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Il Daghestan è una delle repubbliche che costituiscono la Federazione Russa: si trova nella parte caucasica dello stato e conta due milioni e mezzo di abitanti, circa l’80% dei quali di etnia Alana. La religione di gran lunga prevalente nell’area è quella musulmana sunnita. L’islam ha una storia molto antica in Daghestan, in quanto fu islamizzata tra la fine del VII e l’inizio del VIII secolo d.C., in piena espansione
Il rapporto fra i sostenitori delle ragioni politiche della dirigenza russa e quelli dei diritti degli omosessuali non si può dire roseo. Fioccano le accuse incrociate di “giustificare il boia Putin” e di “fare il gioco degli imperialisti della NATO”. Ad un livello più “ideologico” gli ultimi anni hanno visto consolidarsi le narrative opposte ma complementari di Putin principe della nuova “internazionale nera”, della nuova “santa alleanza” della conservazione mondiale
La morte del Tenente Generale Valery Asapov e di due colonnelli russi che erano con lui in Siria, evidenzia le fondamentali differenze nelle filosofie di comando nelle forze armate americane e russe. A differenza degli eserciti occidentali, l’esercito russo richiede che alti ufficiali come il Generale Asapov conducano i propri uomini in battaglia. Mettiamo da parte la questione se il Generale Asapov sia stato colpito deliberatamente [in inglese] o meno, il punto
Negli ultimi anni la Russia è apparsa spesso sui media, più che altro come il demoniaco “Impero di Mordor”, responsabile di tutte le cose negative che accadono sul pianeta, tra cui in particolare la vittoria di Trump su Hillary Clinton, l’intervento russo in Siria e, naturalmente, l’ “imminente” invasione russa dei Paesi Baltici, della Polonia o addirittura dell’Europa Occidentale. Non darò la minima importanza a queste puerili sciocchezze, mi concentrerò
A causa delle prossime elezioni presidenziali francesi, l’argomento Islam in Europa è tornato di nuovo al centro del discorso politico. Questa non è una cosa nuova: lo abbiamo visto anche nel Regno Unito, in Olanda, in Austria e anche in Svizzera, dove alle comunità Musulmane è stato proibito – tramite un referendum popolare – di costruire minareti [in italiano] (anche se prima di quel referendum in Svizzera esistevano solo quattro minareti).
Undici morti e decine di feriti in ciò che appare come un attacco terroristico alla rete metropolitana di San Pietroburgo. Gli analisti occidentali stanno attribuendo la colpa dell’attentato o ai terroristi ceceni presenti in Russia, o a gruppi terroristici affiliati ai fronti che stanno combattendo in Siria. Gli analisti occidentali stanno inoltre cercando di consolidare una versione che minimizza da una parte il significato degli attacchi, e dall’altro li usa
Uno dei compiti più frustranti è quello di provare a sfatare i miti hollywoodiani impressi nella mente degli Americani riguardanti la guerra in generale e le forze speciali e la tecnologia in particolare. Quando la settimana scorsa scrissi l’articolo sui primi casini della presidenza Trump, ero assolutamente convinto che alcune delle mie argomentazioni non avrebbero avuto molto seguito e, indubbiamente, così è stato. Quello che vorrei fare oggi è tentare,
[La prima parte della serie si può leggere qui.] Parte II: “Chi sono i Sunniti? Un lamento” Seduto a rispondere a questa domanda, sono preda di un’incertezza inaspettata visto che quello che sembrava un compito facile è diventato poi piuttosto difficile. Facile perché potrei semplicemente tradurre un passaggio da uno dei centinaia di manuali del credo sunnita dove dare una definizione del Sunnismo è una normalissima procedura standard. Inoltre, il
Proprio come certe carte geografiche europee mettono l’Europa al centro del mondo, molti commentatori occidentali guardano all’anno appena trascorso da una prospettiva centrata esclusivamente sugli USA o sull’Europa. E questo è più che giusto. Inoltre, sull’Impero Anglo-Sionista si sono abbattuti due grossi disastri, il Brexit e l’elezione di Donald Trump; di conseguenza, cose veramente interessanti di cui parlare ce ne sono veramente tante. Perciò, quello che vorrei fare oggi è
Oggi ci sono notizie assai interessanti: secondo il quotidiano Izvestia, la Russia invierà in Siria alcuni operatori dei battaglioni delle forze speciali cecene chiamati “Ovest” ed “Est”, per “sorvegliare le installazioni russe a Khmeimim e a Tartus. Secondo fonti russe, questi due battaglioni sarebbero stati convertiti in un’unità di “polizia militare”, che sarà completamente operativa dalla fine di dicembre. Questa notizia lascia senza risposta molti affascinanti interrogativi. Primo, anche se