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I miei poliedrici feed di notizie sembrano bizzarri man mano che si avvicina l’ora della fine dell’amministrazione Trump. Gli Occidentali stanno in gran parte festeggiando l’uscita del Presidente Donald Trump; quelli, invece, che seguo sui social e che appartengono alle aree prese di mira dall’imperialismo americano, sono felicissimi di vedere andar via il Segretario di Stato Mike Pompeo. Mentre questa parte della nostra strana avventura collettiva giunge al termine, sembra
Cercando di mantenere l’inutile, e inutilmente pericolosa, triade nucleare. Quando giungi a una certa età, potresti avere bisogno di aiuto per muoverti. Lo sapete: stampelle, deambulatori e sedie a rotelle. La stessa cosa vale per i bombardieri nucleari. Per fronteggiare le sempre migliori difese aeree a copertura di paesi che si potrebbe avere bisogno di attaccare, si stanno tramutando in lanciatori, non bombardieri. Possono volare vicino ai loro obiettivi,
Di primo acchito, l’idea che l’occupazione statunitense della Siria sia fondamentale per impedire il ritorno del cosiddetto “Stato islamico” (ISIS) sul territorio siriano non convince. Le regioni ad ovest del fiume Eufrate, dove l’ISIS era fiorito, sono state definitivamente riconquistate dall’Esercito Arabo Siriano e dai suoi alleati russi e iraniani, ovviamente senza alcun sostegno da parte degli Stati Uniti e, di fatto, nonostante l’impegno di Washington ad ostacolare le operazioni
Donald Trump è di nuovo “presidenziale”, e ha sparato circa 150 milioni di dollari di missili cruise sulla Siria, realizzando Dio solo sa cosa. Nel frattempo gli Stati Uniti, con la loro generosità umanitaria, hanno finora permesso a 11 rifugiati siriani di entrare nel paese quest’anno, sugli oltre 5 milioni di rifugiati che la guerra civile ha provocato. La follia di queste priorità è troppa per capire, quindi i media
Ecco un’altra pietra miliare nella crescente integrazione tra il complesso controspionaggio-militare e la Silicon Valley: la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito il software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con i droni del governo degli Stati Uniti. Dall’inizio del suo programma di assassinio coi droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso quasi 3.000 “combattenti”. Documenti militari interni mostrano
L’attacco israeliano alle forze del governo siriano fa parte del suo diritto intrinseco di difendere il suo territorio e il suo popolo, dice Washington Inizialmente spacciata come un’iniziativa per combattere il terrorismo, alcune nazioni hanno collaborato a varie attività militari all’interno dei confini sovrani della Siria, compresi Stati Uniti, Israele, Turchia, Russia e altri. Ma anche dopo la sconfitta delle forze terroriste dell’ISIL in Siria lo scorso anno, molte di
Cari amici, qui sotto ci sono le domande e le risposte originali dell’intervista che ho avuto con Sputnik lunedì. Per leggere gli articoli completi di Sputnik vedete qui [in Inglese]: https://sputniknews.com/politics/201708021056124153-syria-us-kurds-independence/ https://sputniknews.com/politics/201708031056154407-us-syria-government/ Sputnik: Che cosa c’è dietro la decisione di Donald Trump di porre fine al programma segreto della CIA per armare i cosiddetti “ribelli siriani”? Come influirà sulle posizioni statunitensi in Siria? Aiuterà l’Esercito Arabo siriano a sconfiggere Al-Qaida
Gli Stati Uniti faranno di nuovo una escalation [in Inglese] militare in Afghanistan. Sedici anni fa gli Stati Uniti hanno invaso il paese e hanno deciso di eliminare i Talebani che erano al potere per qualcosa che era stato pianificato altrove, da altre persone. A partire da questa invasione, gli USA hanno tentato di sconfiggere i Talebani. Hanno perso. E appena lasceranno l’Afghanistan, i Talebani torneranno al potere. Ma nessuno è
Uno sguardo ai recenti sviluppi in Siria. [Aggiornato il 14 giugno alle 1:00 a.m.] Fonte: Al Watan Online [in Arabo] – clicca qui per una versione più grande Il cambiamento più importante negli ultimi giorni è stato lo spostamento delle forze governative siriane (zone e frecce rosse) a sud-est, verso il confine iracheno. Il piano originale era quello di recuperare al-Tanf più a sudovest per assicurarsi il valico di frontiera dell’autostrada
“Con una forte ammissione…” Così Fox News ha presentato negli Stati Uniti la dichiarazione del generale americano Nicholson, al comando delle forze di occupazione americane in Afghanistan, secondo il quale l’America sta affrontando una “situazione di stallo” nel tentativo di consolidare la sua presa sull’Afghanistan. L’allarme da parte dei media è stato pensato per creare la voglia nel popolo americano di sostenere la richiesta da parte del generale di altre