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Le nuove armi e le nuove tecnologie che le rendono possibili: tre esempi

Probabilmente ci sono centinaia di libri sulla cosiddetta “Rivoluzione negli Affari Militari”, alcuni piuttosto buoni, la maggior parte pessimi, e alcuni molto buoni (specialmente questo). Per una discussione piuttosto noiosa e tradizionale, potete consultare l’articolo di Wikipedia sulla RMA [entrambi i link in inglese]. Oggi non voglio davvero parlare di questa o di paroloni alla moda simili (come ad esempio “guerra ibrida”). Francamente, nella mia esperienza, queste parolone alla moda

La prossima guerra dei droni in Libano

Dopo due guerre civili, invasioni multiple e omicidi politici a bizzeffe, si potrebbe pensare che il Libano [in inglese] meriti una pausa dalla maggiore crisi degli ultimi tempi. Ma invece no, eccoci qui questa settimana con le affermazioni degli israeliani secondo cui gli Hezbollah stanno gestendo una fabbrica di missili nella valle della Bekaa, ed il primo ministro, quello libanese, non quello israeliano, sostiene che gli investitori internazionali potevano mettere

Crisi – il Medio Oriente e alcuni indicatori che si spera siano utili

Il Medio Oriente sta letteralmente esplodendo: gli Huthi hanno sferrato un colpo estremamente efficace contro la produzione di petrolio saudita che (così sostengono) è ora calata del 50%; ci sono voci insistenti che i Su-35S e gli S-400 russi abbiano minacciato di abbattere gli aerei israeliani che attaccano la Siria; il Libano ha dichiarato che si difenderà dagli attacchi israeliani; Hezbollah ha minacciato di eseguire attacchi paralizzanti contro Israele e

L’attacco a lungo raggio contro i campi petroliferi sauditi termina la guerra in Yemen

Oggi, finalmente, l’Arabia Saudita ha perso la guerra in Yemen. Non ha difese contro le nuove armi acquisite dagli Houthis in Yemen, armi che minacciano le arterie economiche vitali dei sauditi. Questo [in inglese] di oggi è stato l’attacco decisivo: Droni lanciati sabato dai ribelli Houthi in Yemen hanno attaccato un grande campo petrolifero posto profondamente dentro le distese desertiche dell’Arabia Saudita, causando quello che il regno descrive come un

Sitrep con Stefano Orsi Nr.054

In questa puntata parleremo della situazione sul fronte di Hama in Siria, parleremo della Turchia, dell’Iran e di Israele. Esamineremo brevemente la situazione in Kashmir e discuteremo di alcune notizie riguardanti gli ultimi droni russi, per le forze aerospaziali e la marina. Durata 1.25h, buona visione.

Iran e Trump sull’orlo dell’abisso

L’Iran sta spingendo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’orlo dell’abisso, elevando il livello delle tensioni in Medio Oriente a nuove vette. Dopo il sabotaggio [in inglese] di quattro petroliere ad al-Fujairah, l’attacco al gasdotto [in inglese] Aramco un mese fa, e l’attacco [in inglese] della scorsa settimana a due petroliere nel Golfo di Oman, il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC – ora classificato dagli USA come gruppo

L’attacco franco-israeliano alla Siria

Tony Cartalucci              @TonyCartalucci 21:31 – 17 set 2018   La moderna arte della guerra è incredibilmente complessa, specialmente quando si combatte un avversario più grande e potente. C’è una moltitudine di ragioni sul perché la Russia si sia astenuta dall’usare i suoi sistemi di difesa aerea più sofisticati e sul perché abbia subito ripetutamente attacchi umilianti senza problemi.   Tony Cartalucci       

Google ammette la sua collaborazione con il programma illegale di omicidi mediante droni statunitense

Ecco un’altra pietra miliare nella crescente integrazione tra il complesso controspionaggio-militare e la Silicon Valley: la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito il software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con i droni del governo degli Stati Uniti. Dall’inizio del suo programma di assassinio coi droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso quasi 3.000 “combattenti”. Documenti militari interni mostrano

Sitrep con Stefano Orsi Nr.022

Nella puntata di ieri sera Stefano ci ha proposto l’analisi della situazione nell’enclave curda di Afrin. Ci siamo poi spostati poi verso la sacca del Goutha, dove l’esercito siriano si sta muovendo per circondarla e porvi fine. Apriamo anche una piccola parentesi per fare il punto della situazione a Deir Ezzour. Buona visione!