Tag "Benjamin Netanyahu"
Il Medio Oriente sta letteralmente esplodendo: gli Huthi hanno sferrato un colpo estremamente efficace contro la produzione di petrolio saudita che (così sostengono) è ora calata del 50%; ci sono voci insistenti che i Su-35S e gli S-400 russi abbiano minacciato di abbattere gli aerei israeliani che attaccano la Siria; il Libano ha dichiarato che si difenderà dagli attacchi israeliani; Hezbollah ha minacciato di eseguire attacchi paralizzanti contro Israele e
Oggi il primo ministro israeliano è andato a Kiev, dove è stato accolto con il (pseudo) “tradizionale” slogan Ukronazi “Gloria all’Ucraina! Gloria ai suoi eroi!”. Per alcuni come me, a cui non piace il sionismo e il nazismo quasi nella stessa misura, è stato grottesco vedere un primo ministro israeliano in viaggio ufficiale nell’Ucraina occupata dai nazisti per commemorare il massacro degli ebrei a Babij Jar [in inglese], essere salutato
Il Primo Ministro israeliano Netanyahu è arrivato in Ucraina in visita ufficiale. Gran parte degli esperti afferma che la visita sia motivata da due ragioni: Israele ha notato che l’Ucraina è l’unico stato al mondo, a parte lo stesso Israele, in cui il primo ministro e il presidente sono ebrei, e che Netanyahu ha le elezioni il 17 settembre e in Israele risiedono molte persone provenienti dall’Ucraina. Io credo che
L’Iran sta spingendo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’orlo dell’abisso, elevando il livello delle tensioni in Medio Oriente a nuove vette. Dopo il sabotaggio [in inglese] di quattro petroliere ad al-Fujairah, l’attacco al gasdotto [in inglese] Aramco un mese fa, e l’attacco [in inglese] della scorsa settimana a due petroliere nel Golfo di Oman, il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC – ora classificato dagli USA come gruppo
Questa primavera ha visto un incremento improvviso del volume di articoli nella cosiddetta “stampa alternativa e blogosfera” riguardo la “svendita” di Siria e Iran agli israeliani e i loro sponsor americani, o entrambi. Ciò che era particolarmente interessante di questa campagna è che non è stata provocata da un qualsiasi tipo di evento o dichiarazione da parte di Putin o qualsiasi altro responsabile russo. Vero, politici israeliani hanno fatto numerosi
Negli ultimi anni Israele ha dato prova di saper valutare con precisione, leggendo tra le righe, la situazione politico-militare in Medio Oriente, e di saper sfruttare tempestivamente le opportunità di colpire obiettivi dei suoi nemici Siria e Iraq. Il sostegno illimitato degli Stati Uniti, oltre a quello interno e regionale, per il Primo Ministro di estrema destra Benyamin Netanyahu, ha permesso alla sua macchina militare di avvicinarsi ai suoi prospicienti
Introduzione: A volte è utile non esaminare in dettaglio un problema specifico, ma piuttosto fare un’indagine sui processi in corso. L’immagine risultante non è né migliore né peggiore, è semplicemente diversa. Questo è quello che voglio fare oggi: dare uno sguardo a volo d’uccello al nostro pianeta sofferente. Putin trolla l’Impero: È tutto molto semplice: se gli ucraini daranno passaporti ai cittadini russi e noi in Russia distribuiremo passaporti agli
Maria Butina è in prigione senza aver fatto nulla, mentre Jared Kushner, che ha dovuto chiedere una raccomandazione per avere il nulla osta di sicurezza visti i suoi stretti legami con Israele, va in giro per la Casa Bianca a pavoneggiarsi come consigliere senior del presidente. L’indagine del procuratore speciale Mueller è ben lontana dall’essersi conclusa, anche se è stata pubblicata la relazione con le valutazioni finali. Sebbene l’indagine avesse
Qualsiasi azione di annessione si basa sull’aumento delle truppe sul terreno. I diplomatici tendono ad essere messi a tacere quando si inizia a sentire il rumore dei carri armati, delle armi e delle guarnigioni. I paesi possono rivendicare il possesso di un territorio, ma possono solo sognarlo in assenza di peso militare. Quando si arrivò al momento della negoziazione degli accordi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Generalissimo dell’Unione
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha fatto saltare all’ONU il riconoscimento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump della sovranità israeliana sulle alture del Golan. “Ritengo che questa sia una dimostrazione consapevole e deliberata di condiscendenza. Tale dimostrazione di condiscendenza insieme a minacce, ultimatum e sanzioni sono, in generale, tutti strumenti utilizzati dagli Stati Uniti nel campo della politica estera“, ha detto Lavrov in una conferenza stampa con