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Un mese dell’operazione speciale russa in Ucraina

La Bestia si svegliò nel buio più pesto E il prezzo fu richiesto a Dio. Tutti hanno ceduto, perfino i nostri fratelli in Cristo, Tutto è crollato, ma non il mio paese. (dal testo dalla canzone “Il Donbass è con noi”) Per prima cosa, la versione ufficiale Ecco la traduzione automatica del sommario degli eventi  di un mese di operazioni di combattimento, come pubblicato da Boris Rohzin (nome d’arte Colonel

Giorno 21 dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina – tre domande

Oggi comincio con questo: qualcosa che chiamerei un bel riassunto del pio desiderio della CNN: Qui c’è tutto! Putin è un “vero delinquente” I russi stanno indiscriminatamente ammazzando i civili in massa L’ “ex agente del KGB” dice quello che gli dicono i suoi manovratori della CIA Klitschko è bravo a parlare com’è sempre stato La Cina sta per fregare la Russia I droni minacciano la NATO (a quanto pare

Importanti sviluppi politici e militari, grossi rischi nell’immediato

Per prima cosa, la grande notizia del giorno: la città di Izium è caduta nelle mani delle forze russe. Qui c’è una mappa con Izium in alto e due gruppi di frecce, quelle rosse mostrano come possa esser chiuso il calderone operativo nell’est dell’Ucraina passando per Lozovaia e Pavlograd, mentre quelle nere mostrano la stessa opzione ma più vicina alle forze ucraine circondate lungo l’asse Izium-Pokrovsk. Quale delle due avverrà

Giorno 11 –  Ultimo avviso di Putin prima dell’inizio della seconda fase dell’operazione

Per prima cosa, visto che Boris Rozhin [Colonel Cassad] si è preso il tempo per scrivere [in russo] il riassunto della giornata, inizierò col condividerne la sua traduzione automatica: I negoziati fra la Federazione Russa e l’Ucraina si terranno domani in Bielorussia. Oggi Mosca ha chiarito ancora una volta che se Kiev non accetta le condizioni (senza nessuna concessione), le conseguenze per l’integrità dello Stato dell’Ucraina saranno severe. Gli Stati

Giorno 7: Mosse importanti a sud, soppresso il rapporto sulle violazioni dei diritti umani

Cari amici, Qui c’è un veloce aggiornamento. Per prima cosa, una (provvisoria) mappa (vecchia di sei ore o giù di lì): Questa mappa credo si spieghi da sé, soprattutto perché l’unico grande cambiamento è avvenuto in quel riquadro rosa. Quel che vedete è ciò che appare essere, ai miei occhi, un avvolgimento sulla città di Odessa e le cittadine intorno. Noterei anche che la distanza dalle forze russe in Transnistria

Il giorno 2 dell’operazione russa in Ucraina

Oggi è un giorno importante per l’operazione militare russa. Perché? Perché le forze russe sono alla periferia di molte grandi città ucraine. Se ieri è stato il giorno delle “armi da lunga distanza”, oggi è il primo giorno in cui le forze russe possono iniziare a degradare le disposizioni dell’artiglieria ucraina, ingaggiare i mezzi corazzati ucraini e sfondare le fortificazioni ucraine. Oggi è anche l’ultimo giorno utile in cui le

Aggiornamento serale sul Donbass (20 febbraio 00:00 MSK)

Per prima cosa, ecco un riassunto degli sviluppi  scritto [in russo] da Colonel Cassad (Boris Rozhin): Oggi continua la guerra di posizione standard, con gli scambi di artiglieria lungo la linea del fronte. Le Forze Armate Ucraine ammettono due morti e quattro feriti nella giornata. Hanno diffuso anche un video con una corsa inscenata del Capo del Ministro degli Interni dell’Ucraina sul sottofondo del bombardamento di artiglieria. Gli insediamenti sulla

Russia e Turchia sono in rotta di collisione?

L’omicidio dell’eroe martire iraniano Generale Soleimani ha creato una situazione in cui una guerra tra l’Iran e l’Asse della Bontà (USA/Israele/Arabia Saudita) è diventata una reale possibilità ma, all’ultimo minuto, lo Zio Shmuel ha deciso di non avere il fegato per una guerra su vasta scala contro l’Iran. Decisione saggia. Ciò, tuttavia, non implica affatto che l’Impero Anglo-Sionista abbia deciso di rimanere a guardare, tutt’altro. La necessità di agire rapidamente

Ora gli USA sono in guerra, de facto e de jure, SIA con l’Iraq che con l’Iran (AGGIORNATO 6 volte)

I contraccolpi sono iniziati Innanzitutto, cominciamo con un breve riepilogo di ciò che è accaduto (nota: le informazioni continuano ad arrivare, quindi potrebbero esserci correzioni una volta che le fonti ufficiali avranno rilasciato le loro dichiarazioni ufficiali). Il Primo Ministro iracheno Adil Abdul-Mahdi ha ora rivelato ufficialmente che gli Stati Uniti gli avevano chiesto di mediare tra loro e l’Iran, e che il generale Qasem Soleimani era arrivato per parlargli

Il summit Putin-Trump a Helsinki: l’azione è nella reazione

Ora che è passata poco più di una settimana dall’attesissimo vertice Putin-Trump a Helsinki, ho avuto il tempo di leggere molte delle reazioni e dei commenti che ha generato. Sto arrivando alla conclusione paradossale che questo vertice è stato sia un non-evento che un vero spartiacque storico. Diamo un’occhiata all’evento stesso, e quindi alle sue conseguenze. Il vertice in sé: un non-evento molto necessario Innanzitutto, bisogna ben accogliere il fatto