamo immaginato.
Le truppe di terra, finora solamente due sono i fronti di attacco principale, sono portate avanti dalle unità delle SNA Syrian National Army, meglio conosciute tra i sostenitori del terrorismo in Siria, tra cui molti giornalisti italiani, come FSA Free Syrian Army. Molto spesso i sostenitori delle FSA erano anche sostenitori del progetto curdo del Rojava, la costruzione di uno stato fantoccio a spese dei Siriani su suolo siriano. Ora i loro sostenitori si trovano in “cortocircuito” essendo indecisi se tifare per i loro amati “ribelli moderati” o per i curdi siriani, un vero dilemma e non vorrei essere nei loro panni con i due neuroni che hanno in testa a litigare fra di loro.

Situazione generale dei territori nord della Siria 10-10-2019

Le operazioni di “ammorbidimento delle difese si stanno concentrando su tre obbiettivi, le difese di due città principalmente Tall Abyad e Ras Al Ayn e poi nell’estremo est della Siria al confine con l’Iraq per tagliare e colpire le linee di rifornimento delle retrovie nemiche.

Situazione Tal Abyad 10.10.2019

Fronte di Ras Al Ayn 10-10-2019


Presso Qamishly sono in corso attacchi aerei sulle postazioni difensive nella parte di città occupata dai curdi, metà città circa è invece ancora libera sotto controllo siriano, l’SAA infatti ha mantenuto il controllo dell’aeroporto internazionale difendendolo dalle mire curde.
Al momento nessun colpo di artiglieria o bomba è caduta sulla parte libera di Qamishly, e nemmeno si ha notizia di operazioni di terra su questo fronte.

Tall Abyad

SNA-FSA 2° Brigata al Hamza all’attacco 10-10-2019


L’attacco turco è condotto dalla 2° Brigata delle FSA (SNA) Al Hamza, che abbiamo presentato ieri nella preghiera che ha preceduto l’attacco. Le difese curde stanno cedendo con maggiore facilità di quanto ritenevamo possibile, anche per un fattore, queste sono le loro città principali e qui immaginiamo siano state poste le migliori truppe a difesa del fronte.
Le truppe filo-turche hanno sfondato le linee attorno al fianco est ed ovest e stanno chiudendo l’abitato in una morsa di assedio, tagliando ogni via di fuga o di rifornimento preso i curdi potranno solo trattare la resa.

Ras al Ayn

Anche qui l’attacco ha mirato direttamente all’abitato, sanno passando attorno alla città, aggirando anche Tall Alaf vicino e che ora viene addirittura dato come conquistato già dalle FSA, separando le linee difensive curde che, anche qui verranno chiuse in una morsa e un assedio, Al momento pare non riescano a fermare i filo turchi per cui entro domani potrebbero essere circondati del tutto.
La resistenza curda sta facendo acqua da tutte le parti, mi chiedo come possano vantarsi di aver sconfitto ISIS se non riescono nemmeno ad opporre una difesa accettabile nei punti più fortificati che hanno sul territorio.
Come abbiamo scritto ieri, il terreno si presta meglio alle manovre di forze motorizzate, come sono le FSA grazie ai mezzi forniti loro dai Turchi, Ieri abbiamo presentato come forze speciali quelle della 2° Brigata Al Hamza, e si rivelano per tali, in quanto si stanno ben comportando sul terreno di battaglia, e se teniamo presente che sono stati sconfitti dall’esercito siriano, la cosa ci fa comprendere come sia stata dura e difficile la Grande Battaglia per liberare Aleppo prima e finora per liberare parte della provincia di Idlib, chi li sminuisce non fa un servigio ai caduti siriani ma ne denigra il sacrificio ed il valore.

Kobane Manbij e Tal Rifat

Fronte occidentale 10-10-2019

Fronte di Al Malikiyah 10-10-2019


La situazione su questi fronti appare relativamente tranquilla, a Tall Rifat vi sono costantemente pattuglie coordinate siro-russe che difendono i profughi di Afrin, mentre Manbij che appariva come bersaglio forse prioritario dell’operazione chiamata con non poca ironia “Fonte di pace”.
Il Consiglio di sicurezza ONU riunitosi oggi, non ha concluso nulla, e non lo mettevo in dubbio, la UE è paralizzata dal rischio dell’invio da parte turca di 3,6 milioni di profughi se minacciato di sanzioni, e come ripeto spesso, la Turchia non minaccia MAI a vanvera, pertanto ci sarebbe stata una sola unica e logica soluzione per impedire l’attacco turco e cioè riconoscere la sequela di errori commessi, richiedere di aderire alla riconciliazione con la Siria, come molte altre comunità hanno fatto, vedersi perdonare i reati commessi durante la guerra ed un ruolo nell’amministrazione del territorio, le milizie inglobate nell’esercito siriano o nelle forze di polizia e la vita sarebbe proseguita tranquilla ed in pace, ma l’atteggiamento ottuso e stupido, oltre che criminale dei capi curdi, al pari del crimine commesso dai Turchi che stanno attaccando con truppe siriane al loro soldo, è davvero lo specchio del perché si siano infilati in un “cul de sac” assurdo.
Ma anche osservando la loro strategia difensiva appare chiaro che se intendono suicidarsi, hanno azzeccato ogni mossa.
Entro pochi giorni, proseguendo così e le loro difese crolleranno in blocco.
I ragazzi che avevano costretto ad arruolarsi con la forza nelle SDF anche se da siriani volevano il ritorno del legittimo governo sulle loro terre, hanno rifiutato di combattere e si stanno allontanando dalle loro postazioni in molti settori come quello di Qamishly o di Hasakah, pertanto una volta perse le loro città dove sono maggioranza, ai curdi non resterà che trovarsi in netta minoranza senza casa o terre a sud della M4 e li saranno in netta minoranza rispetto alle popolazioni siriane, come pretenderanno di imporre ancora il loro volere e impedire che ritorni la legalità del legittimo governo? Già in diversi concili di tribù siriane dell’est dell’Eufrate, i loro capi si erano professati fedeli a Damasco, e da allora proteste, scioperi, manifestazioni e guerriglia anche armata si vanno moltiplicando. Adesso la situazione potrebbe divenire ingestibile per loro e sorgere una seconda guerra civile che vedrebbe di certo l’intervento dell’esercito siriano per recuperare il totale controllo d tutta questa area.
Nel frattempo possiamo già dire che i piani dei comandi turchi stiano si stiano realizzando più velocemente di quanto ci aspettassimo, e che sia in Hasakah che a Qamishly si speri in una mossa a sorpresa dell’esercito siriano che riesca a recuperare il pieno controllo delle città e delle infrastrutture, il resto lo inizieremo a vedere da domani.

Sullo storytelling di chi sconfisse ISIS

La vera guerra all’ISIS era cominciata da subito in quanto l’esercito siriano li combatté dal primo momento quando erano ancora una costola di Al Nusra cioè al Qaeda. Allora invece iniziò la commedia della finta guerra all’ISIS mai veramente combattuta dai curdi, o dalla coalizione a guida USA. Si noti la loro resistenza contro milizie FSA, sconfitte da ISIS prima e da esercito siriano poi. Fa ridere, come pensassero di poter sconfiggere veramente l’ISIS, ho più volte analizzato le loro avanzate trovando elementi a supporto della constatazione evidente, le milizie curde sono avanzate man mano che l’ISIS si ritirava per combattere contro l’esercito siriano, l’YPG ha occupato in marcia parallela i terreni lasciati sgomberi dal califfato a mano a mano che l’SAA avanzava verso est e verso sud chiudendogli sistematicamente ogni passaggio ad est del fiume Eufrate ed eseguendo il piano di Washington. L’assurda condotta ISIS che toglieva continuamente combattenti dai fronti con i curdi per combattere i siriani trova in questa evidenza tutta la sua logica, obbedivano ad un disegno di altri e contrario ai loro reali interessi strategici se mai avessero dovuto difendere realmente il Califfato. La vera Stalingrado dell’ISIS non fu Kobane, ma Deir Ezzour!

Ricordando il Leone di Deir Ezzour, sempre nei nostri cuori.

L'immagine può contenere: una o più persone, cielo e spazio all'aperto

Issam Zahreddine durante la difesa di Deir Ezzour 2016

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 11-10-2019

Tal Abyad
Pochi minuti fa i comandi delle FSA Free Syrian Army, anche note come SNA, ha annunciato il crollo delle difese curde YPG a sud della città di Tall Abyad, il cui completo accerchiamento appare ormai prossimo ed imminente.

Situazioen Tal Abyad 11-10-2019

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 12-4-2019

Ras Al Ayn

Ras Al Ayn 12-10-2019


Minuti fa è arrivata la conferma della caduta di Ras Al Ayn, città della Siria nord orientale, da sempre enclave dei siriani di etnia curda. La città era da anni controllata dalle milizie YPG che ora ne hanno perso il controllo, le FSA- SNA sono penetrate in mattinata all’interno della cerchia urbana partendo dalle periferie raggiunte ieri.
Nei video qui postati, potete vedere il discorso motivazionale del comandante di questa unità delle forze speciali 2° Legione Al Hamza.


Nel secondo video i successivi combattimenti dalla periferia verso il centro cittadino ormai sotto pieno controllo da parte dei “ribelli moderati” siriani tanto cari a molta parte della nostra stampa e tv.

Tal Abyad

Tal Abyad 12-10-2019

Avanzano in profondità le milizie jihadiste delle FSA-SNA, la resistenza dei curdi le rallenta ma non riesce a fermarle, diversi altri villaggi sono ora sotto controllo jihadista.
La controffensiva iniziata stamane da parte curda, sembra non aver sortito alcun effetto concreto.
Sulle pagine delle formazioni legate alle FSA aumentano le immagini dei loro caduti, ma i quasi 400 curdi abbattuti dall’offensiva filo turca sono davvero tanti e molti di più di quelli pagati dagli assalitori.

M4

M4 raggiunta dalle FSA 12-10-2019


Un nuovo fronte è stato aperto nella notte, le FSA sono penetrate in profondità dal confine fino a raggiungere l’autostrada M4 ed occupandone una parte, la reazione delle SDF-YPG curde è stata rapida e sono riuscite a liberarne un tratto per poi perderne un altro.
Non conosco a fondo la loro organizzazione di unità belliche soprattutto nei numeri, ma da ciò che si vede sono del tutto impreparati alla guerra e si muovono come se avessero una sola coperta troppo corta per coprirsi e se la spingono sui piedi si scopre inevitabilmente la spalla.
E ci fanno credere che abbiano sconfitto ISIS con queste truppe?? Ma per piacere!!

Qamishly e Kobane

Qamishli 12-10-2019


Proseguono i bombardamenti a Qamishly dove convivono parti della città occupate dalle milizie curde e parte invece libere in mano all’esercito Siriano e alle milizie cristiane di Sootooro.
Qui i Turchi stanno colpendo con attenzione obbiettivi solo nella parte occupate dalle forze curde.
Kobane, ieri si sono susseguite voci di uccisione in un bombardamento di un soldato USA, poi smentite, si trattava di una pattuglia di forze speciali distante dalla loro base scambiata per curdi e bersagliata dall’artiglieria turca, terminato il bombardamento le truppe USA si sono allontanate.

L’informazione in tempi di guerra

I curdi, disperati dall’avanzata dei paladini dei radical-chic, le FSA, i famosi ribelli moderati che combattono Assad, perdono il lume della ragione e dichiarano in conferenza stampa che Havrin Khalaf, leader di spicco del mondo curdo-siriano, è stata uccisa una prima volta da una bomba in Qamishly e una seconda lungo la M4 da “fuoco turco”.

Risultati immagini per HAVRIN kHALAF

Havrin Khalaf

Suv di havrin Khalaf

Il fatto che il giornale o l’agenzia non noti nulla di strano in queste dichiarazioni qui riportate integralmente: “La segretaria generale del partito per il Futuro della Siria, Havrin Khalaf, è rimasta uccisa nell’autobomba esplosa ieri a Qamishly, città curda presa di mira sia dall’Isis, che ha rivendicato l’attentato, sia dal fuoco turco. Ne danno notizia fonti curde.”
Testimonia il basso livello cui ormai è sceso il senso critico della nostra stampa.
Allego le foto del SUV blindato dove viaggiava l’esponente curda e la mappa del luogo in cui è stato ritrovato. Qualcuno comunque avvisi la neuro perché per prendere per buona una doppia uccisione si deve avere della follia addosso.

https://twitter.com/ThomasDilok1/status/1183040384282353664

Aggiornamento flash dai fronti siriani del 13-10-2019

Pochi minuti fa, i comandi delle forze congiunte turco-FSA hanno comunicato l’avvenuta conquista di Tal Abyad, altra importante città baluardo delle forze curde di occupazione della Siria di Nord est. Le forze speciali 2° Legione Al Hamza hanno guidato le operazioni di terra in questo settore.
Anche la cittadina di Suluk, poco a sud est di Tal Abyad è stata conquistata in poche ore!!

Tal Abyad 13-10-2019


Procede quindi spedita la sostituzione degli occupanti passando dalle forze di occupazione filo americane YPG-SDF alle forze di occupazione filoturche FSA (quelle che i nostri radical chic hanno sempre chiamato “ribelli moderati”).

FSA 2° Brigata Al Hamza


La velocità con la quale cedono le difese curde ben ci conferma come lo storytelling dei curdi che hanno sconfitto ISIS rappresenti un ossimoro.
L’impreparazione sul campo, la scarsa propensione alla resistenza su posizioni ben difese, ho visto i filmati di installazioni difensive e bunker intatti abbandonati, mezzi blindati immacolati, senza nemmeno l’ombra dell’urto di un proiettile, ci testimoniano quanto fosse realmente forte nei difensori curdi la volontà di resistere, davvero poca cosa.
Se paragoniamo la tenuta di roccaforti cristiane di fronte all’orda FSA e Al Qaeda unite che da nord si calava sulle roccaforti cristiane sul fronte di Hama che per anni sono riuscite dietro terrapieni approntati con ruspe, a resistere e tenere il fronte per impedire che venissero conquistate le loro comunità da questi assassini e tagliagole sostenuti dalla stampa occidentale e militarmente da tutte le potenze anche europee come Francia o GB oltre agli USA Turchia, Arabia, inizialmente Qatar, e nel sud anche Israele, allora capiamo cosa sia il valore sul campo, anche Mardeh o Suqaylabiyah hanno affrontato un nemico molto superiore in numero e anche in mezzi, inizialmente, anche queste comunità hanno le loro soldatesse in armi, ma nessuno le ha mai portate agli onori della cronaca mondiale come è stato invece fatto con quelle curde. Queste comunità sono state ignorate e abbandonate alle loro sofferenze dalle stesse persone che oggi blaterano di sanzioni contro la Turchia, di embargo sulla vendita di armi alla Turchia, che è uno dei maggiori ESPORTATORI” di armi nel mondo, loro le vendono più che comprarle. Oggi troppi complici delle atrocità commesse dalle FSA in Siria in questi quasi 9 anni di guerra piangono per una “invasione” che è una lotta interna tra occupanti del territorio siriano ai danni della Siria e del suo popolo. Da un lato i filo turchi che cercano una strategia di uscita da Idlib pressati dall’esercito siriano che vuole liberare la provincia strategica e dall’altro abbiamo le forze mercenarie curde YPG e SDF, tribù arabe prima FSA poi ISIS ed ora al soldo USA direttamente. Il cortocircuito nelle loro povere menti è davvero troppo per loro, molti sono confusi, altri spinti da romanticismo si affidano ai racconti di un mitico Rojava mai realmente esistito se non ai danni di altri. Il furto del petrolio e la repressione del popolo siriano che si oppone alla repressione curda lo testimoniano. Nelle zone occupate i dissidenti vengono sistematicamente arrestati, come tutti i familiari dei capi tribù locali, o uccisi, ed internati nei campi di prigionia additandoli come simpatizzanti ISIS invece che come resistenti ai loro soprusi.
A proposito, gli americani sono stati filmati sui loro mezzi in fuga da Manbij, ovvero nonostante sappiano bene cosa stia per accadere e quanto accade nel nord della SIRIA non del Kurdistan siriano come ignoranti scrivono, levano le tende, ci sono voci su Manbij ma preferisco soprassedere mancando conferme chiare e puntuali.
Chiaramente le responsabilità le addebitiamo ai capi curdi, veri responsabili, che con una propaganda spudorata mentono ed ingannano da anni i loro sottoposti e popolo, sacrificandoli per i loro sporchi guadagni da corruzione.
Ecco perché chi ha seguito la guerra in Siria, oggi non è stupito e soprattutto le lacrime le ha finite da tempo.


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https://twitter.com/worldonalert/status/1183324187785662464

La foto della splendida ragazza Marah Soleman è del compagno fotoreporter e documentarista Giorgio Bianchi ed è stata scattata presso il settore del fronte a nord di Hama. Non è quindi curda ma siriana e cristiana.

Aggiornamento flash dai fronti siriani n.2 del 13-10-2019

Le forze YPG e SDF si arrendono a Damasco in tutta la Siria occupata!!

Hemeimin
Oggi pomeriggio la delegazione curda ha firmato l’accettazione di tutte le condizioni siriane per ottenere protezione e tutela dagli attacchi delle FSA filo curde.
L’accordo è stato sottoscritto dalle parti in causa presso la base russa di Hemeimin con la Russia come garante.
I comandi siriani hanno immediatamente ordinato alla 1# Divisione Corazzata, dispiegata a nord di Aleppo, di preparare una immediata operazione di dispiegamento al confine tra il settore occupato dai curdi presso Manbij e procedere con la massima celerità con una seconda colonna corazzata verso Kobane attraversando il ponte di Qarah Qawzak.

Marcia prevista delle forze SAA verso Manbij Kobane 13-10-2019

In poche ore è iniziato il dispiegamento lungo la zona di contatto, il comando delle milizie YPG e SDF è stato passato interamente ai comandi siriani.
La prima colonna ha già provveduto a dispiegarsi mentre la seconda ha passato circa un’ora fa il ponte e si sta avvicinando a Kobane, i caccia russi stanno fornendo alla colonna adeguata copertura aerea da attacchi turchi.
La bandiera siriana è tornata a sventolare sulla città di Manbij e presto su altre città.
Ad est dell’Eufrate intanto che succede?

Hasakah 13-10-2019 situazione con le NDF che vanno a liberare tutti i quartieri della città

Hasakah in festa


Sono ore concitate, cerco di riassumere i dati certi.
L’ordine di oggi dei comandi americani è stato di ritirare velocemente i circa 1000 soldati che ancora presidiavano Manbij, come abbiamo accennato nell’aggiornamento di oggi, ma non avevamo conferme.

Tal Abyad sera del 13-10-2019 totalmente occupata dalle FSA


Il ritiro potrebbe riguardare tutta la Siria non solo il nord.
In questi minuti arrivano le prime conferme dalla Siria, le condizioni siriane alla “resa” curda sono state queste:”Bandiere siriane obbligatorie. Controllo delle armi pesanti da parte del SAA.
Il governo siriano ordina il ritorno nelle aree curde delle strutture del governo siriano, tra cui il Muhabarat e la polizia (saranno parzialmente integrati da strutture curde locali e integrate). I diritti del personale militare curdo saranno gli stessi di quelli di altri siriani.” ci saranno altre clausole, tra le quali l’SAA si prende carico dei circa 14.000 prigionieri ISIS, la cifra di 70.000 era, pare, inventata a fini propagandistici per intimorire l’occidente.
I curdi da parte loro specificano alcune clausole, non le cito nemmeno perché sono state inserite a fini interni, la verità è una soltanto, si sono dovuti calare le brache.
vi posto le immagini dei siriani in Qamishly

https://www.facebook.com/SyrianReporters/videos/556511035100856/

Alla notizia della resa curda, le forze siriane hanno iniziato a prendere il controllo sulla città come stabilito dai termini dell’accordo, stessa cosa in Hasakah dove i quartieri occupati stanno passando sotto le NDF, la guardia nazionale siriana.
Presumo che già domattina a Qamishly, arriveranno voli di Il76 carichi di soldati per pattugliare la città e iniziare il dispiegamento nella lontana provincia.
Anche le SDF hanno accettato di consegnare tutta la provincia di Deir Ezzour oltre il fiume Eufrate alle forze siriane.
Nei giorni scorsi il genio russo, aveva ultimato la costruzione di un ponte galleggiante sul fiume, ora tornerà molto utile.
Resta la grande incognita dei campi petroliferi di Omar, tanto cari agli USA, vedremo come evolverà la situazione, che è davvero in fermento.
Nel frattempo nel pomeriggio, le difese curde al fronte stavano collassando letteralmente.
Se a Rasl al Ayn avevano in mattinata recuperato posizione nel centro città, nelle ultime ore le FSA hanno chiuso la strada 176 che porta in città bloccando altri rinforzi.
Confermata la perdita della roccaforte curda di Tal Abyad e Suruk, e molti altri villaggi verso la M4 che resta intercettata e chiusa.
Le FSA procedono spediti nella conquista della famosa fascia e dai proclami non paiono mutare la condotta della campagna bellica, ma si sa tra i proclami e i fatti ce ne corre.
Domani avremo di certo un chiaro scenario delle mosse dei contendenti e del dispiegamento sul campo dell’esercito siriano, io mi attendo un immediato rinforzo via aerea di Qamishly, attraverso l’aeroporto sotto controllo siriano.
Le foto sotto sono di Hasakah con la popolazione siriana in festa.

Aggiornamento flash dai fronti siriano del 14-10-2019

Le forze siriane iniziano a raggrupparsi sud della base militare di Al Tabqa, intendono dirigersi quanto prima verso Al Mansoura e da li sulla città di Al Tabqa dove prenderanno in controllo anche della diga e della storica e martirizzata base aerea.

Al Tabqa 14-10-2019

Riflessione dell’una di notte del 14 ottobre 2019

Si tratta di un pensiero al termine di una giornata postata sulla mia pagina personale, che inspiegabilmente ha riscosso molto successo di condivisioni.

“È stata una giornata intensa e dalle emozioni forti.
Mi chiedo come mai non si vedano gioire i fan dei curdi per il loro salvataggio, come mai i radical chic che chiedevano +gessetti per i curdi ora non inneggino ad Assad e a Putin che li vanno a salvare…dalle FSA…
Mah! valli a capire questi ingrati 
Buonanotte a tutte e tutti care compagne e compagni.”

Aggiornamento flash dai fronti siriani n.2 del 14-10-2019

Le forze armate siriane SAA sono appena entrate a RAQQAH!

Dopo la sostanziale resa dei comandi curdi alla Siria e l’accettazione delle condizioni di cui abbiamo parlato ieri, è iniziato subito il dispiegamento delle forze siriane lungo i fronti di contatto tra FSA filoturche e i territori in precedenza occupati dalle forze YPG-SDF, che ora sono passate sotto comando siriano e affiancate da rinforzi dell’SAA Esercito Arabo Siriano di Damasco.
Vediamo bene i punti dove questo dispiegamento è già avvenuto.

Manbij situazione sera 14-10-2019


Innanzitutto il settore di Manbij, che è quello più vicino al punto di partenza delle colonne della 1° Divisione Corazzata, una Divisione già presente in loco da mesi, era stata schierata a nord di Aleppo in funzione di contenimento di eventuali attacchi delle FSA durante la campagna militare su Idlib di questa primavera-estate.
Gli errori ed i ritardi criminali dei capi curdi sono enormi, tenete presente che da più di un anno le forze siriane erano presenti nel settore occupato di Manbij nella cittadina di Al Arimah e villaggi attigui, così come già avevano fatto assieme a pattuglie russe nel settore di Tal Rifah dove i profughi di Afrin avevano trovato rifugio e protezione, proprio per difendere la popolazione da attacchi delle FSA. Se avessero esteso subito il dispiegamento siriano i turchi non si sarebbero mossi. Comunque ora tutta la linea di contatto è presidiata, purtroppo le FSA si stanno muovendo verso Dadat, pertanto dovranno concentrarsi qui i primi rinforzi siriani, stanno inoltre presidiando entrambe le sponde del ponte di Qarah Qawzah al fine di garantire il passaggio delle successive e mi auguro vi siano anche unità di difesa aerea di punto per neutralizzare eventuali attacchi aerei o missilistici.
Lo spostamento turco, anche di mezzi corazzati e del genio come un ponte mobile, verso Manbij credo spinga l’SAA a ritardare il raggiungimento di Kobane in attesa di altre unità di rinforzo come il V Corpo d’armata da Abu ad Duhur, come unità d’élite necessaria più che mai contro le FSA ed i Turchi.
Ci sono conferme e novità.

Raqqa Al Tabqa 14-10-2019


Innanzitutto Come scrivevamo ieri sera alcune unità dell’esercito siriano si sono mosse da Al Rusafah e hanno raggiunto la Base aerea di Al Tabqa, luogo simbolo per il martirio di decine di soldati siriani trucidati dall’ISIS nel silenzio del mondo, nella città di Al Tabqa. Controllano ora la diga, importante sia per l’agricoltura che per l’energia così necessaria per la ricostruzione del Paese, e soprattutto poco fa sono entrate in Raqqah!
Per arrivare li hanno attraversato un gran numero di villaggi accolti dalla popolazione in festa, è davvero una immagine spettacolare.

La bandiera siriana torna a sventolare su questa città distrutta dai bombardamenti americani con moltissime vittime civili usati come scudo dall’ISIS.
Ora termineranno i moti contro l’occupazione curda e verranno liberati tutti gli oppositori incarcerati ed internati in questi lunghi mesi di occupazione curda-SDF e USA.

Ayn Issa e base 93°Brigata 14-10-2019


La marcia verso nord procede spedita, ma per fronteggiare il nemico jihadista occorrono forze consistenti e l’appoggio aereo russo.
Il convoglio siriano ha proceduto verso nord e il primo contingente ha raggiunto Ayn Yssa. e nella vicina base della 93° Brigata dopo anni.

https://syria.liveuamap.com/en/2019/14-october-saa-forces-enter-ayn-issa

Hasakah 14-10-2019


Hasakah è stata già passata interamente sotto controllo siriano, se ripenso agli scontri provocati dai curdi che sono costati la vita a centinaia di militi delle NDF per il controllo di quella città strappato su ordine USA al controllo del governo siriano la rabbia fatica a placarsi.
Comunque ora tutto torna come doveva essere da principio e come sarà in futuro.

Le prime pattuglie siriane, si tratta di poche unità, sono giunte anche a Tall Tamr lungo la M4, arteria strategica a sud di Ras al Ayn, che ancora pare resistere nel centro cittadino dopo le prime voci di fonte turca che la davano come caduta.
A Qmishli prosegue il passaggio del controllo dalle YPG all’esercito siriano già presente in forze nei settori controllati dal governo della provincia.
La preoccupazione maggiore risiede nella volontà turca di perseverare nello scontro armato, nonostante il passaggio del controllo dei territori occupati dai curdi al governo siriano, che nelle prossime ore vedrà aumentare molto la presenza SAA su tutto lo schieramento difensivo del nord est siriano.
Per ora è tutto verso sera un nuovo aggiornamento.

Aggiornamento flash dai fronti siriani n.3 del 14-10-2019

Si intensificano gli scontri tra le FSA e l’esercito siriano nei settori ora difesi da loro lungo la zona di contatto, in alcuni punti l’SAA non è nemmeno ancora presente e le FSA cercano di avvantaggiarsene.

Manbij situazione sera 14-10-2019


In questo pandemonio l’aviazione russa cerca di mettere ordine, hanno infatti iniziato a martellare le FSA su indicazione delle forze di terra siriane, o forse di forze speciali russe presenti in loco. Sospettiamo che la situazione sia questa, è possibile infatti che abbiano ricevuto l’incarico difficilissimo di creare coordinazione tra le unità SDF-YPG e l’esercito siriano.

Situazione fronti FSA 14-10-2019


Anche lungo la M4 iniziano i primi scontri, una pattuglia siriana che perlustrava l’autostrada in direzione Kobane da Ayn Issa si è scontrata con una delle FSA e ne è nato un conflitto a fuoco, al momento la M4 da Ayn Issa verso Kobane pare già intercettata dalle FSA.
Resistono i curdi dentro il centro cittadino di Ras Al Ayn, quasi interamente circondati, stano tenendo inchiodati i miliziani jihadisti da giorni ormai e non pare intendano mollare, l’esercito siriano è arrivato con piccole pattuglie poco più a sud presso Tall Tamer. ma senza ingenti rinforzi non potranno raggiungere la città, la strada 176 è presidiata in diversi punti dalle FSA.

Ain Issa, la festa per l’arrivo dei soldati siriani 14-10-2019

soldati siriani ad ain Issa 14-10-2019

Ras Al Ayn sera 14-10-2019


Questa guerra sta assumendo un aspetto finora inedito, nuovi protagonisti e nuovi fronti, nomi finora sconosciuti da apprendere e raccontare. L’accelerazione impressa da due firme attese da anni e ritardate per gli interessi di pochi capi curdi è davvero impressionante.
Ma attenzione, tolta la 1° Divisione che era schierata dalla primavera a nord di Aleppo, le altre unità che si stanno muovendo non erano in attesa di oltrepassare il fiume ma presidiavano altre zone, non tutte sono oggettivamente attrezzate per affrontare questo compito immane. Dovremo attendere il 5° Corpo d’Armata, addestrato e comandato da ufficiali russi per poter garantire una difesa adeguata e un buon coordinamento con le truppe YPG, magari volenterose ma a quanto si è visto, molto mal comandate.

https://twitter.com/RojavaNetwo…/status/1183717451437092866…

Aggiornamento dai fronti siriani del 15-10-2019

Giornata di assestamento non tanto dei fronti ma delle strategia.
La mossa russo siriana che ha spinto i vertici corrotti dei curdi e delle SDF ad accettare le condizioni poste dalla Siria per un suo intervento diretto in risposta al loro disperato appello, lasciati soli in balia degli assalitori da tutti coloro che li hanno usati in questi anni per distruggere e spartirsi la Siria, ha lasciato spiazzati i comandi turchi e diplomaticamente il Presidente Erdogan.
Quest’ultimo, a parole, afferma che la Turchia non si fermerà e che procederà nel piano iniziato.
Può darsi che sia così, ma è anche vero che un conto sono delle sprovvedute milizie YPG o anche peggio SDF, che solo per ragioni di immagine sono state indicate come forze che hanno combattuto l’ISIS, mentre dai fatti pare proprio di no, ed un altra faccenda è trovarsi di fronte l’esercito siriano.
Le unità inviate al fronte in quel dell’oltre fiume, al momento sono unità di seconda linea che si trovavano nel deserto a sud di Al Tabqa o nelle basi in Qamishly e Hasakah e sono state inviate in fretta e furia a presidiare dei villaggi o basi militari, ma non sono in grado, non avendo a supporto ne artiglieria ne mezzi corazzati, di reggere uno scontro diretto e violento con le forze speciali turche o le unità avanzate delle FSA che sono in alcuni casi sia ben addestrate che ben equipaggiate, ricorderete le battaglia del 2017 a nord di Hama, quelle erano forze congiunte FSA e Al Qaeda, erano tutto fuorché sprovvedute, ecco ora sono qui a invadere il nord della Siria con molto equipaggiamento nuovo fornito dalla Turchia.

Manbij 15-10-2019

Nelle ultime ore sono finalmente arrivati altri rinforzi via terra, con carri e blindati a Manbij dove rafforzano la 1° Divisione corazzata siriana, che non era ancora al completo, poi a Tall Tamer lungo la M4 dove le truppe SAA stanno rafforzando il loro presidio e allargando il territorio controllato. Qui le unità YPG stanno combattendo, finalmente, forse rincuorate dall’arrivo di insperati rinforzi, al confine nella città di Ras Al Ain ad esempio, hanno riconquistato tutta la periferia cittadina e tengono le posizioni.

Tal Abyad 15-10-2019

Questo, oggi è stato praticamente l’unico fronte veramente attivo.
A Manbij ad esempio la presenza dei Russi con i loro mezzi che si sono frapposti, con non poca determinazione, tra le FSA e truppe turche e l’esercito siriano, ha letteralmente impedito ogni contatto e combattimento.
L’aviazione russa giusto per ricordare bene ai turcomanni cosa sa fare, bersaglia da ieri le posizioni qaediste in Idlib, e la notizia arriva di certo anche qui. Prolungare di poco il volo è questione di qualche minuto e le bombe risse troverebbero nuove vittime designate.

L’azione dei comandi turchi quindi, pare per ora limitarsi a chiudere il tratto tra Ras al Ain, che non hanno ancora conquistato e Tal Abyad che invece è in mano loro, fino alla M4 il territorio è praticamente in mano loro, anche tra le due città ora stanno consolidando questa posizione e dovrebbero ultimare il lavoro entro domani.
L’esercito siriano invece ha inviato presidi anche ad est come Tal Hamis fino al confine iracheno di Yaroubiya.

Qamishly ed Hasakah 15-10-2019

Ain Issa 15-10-2019


Le SAA stanno lavorando molto per ripristinare le basi militari importanti come Al Tabqa, la base della 93° Brigata presso Ayn Issa. Grandi movimenti di truppe e materiali oggi all’aeroporto di Qamishly dove truppe di forze speciali e materiali sono state sbarcate dai voli in arrivo da Damasco.
Si tratta di una lotta contro il tempo per completare uno schieramento sufficientemente forte da rendere troppo dispendiosa una campagna dagli obbiettivi tutto sommato limitati e costringere il presidente turco a desistere dall’intento.
Una considerazione a margine, l’arrivo di unità dell’esercito siriano permette alle YPG di liberare forze da inviare a nord. Ripeto ancora, le YPG dovevano mantenere a sud molte unità in quanto la popolazione locale mal digeriva la loro presenza ed occupazione, i festeggiamenti per l’arrivo delle truppe siriane ben lo testimoniano.
Un’altra fazione pericolosamente disorientata è sicuramente quella della stampa occidentale, i media mainstream che non sanno come riposizionarsi in assenza di chiare indicazioni dai loro padroni, attendendo quindi che ritornino loro veline chiarificatrici, tergiversano cambiando anche i termini con cui si riferiscono alle forze in campo.
Qualcuno ha azzardato un inaudito “Esercito siriano” in vece del solito “le truppe di Assad”, ho udito con queste orecchie la parola “Governo siriano, e non l’usuale appellativo di “regime”, ma non mi faccio illusioni, appena assorbito il durissimo colpo, studieranno una nuova linea con cui tentare di instillare nei cittadini nuove linee di condotta e fantasiosi “story telling” sugli eventi del mondo.

Aggiornamento dai fronti siriani del 16-10-2019

Anche oggi facciamo il punto della giornata di questa guerra infinita che dura da quasi 9 anni.
Al momento le truppe turco-terroriste FSA, si trovano bloccate dalle forze di interdizione russe, che si sono frapposte sui fronti più cruenti di Manbij, e così facendo, con non poco coraggio, hanno stoppato la determinazione di Erdogan che non può ordinare di attaccare la Russia senza trovarsi dei missili KH-101 fuori dalla finestra dell’ufficio.

Manbij pattuglie russe e siriane


Pertanto abbiamo trovato le operazioni belliche in stand by su questo fronte.
Oggi invece abbiamo visto finalmente le truppe russe risalire la strada per Kobane e precedere quelle siriane nel posizionarsi a guardia della frontiera, anche qui dovranno fre barriera per impedire i combattimenti e gli attacchi delle FSA filo turche che stanno ricevendo altri rinforzi da Idlib. Jaish al Islam, altro gruppo che per la stampa nostrana, quella Mainstream, risultano essere sempre docili ribelli moderati, mentre adesso tutti sanno di chi si tratta. Si stanno portando verso il nord della Siria, a bordo di numerosi autobus, non verdi questa volta, e presto verranno schierati al fronte.


Il fronte è più caldo oggi nei settori di Ras al Ain e Tel Tamer, qui ci sono stati parecchi scontri, come già segnalavo ieri.
Le YPG confermano il loro rinnovato impegno a difendere il Paese, che non è più il Rojava, invenzione del marketing, ma la Siria stessa.
Affiancati dall’esercito siriano stanno riconquistando i villaggi persi nei primi giorni di combattimenti, inoltre ancora stanno resistendo nella città di Ras al Ayn, dove si combatte dal primo giorno dell’offensiva.
Come vedete nella mappa diversi villaggi sia in direzione della città di Ras al Ayn che lungo la M4, sono stati recuperati.
Cosa non scontata vista la facilità con cui nei primi giorni le truppe di Erdogan li avevano conquistati.
In Ras al Ayn ci sono violenti combattimenti e i colpi di artiglieria non sono sempre contro le postazioni difensive e sul fronte del fuoco. In questo video un attacco aereo turco colpisce il centro città dove ci sono sia civili che miliziani in armi, ma colpendo quello che sembra un mercato e non un centro di comando, si sa ciò che si va a colpire.
https://twitter.com/ConflictsW/status/1184391971445624832…
Sempre vicino a Tal Tamer, grazie all’offensiva di oggi, le forze di Ankara e FSA alleate, hanno lasciato diverse unità sul campo, tra cui un blindato e altri mezzi.

Tal Tamer 16-10-2019

Tal Tamer mezzo turco conquistato alle FSA

Anche ad Ain Issa sono arrivati rinforzi siriani, qua sono stati filmati due T55 che si stanno posizionando, sono carri vecchi, ma ancora in piena efficienza ed in grado di distruggere gli M60 schierati da Ankara.

Ain Issa 16-10-2019


https://twitter.com/RojMousa/status/1184579752608305153

La via per Kobane da questo fronte ancora non è sicura ma lo sarà presto.
Presso Kobane l’arrivo dei rinforzi SAA e esercito russo in piena notte hanno suscitato l’entusiasmo della popolazione.

Kobane Ayn al Arab 16-10-2019

SAA in marcia per Kobane

Arrivo a Kobane nella notte


https://twitter.com/vdcnsy/status/1184503519191162880…

https://twitter.com/CivilWarMap/status/1184163505638989832

https://twitter.com/NPA_SY/status/1184517876251799555…

Ieri si è sparsa la notizia di un intervento in volo di caccia russi SU35 che avrebbero intercettato un gruppo di attacco turco composto da due F16 in procinto di bombardare Manbij, si presume un comando YPG, l’avvicinarsi dei caccia russi li ha spinti a rientrare. Naturalmente non potremo mai avere riscontri certi, però la notizia è stata riportata da diverse fonti.
Oggi Trump ha dato nuova prova della fine diplomazia made in USA…ha dichiarato che in fondo i curdi non sono diversi dall’ISIS… bell’alleato che era.

Stefano Orsi

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