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Continuano gli scontri in Aleppo, sia in città che sui fronti sud, est e nord; anche altre province sono attive: il Goutha est di Damasco, e la zona desertica recentemente interessata da attacchi ISIS. Palmira torna sotto i riflettori mentre Deir Ezzour è sempre bersaglio di pesanti e quotidiani attacchi.

Infine il fronte di Latakia, dove un’importante offensiva dei terroristi si è dissolta dopo essersi infranta contro le difese siriane, ed ora gli stessi assalitori subiscono la pesante reazione di Damasco.

I fronti di Aleppo

Fronte nord della provincia di Aleppo

Aleppo, il nord della provincia 21-4-2016

Aleppo, il nord della provincia 21-4-2016

Continuano i combattimenti, ma attenzione, in questo settore non sono i siriani a combattere, sono i terroristi che combattono tra di loro.

Isis infatti aveva dapprima subìto l’avanzata lungo il confine siriano-turco da parte di Al-Nusra e altre formazioni protette dai turchi; poi con la sua reazione, ha ricacciato indietro gli assalitori ed ora li stringe in una morsa contro il confine; villaggio dopo villaggio avanza, Tel Shair, Tatakhoms, Kasadzik, Te Battal, Jakko, sono solo gli ultimi villaggi presi dall’ISIS che prosegue l’avanzata, lungo la sottile striscia di terra di nessuno; praticamente sul confine turco i terroristi di Al Nusra, FSA, e altre sigle ancora, sono in parte isolate, ma in realtà per loro il confine turco è molto più che aperto, in quanto ISIS ha preso oggi il controllo anche di Akdala, spezzando in teoria in due il fronte dei terroristi non Daesh.

Più a sud oggi è stata attaccata anche Marea, segno che i combattenti del Califfato sono nemici assai temibili e determinati ancora oggi.

Fronte sud di Aleppo

Aleppo, il fronte a sud 21-4-2016

Aleppo, il fronte a sud 21-4-2016

Ancora un tentativo di attacco da parte dei miliziani di varie formazioni , tra cui Al-Nusra, di attaccare le difese siriane in questo settore; dopo l’offensiva scorsa sono giunti alcuni rinforzi e ogni assalto si è infranto contro difese ben preparate: il numero di caduti da parte terrorista è li a dimostrarlo in maniera lampante.

A sud est di Aleppo

Aleppo, il fronte a sud-est 21-4-2016

Aleppo, il fronte a sud-est 21-4-2016

Lungo la via dei rifornimenti, nei giorni scorsi ha avuto luogo una preoccupante offensiva ISIS contro i villaggi difesi dalle forze della difesa nazionale NDF; si è generata una certa confusione durante questo attacco, confusione favorita anche dalla strategia mediatica del Califfato che più volte ha annunciato la conquista di alcuni villaggi, mentre in essi erano ancora, e vi sono rimaste le forze di difesa siriane. Alcuni gruppi di case minori, al margine del deserto sono attualmente nelle mani di ISIS, ma ogni tentativo di riconquistare la strada dei rifornimenti non si è neppure avvicinato al raggiungimento dei propositi.

Aleppo città

Aleppo città 21-4-2016

Aleppo città 21-4-2016

Sono proseguiti gli scontri nei quartieri meridionali della città, ma di sicuro non si sta parlando di una offensiva in grande stile, le truppe impegnate sono davvero minime; a nord della città, praticamente, sono state impiegate per lo più unità formate dagli ottimi combattenti Palestinesi.

Idlib

Notizia di oggi, a partire da giovedì 20 Aprile, nella città di Idlib sono stati eliminati diversi capi e comandanti di diverse formazioni terroriste che controllano la città eletta a loro capitale; il primo è stato un obbiettivo di primo piano, il comandante della 1° Divisione costiera Imad Tabak, poi ne sono seguiti altri minori, un giudice, un alto comandante di Harakat Al-Sham, Abdul Kabir Dhabaan, detto Abu Tamin, mediante ordigno esplosivo piazzato sulla sua auto.

Al momento, nella confusione che si è creata, i terroristi di Harakat Al-Sham, affermano di aver catturato un’unità dormiente infiltrata dall’ISIS ed attivata l’altro giorno proprio per colpire gli obbiettivi, ma non sono sinceramente convinto della cosa: propenderei per un’operazione Black Op, in cui sono maestri gli agenti Spetsnaz, infiltrati in città; hanno monitorato i loro bersagli, ed al momento opportuno, li hanno eliminati.

La storia degli agenti dormienti ISIS, mi pare poco credibile.

Latakia

Latakia, i fronti 21-4-2016

Latakia, i fronti 21-4-2016

Le fallite offensive di massa tentate pochi giorni fa dalle formazioni Takfire che ancora occupano la parte nord-orientale della provincia, hanno ceduto il passo alla controffensiva della 103° Brigata della Guardia Repubblicana, i cui uomini, sostenuti dalle milizie NDF e dai Falchi del Deserto, hanno ripreso tutte le posizioni in cui erano avanzati i terroristi, e hanno proseguito liberando quota 1112, Dzhebely Zuveika e Dzhebely Kaft, posizioni dalle quali cingono su tre lati la roccaforte di Kabani.

I combattimenti proseguono da tre giorni, i terroristi ancora oppongono una tenace resistenza dalle loro posizioni.

I voli dell’aviazione siriana si susseguono e i bombardamenti sulle posizioni difensive di Kabani non tarderanno di ammorbidire un qualche punto sul quale si getteranno i soldati siriani per sconfiggere gli occupanti.

Presa Kabani, poco resta delle difese takfire in Latakia, giusto una roccaforte a nord, Kiliz, per il resto le operazioni si sposteranno del tutto nella provincia di Idlib.

Damasco

Damasco, i territori a nord est 21-4-2016

Damasco, i territori a nord est 21-4-2016

A Nord-est della capitale, ISIS aveva lanciato degli attacchi immediatamente dopo la sconfitta subita a Qaryatayn, ricorderete l’assalto al cementificio in cui vennero rapiti circa 300 operai della metà dei quali si sono perse le tracce.

Ebbene tutte le posizioni che il Califfato aveva occupato in questo settore sono state tutte riprese.

Comunque la velocità di spostamento delle milizie ISIS resta la loro arma migliore, assieme alla determinazione, hanno immediatamente ridispiegato su più fronti gli uomini fuggiti da Qaryatayn.

Scontri tra Curdi e milizie NDF assire

Kamishlyi scontri tra Curdi e Assiri 21-4-2016

Kamishli scontri tra Curdi e Assiri 21-4-2016

Purtroppo devo segnalare che sono avvenuti, e proseguono dei conflitti a fuoco tra milizie locali assire e miliziani curdi presso Al-Kamishli. Nato da un incidente casuale ad un posto di blocco, con scontro a fuoco, la disputa si è allargata assumendo dimensioni preoccupanti; sicuramente verrà messa a dura prova la tenuta dei buoni rapporti avuti finora tra Siria e province Curde-siriane.

Gli scontri i protraggono ormai da tre giorni, e la decisione di arrestare il comandante NDF presa dalla polizia curda, cui è seguito l’arresto di diversi militanti curdi da parte delle forze NDF, non ha certo stemperato la tensione, anzi, un primo cessate il fuoco mediato dall’esercito siriano è fallito dopo sole tre ore.

Difficile immaginare che il rifiuto di fermarsi al posto di blocco da parte di un gruppo di ufficiali della polizia curda sia stato casuale, anche il fatto che dopo siano seguiti altri attacchi, dimostra la volontarietà di ricercare uno scontro, cui non ritengo siano estranei agenti americani che sappiamo stiano operando nel settore curdo della Siria.

Oggi le milizie della polizia curda hanno infatti attaccato le postazioni dell’esercito siriano che finora aveva giocato un ruolo da mediatore tra le parti, e questo è fuor di dubbio un fatto di una certa gravità.

L’esercito siriano, attaccato, ha quindi risposto al fuoco ed ingaggiato battaglia contro le postazioni della polizia e YPG in zona.

Come se non bastasse, anche ISIIS si è presentata al ballo, con diversi attacchi suicidi, ha fatto circa 20 vittime tra i curdi nel nord est della Siria.

Al momento sono segnalati anche scontri presso l’aeroporto cittadino, controllato dall’esercito siriano.

A fianco delle milizie NDF ed esercito siriano, stanno combattendo anche i gruppi armati Assiri come Sootooro e Hamiya Al-Jazeerah.

Al momento pare che Esercito Arabo Siriano e milizie YPG stiano collaborando per riportare la pace in città, ma ancora milizie NDF e polizia curda Asayish non paiono propensi alla cessazione degli scontri.

Deir Ezzour

Deir Ezzour 21-4-2016

Deir Ezzour 21-4-2016

Ancora nuovi e violenti attacchi contro la città assediata.

Isis questa volta ha dato l’assalto al quartiere di Al-Sina’a e le truppe del generale Zahar Eddine. I paracadutisti della 104° brigata della guardia Repubblicana, hanno combattuto strenuamente per costringerli a retrocedere.

I combattimenti sono durati in tutto una ventina di ore durante le quali il quartiere è stato conteso tra le controparti. Alla fine i siriani hanno vinto anche questa ennesima battaglia: è evidente che per ISIS la conquista di Deir Ezzour è ancora un obbiettivo prioritario, chiaramente non si può evitare di pensare alle condizioni di stress dei soldati dopo un periodo così lungo di assedio e tante battaglie combattute.

Segnalo, per chi ancora credesse alla favola che in Siria si stia combattendo una guerra tra fazioni religiose, che a fianco della 104° sono schierate le milizie NDF locali e i volontari sunniti del clan Shaytat.

Tra le tante vittime del Daesh rinvenute esanimi a terra, circa 70, è stato trovato anche il loro comandante del Tagikistan.

Palmira

Palmira, offensiva del 21-4-2016

Palmira, offensiva del 21-4-2016

Torniamo a parlare del fronte di Palmira.

Gli scontri si sono moltiplicati in questi giorni.

Dapprima i miliziani ISIS hanno ricatturato le posizioni che i siriani difendevano nella ex caserma della 550° brigata, poi i siriani hanno contrattaccato.

In zona sono rimasti molti degli uomini che parteciparono alla battaglia per la liberazione della città, tra i quali le celeberrime Unità Forza Tigre, che sono passate al contrattacco, riprendendo prima il controllo di alcune alture dominanti la base militare, tra cui Jabal Al-Mazar, e poi riprendendo con rapidità il controllo su tutta la base.

A quel punto i comandi in campo devono aver avuto notizia di una certa difficoltà tra le milizie ISIS, e hanno optato per un’immediata azione di attacco, che finora procede in maniera spedita.

Tempo fa abbiamo dato notizia delle unità esplorative inviate nel deserto dai siriani per monitorare le unità nemiche: ebbene devono essere stati i loro rapporti a far muovere la macchina bellica siriana che ora corre lungo la M20 verso est.

In campo ci sono oltre alle unità Forza Tigre, la 67° brigata della 18° divisione corazzata, formazioni del gruppo Liwaa al Fatemiyoun, la 120° brigata della 2° divisione.

Due le direttive di avanzata: una direttamente lungo la M20 diretta verso un’importante stazione petrolifera, e l’altra più a sud che avanza partendo dall’aeroporto di Palmira verso una base aerea denominata T3, anch’essa con annesso importante sito petrolifero.

di Stefano Orsi

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