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Fra le ricadute dell’assassinio del generale Soleimani e il coronavirus, l’Ucraina è passata nel dimenticatoio, il che è comprensibile, ma è pur sempre potenzialmente pericolosa. Il “giovane e dinamico” Presidente Zelenskii è stato, più o meno, dimenticato, specie dai media aziendali sionisti. Ciò, tuttavia, non vuol dire che la situazione non stia evolvendo o, in effetti, non stia diventando estremamente pericolosa. Perciò, per quelli che non tengono d’occhio l’Ucraina, ecco
Se gli fosse possibile spiegare i motivi di questa sua scelta, si potrebbe, seppur con una certa approssimazione, riconoscere in lui un politico. Ma non sarà in grado di spiegare nulla. Neanche a sé stesso. Non che il governo Goncharuk fosse da custodire come la pupilla del proprio occhio. Semplicemente, non avrebbe dovuto essere nemmeno formato. Ma una volta formato, e una volta ratificato il suo programma dalla Rada, bisognava
Mercoledì 4 marzo l’intero governo ucraino si è dimesso dopo che il Parlamento (Verchovna Rada) ha votato in modo schiacciante accettando le dimissioni presentate dal Primo Ministro Oleksiy Honcharuk. Poco dopo, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha licenziato l’intero gabinetto di Honcharuk. Il giorno dopo, il 5 marzo, la Verchovna Rada ha approvato un voto di sfiducia al Procuratore Generale dello Stato, Ruslan Ryaboshapka. Honcharuk se ne va dopo soli
La Nazista ucraina Zveroboj [in inglese] (Elena Belenkaja) ha fatto appello alle autorità a causa dell’arrivo a Kiev del canale russo “Zvezda”, e delle forti accuse fatte dalla polizia nel caso dell’omicidio di Pavel Sheremet. Ha detto che il Presidente dell’Ucraina Zelenskyj e il Ministro degli Affari Interni Avakov stanno preparando con le loro mani un colpo di Stato nel paese. Il politico ed ex deputato della Verchovna Rada Oleg
Il recente vertice di Parigi, e i giorni subito dopo il vertice, hanno fatto molta chiarezza sul futuro degli Accordi di Minsk. In breve: Kiev li ha ufficialmente respinti (respingendo sia la serie di passaggi, che molti punti fondamentali). Per coloro che sono interessati, guardiamo un po’ più in dettaglio. Primo, cos’è appena accaduto Innanzitutto, qui di seguito sono riportati degli estratti della Conferenza di Parigi e delle dichiarazioni da
Negli anni ‘30 l’antisemitismo nel mondo andava di moda. Solo l’URSS non ne ha sofferto. Tuttavia, anche i regimi di Mussolini e Horthy non odiarono i loro concittadini ebrei, e tentarono perfino di proteggerli dalle intrusioni di Hitler, per quanto possibile. Ma le democrazie occidentali, sebbene non incoraggiassero pubblicamente i Nazisti a ripetere la “Notte dei Cristalli”, resero quasi inevitabile la distruzione degli ebrei del Reich da parte di Hitler,
Quando sentite parlare della guerra in Ucraina, potreste pensare al conflitto tra Ucraina e Russia di cui i media occidentali tradizionali vanno sbraitando da circa cinque anni. Quella guerra è falsa, falsa come la storia della collusione Trump-Russia. Se ci fosse mai stata una guerra tra Ucraina e Russia, sarebbe finita molto tempo fa. Come disse Vladimir Putin al capo dell’UE Manuel Barroso nel 2014, i carri armati russi potrebbero
Nel mio articolo del 25 luglio intitolato “Il dilemma di Zelenskyj”, avevo sottolineato la strutturale asimmetria della configurazione del potere in Ucraina a seguito della schiacciante vittoria di Zelenskyj su Poroshenko: anche se una grande maggioranza di Ucraini ha chiaramente votato per fermare la guerra e ripristinare un qualche tipo di pace nel paese, le vere leve del potere nello stato del Banderastan post-Maidan sono tutte in mano ad ogni
La Rada ha accettato di optare per un’elezione, alcuni deputati stanno per contestare la costituzionalità del decreto del presidente, e il parlamento ha rifiutato di cambiare le leggi elettorali. È divertente. I deputati non hanno mostrato nemmeno la resistenza condizionale in relazione al punto più basilare – la questione dello scioglimento. Ma si sono opposti rigidamente alle leggi elettorali che sono di secondaria importanza. Si può discutere quanto si vuole
È necessario trovare un modo per ripristinare i diritti di voto e i servizi sociali ucraini agli abitanti del Donbass, e consentirgli anche di essere protetti dalla Russia contro i nazisti ucraini. Il 30 aprile, la Commissione Elettorale Centrale ucraina ha annunciato [in inglese] che, dopo i risultati finali delle votazioni (che comprendevano oltre il 13% degli ucraini residenti all’estero), Volodmyr Zelenskyj aveva battuto il presidente, Petro Poroshenko, con una