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Introduzione: un breve sguardo al nido del cuculo La mia idea iniziale era di cominciare con una definizione di “islamofobia”, ma dopo aver cercato varie definizioni, ho deciso di usare la mia definizione molto primitiva. Definirò l’islamofobia come la convinzione che l’Islam (religione) e/o i Musulmani (i seguaci di questa religione) rappresentino una sorta di insieme più o meno coerente che costituisce una minaccia per l’Occidente. Questi sono due argomenti
Introduzione del Saker: Da un po’ di tempo abbiamo la fortuna di avere un meraviglioso membro iraniano della comunità del Saker che scrive analisi per il blog: Aram Mirzaei ha portato una ricchezza di competenze e approfondimenti inestimabili sull’Iran e su tutto ciò che lo riguarda. Chiaramente, dopo la Corea del Nord, la Siria e il Venezuela – l’Iran è ora l’obiettivo dell’ignorante tracotanza e delle minacce di Trump, ed
Da vaghe fonti di notizie si allude all’imminente avvio di nuovi colloqui di pace in Medio Oriente. La fine della guerra in Siria darà alla Russia serie e realistiche opportunità per sponsorizzare nuovi colloqui di pace. A conferma, inoltre, ci sono indizi diretti e indiretti, notizie fatte trapelare qua e là da alcuni funzionari, indizi e veline che diventeranno palesi e dichiarati nel prossimo futuro, quando arriverà la notizia ufficiale
[La prima parte della serie si può leggere qui.] Parte II: “Chi sono i Sunniti? Un lamento” Seduto a rispondere a questa domanda, sono preda di un’incertezza inaspettata visto che quello che sembrava un compito facile è diventato poi piuttosto difficile. Facile perché potrei semplicemente tradurre un passaggio da uno dei centinaia di manuali del credo sunnita dove dare una definizione del Sunnismo è una normalissima procedura standard. Inoltre, il
Nota del Saker: Sono stato contattato recentemente da un lettore del blog che, pur lodando il contenuto generale del blog, aveva avvertito con dispiacere una certa propensione a favore degli Sciiti dovuta, e su questo ci siamo trovati d’accordo, ad un certo numero di circostanze, incluse alcune legittime. Ma il mio lettore continuava a rammaricarsi di questa tendenza, ed io ho deciso di offrirgli la possibilità di presentare il suo
In molti hanno denunciato che i francesi e la maggior parte degli occidentali sembrano apparentemente essere assai più alterati quando a Parigi muoiono 12 persone, di quando ne muoiono centinaia, migliaia e decine di migliaia in qualche altro posto. Sembra che lo slogan degli anni ’80 “non toccare il mio amico”, coniato originariamente per criticare il razzismo, sia stato ora rielaborato in modo tale da farlo diventare, anche se non