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In questi ultimi giorni si può notare un incremento consistente di materiali statunitensi in arrivo: l’intero gruppo NATO, seguendo le direttive, chiede (ordina) ad ogni paese di dare il proprio contributo alla “causa”. Mentre i nostri depositi si fanno sempre più miseri, l’effetto che queste armi hanno sul campo di battaglia sembra essere consistente solo in alcune circostanze, tra le più note l’uccisione di civili innocenti. Come segnaliamo dal nostro
In questa puntata Stefano ci parlerà prima dei fronti attivi e della presa di Soledar. Successivamente esamineremo ciò che è successo in Europa con le dimissioni del Ministro della Difesa tedesco, le dichiarazioni della finlandese Sanna Marin, e quelle della Von Der Leyen al WEF. Tratteremo brevemente dell’elicottero caduto con il ministro ucraino a Brovary e del missile abbattuto-intercettato (o mancato) dalla difesa aerea ucraina a Dnepropetrovsk.
Più a lungo durerà la guerra con la Russia, più è probabile che il danno all’Ucraina sarà irreparabile. In una lettera aperta intitolata “Gli USA devono armare l’Ucraina ora, prima che sia troppo tardi” [in inglese] 20 importanti sostenitori americani della guerra contro la Russia in Ucraina affermano che il conflitto è arrivato a un momento decisivo. Per vincere, insistono gli autori, le forze ucraine hanno bisogno di un’abbondanza di
Nelle prossime ore e giorni saremo bombardati dalle notizie sul “massacro di Bucha”. Per chi non ha seguito il nostro canale Telegram è difficile capire cosa sia successo veramente: voglio quindi fare un breve riassunto. Il 31 di Marzo i russi hanno abbandonato le loro posizioni attorno a Kiev e si sono ritirati verso il confine Bielorusso, lasciando spazio all’esercito ucraino che ha rioccupato le posizioni perse e ha cominciato
Punto della situazione in Ucraina dopo un mese di operazioni.
Questa puntata tratterà principalmente della espansione NATO, delle mancate risposte statunitensi alle richieste russe e ai vari incidenti capitati nel mondo durante la nostra assenza. Ci sono novità in Africa dove un nuovo colpo di stato sta cambiando gli equilibri nel continente, ce ne sono in Medio Oriente dove gli Houti hanno lanciato più attacchi contro gli Emirati Arabi. Buona visione
Come promesso siamo tornati prima del 12 Gennaio. Abbiamo deciso di registrare questa puntata visto l’incalzare degli eventi e delle novità in Kazakhstan.
L’ultimo editoriale che ho proposto era del 25 Aprile di quest’anno. Rileggendolo lo trovo piuttosto attuale. Oggi desidero analizzare con voi i cambiamenti degli ultimi mesi e fare qualche altra previsione, probabilmente scontata, ma necessaria. Mesi fa parlavamo di Ucraina, di Russia, di Donbass, di Bielorussia. Era appena stato sventato il golpe ai danni di Lukashenko. La Russia si è avvicinata ancora di più, e quelle che erano solo voci
Festeggiamo le 100 puntate con Stefano discutendo degli ultimi eventi mondiali. Risponderemo alle domande degli ascoltatori e lettori del blog, ci muoveremo in Yemen dove ci sono novità. Vedremo cosa sta succedendo su due possibili nuovi fronti, al confine tra la Serbia e il Kosovo e al confine tra il Marocco e l’Algeria. Ci sposteremo in Mali, esamineremo ciò che sta succedendo in Siria in questi ultimi giorni. Ultimo argomento
Argomenti di questa puntata: Afghanistan Siria Etiopia, Eritrea, Tigray Guinea Bielorussia e integrazione con la Russia Zapad 2021 11 Settembre 2001