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Scoraggiare un’aggressione è un elemento integrante della politica nazionale di qualsiasi stato nel sistema secolare di relazioni inter-statali. Di conseguenza, la minaccia di guerra, palese o implicita, divenne uno strumento diplomatico utilizzato da uno stato per dissuadere un altro dal compiere passi militari e politici indesiderabili. Allo stesso tempo, la politica di deterrenza strategica come componente più importante della politica nazionale dello stato ha ricevuto il riconoscimento ufficiale solo con
Non c’è davvero nulla di particolarmente complicato in ciò che è appena accaduto: gli Anglo-Sionisti hanno assassinato un importante scienziato iraniano nella speranza che questo omicidio inneschi una guerra. Gli iraniani hanno promesso una ritorsione, ma non hanno intrapreso alcuna azione, almeno finora. Dal momento che ci sono quelli che concluderanno inevitabilmente che “l’Iran non può fare nulla”, o “l’Iran ha paura” o anche “L’Iran dovrebbe attaccare Israele”, tutto ciò
Cercando di mantenere l’inutile, e inutilmente pericolosa, triade nucleare. Quando giungi a una certa età, potresti avere bisogno di aiuto per muoverti. Lo sapete: stampelle, deambulatori e sedie a rotelle. La stessa cosa vale per i bombardieri nucleari. Per fronteggiare le sempre migliori difese aeree a copertura di paesi che si potrebbe avere bisogno di attaccare, si stanno tramutando in lanciatori, non bombardieri. Possono volare vicino ai loro obiettivi,
Un animale in un angolo è un animale pericoloso. Le élite di Washington, con il declino terminale del loro “secolo americano” e l’impero globale che hanno costruito, si sono ritrovate in un angolo per niente comodo, e sono quindi diventate sempre più imprudenti e pericolose nei loro processi decisionali. A complicare esponenzialmente la faccenda c’è il fatto che in quell’angolo e in mezzo alla disperazione di Washington, si ritrovano in
La politica americana contro l’Iran ha toccato nuovi picchi di disperazione e di sovvertimento del diritto internazionale. Nel combattere la perdente battaglia per l’egemonia nel Medio Oriente, a spese delle sue popolazioni colà stanziate, Washington ha fatto ricorso a mezzi quali l’assassinio di personalità di alto profilo, e ad attacchi unilaterali contro obiettivi all’interno dei confini di stati sovrani e contro la volontà espressa dai rispettivi governi, rivelando in questo
Come mi aspettavo, alcuni dei commenti pubblicati sotto il mio ultimo articolo [in inglese] (e ad essere onesti, sotto qualsiasi articolo geopolitico pubblicato in un cosiddetto sito “pro-russo”) si riferiscono ad uno scenario immaginario in cui gli esseri umani sono appena stati condannati, completamente condannati. Nel giusto contesto, i commenti di cui parlo risulterebbero sulla falsariga di “Sì, la dirigenza russa potrebbe essere intelligente, ma i falchi della guerra in
Recentemente ho ricevuto una copia di un libro molto interessante di A.B. Abrams, intitolato “Potere e supremazia: storia dell’intervento occidentale in Asia”: non appena ho cominciato la lettura, ho deciso di intervistare l’autore e di chiedergli cosa sta succedendo in Asia. Mi interessa particolarmente da quando Putin ha intrapreso la versione russa del “pivot to Asia”, con la grande differenza che la strategia di Putin si è già dimostrata un
Da qualche parte dev’essere successo qualcosa, per attirare tanta attenzione degli analisti statunitensi sulle minacce alla sopravvivenza stessa degli Stati Uniti nel caso la Russia dovesse utilizzare i suoi nuovi sistemi di armamenti. Siamo sinceri: la Russia è più debole dell’America. Non prendiamo nemmeno in considerazione l’economia, dove la differenza, ahimè, è di qualche ordine di grandezza. Guardiamo gli aspetti puramente militari, eliminando, per migliorare la comprensione, il “grande
Mentre noi agonizziamo su questioni di vita e di morte come uomini maldestri che cercano di tastare le donne e il bisogno fondamentale di “inclusione” di genere e razziale, concedetemi una riflessione di qualche secondo su qualcosa di veramente importante e spaventoso: il siluro nucleare definitivo della Russia. Denominato in codice “Kanyon” dalla NATO, pare che sia qualcosa di nuovo e terrificante, un’arma di rappresaglia progettata per annientare le coste