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“Penso che l’impero americano sia già finito, ma non è stato ancora sottoposto ad alcun serio stress test e quindi nessuno si rende conto che è così” Se dovessi descrivere l’attuale situazione internazionale usando solo una parola, la parola “caos” sarebbe una scelta abbastanza decente (anche se non l’unica). Caos in Ucraina, caos in Venezuela, caos ovunque l’Impero è coinvolto e, naturalmente, caos negli Stati Uniti. Ma questo non
La Crimea è essenziale per la Russia, strategicamente ed economicamente, ma le speculazioni su Ankara che contribuirebbe ad aumentare la presenza degli Stati Uniti nel Mar Nero sono inverosimili, visti gli accordi energetici della Turchia con Mosca. Una lotta di potere sul Mar Nero tra la Russia e gli Stati Uniti e la NATO ha il potenziale per svilupparsi come una trama fondamentale del Nuovo Grande Gioco del 21° secolo
Perché la Russia si comporta come si comporta in relazione ai raid israeliani in Siria? Procederò da ciò che sembra un fatto assodato (confermato dalla SANA [in inglese], l’Agenzia di stampa ufficiale siriana), secondo cui nella notte dell’11 gennaio Israele ha colpito un deposito presso l’aeroporto internazionale di Damasco, causando solo danni materiali. Sono stati sparati [in inglese] in tutto 12 missili. I sistemi di difesa aerea siriani hanno funzionato
Rostislav Ishchenko è probabilmente il principale analista al mondo specializzato sulle straordinariamente turbolente relazioni tra Russia e Ucraina. Pubblica regolarmente su ukraina.ru [in russo] e frequentemente qui [in russo] sono disponibili le traduzioni in lingua inglese. A differenza della continua campagna di demonizzazione che parla di “aggressione russa”, in essere in ogni angolo di Washington e diffusa in specifiche capitali europee, l’analisi di Ishchenko (per esempio, sulla guerra mediatica [in
* никогда (Nik-og-da) La parola russa per MAI Mentre entriamo nel nuovo anno, Putin entrerà nel suo ventesimo anno da presidente. Il Cremlino ritrae Putin come un salvatore: un leader che ha sollevato la Russia in ginocchio dopo gli anni successivi al declino dell’Unione Sovietica. E quasi 20 anni dopo che Boris Eltsin gli ha consegnato la presidenza, e con tre mandati completi alle spalle, Putin sembra più forte
Il 26 dicembre alle 14:00, cioè al momento in cui scrivo, la Legge Marziale [in inglese] (ML) in Ucraina, che è stata introdotta in dieci regioni per un mese, è finita. Strana ha analizzato come sono passati questi 30 giorni e come le misure si siano riflesse nella vita degli ucraini. Un interessante riassunto della ML è stato diffuso dai Deputati del Popolo che hanno votato per essa nell’ultimo consiglio di coordinamento
Washington insiste che le sanzioni rimarranno fino a quando la Russia non restituirà la penisola all’Ucraina, ma questo non accadrà mai. Per Mosca, la Crimea è tornata al suo posto, e questa è una regione che ha visto i conquistatori andare e venire per secoli. Siamo nei resti di Panticapaeum, la capitale del Regno del Bosforo Cimmerio, fondata nel secondo quarto del VI secolo a.C. su entrambe le sponde dello Stretto
Con Stati Uniti, Unione Europea e NATO che sostengono tutte le rivendicazioni “dell’aggressione russa” – di fronte a prove contrarie – il vero pericolo è che il regime di Kiev sarà incoraggiato a compiere ulteriori provocazioni sconsiderate che porteranno ad una guerra totale su larga scala. Appare inconfutabile che le tre navi della Marina ucraina siano state inviate domenica scorsa per istigare una risposta dalle forze marittime di frontiera russe.
La macchina della propaganda Anglo-Sionista ci avvisa costantemente che la Russia sta per invadere un paese. L’elenco dei candidati per l’invasione è lungo, e spazia dalla Norvegia all’Ucraina e include gli staterelli baltici, la Polonia e persino paesi più a ovest. Naturalmente, ci viene anche detto che la NATO e gli Stati Uniti sono qui per impedirlo. Bene, grazie a Dio per loro, giusto? Ma quello che manca in modo
Le crisi isteriche sull’incidente di Kerč’ si sono un po’ calmate, e ora abbiamo abbastanza materiale e dichiarazioni dei protagonisti principali per dare un’occhiata più da vicino a quello che è successo. Non esaminerò i dettagli del tentativo di attacco semi-kamikaze di Kiev attraverso lo Stretto di Kerč’, che è stato ben coperto nonostante le affermazioni. Quello che ora possiamo vedere chiaramente è che se Poroshenko avesse voluto solo un incidente,