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L’unico ponte sull’Eufrate esistente nei dintorni di Deir ez-Zor, costruito dai militari russi, ha permesso agli agricoltori locali di rifornire la città con i loro prodotti e di collegare le comunità da entrambi i lati del fiume. I locali ricordano come qui, prima della guerra, ci fossero dodici ponti sull’Eufrate. I bombardamenti statunitensi li hanno distrutti tutti. Lo scorso anno gli ingegneri militari russi hanno costruito un ponte di barche
Di primo acchito, l’idea che l’occupazione statunitense della Siria sia fondamentale per impedire il ritorno del cosiddetto “Stato islamico” (ISIS) sul territorio siriano non convince. Le regioni ad ovest del fiume Eufrate, dove l’ISIS era fiorito, sono state definitivamente riconquistate dall’Esercito Arabo Siriano e dai suoi alleati russi e iraniani, ovviamente senza alcun sostegno da parte degli Stati Uniti e, di fatto, nonostante l’impegno di Washington ad ostacolare le operazioni
Posto qui la 48° video SITREP per fare il punto al giorno 31-gennaio-2019 ISIS Dobbiamo purtroppo proseguire nel trattare le vicende di questi terroristi. I due villaggi che restavano in mano alle forze del Califfato sono divenuti uno solo, più qualche casa nelle vicinanze. Sembra che restino circa 500 miliziani a difendere l’ultima posizione, ma una novità si inserisce nelle vicende. Tre prigionieri sarebbero ancora nelle mani del Califfato: un
I neoconservatori dell’amministrazione Trump, il Segretario di Stato Mike Pompeo, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale John Bolton e l’inviato per la Siria James Jeffery, stanno lottando per salvare i loro piani per la Siria che il presidente Trump ha cancellato quando ha ordinato il completo ritiro. Quei piani erano per una occupazione permanente della Siria nord-orientale da parte degli Stati Uniti, la riduzione dell’influenza iraniana nelle zone controllate dal
La redazione desiderava tradurre uno dei filmati passati di Anna News sulla liberazione di Deir ez-Zor. Volevamo farlo soprattutto per ricordare la figura di Issam Zahreddine e ricordare il momento storico della liberazione della città dall’assedio dell’ISIS. ***** Video a cura di AnnaNews, censurato da YouTube appena pubblicato (age-restricted). YouTube ama nascondere la verità e schedare le persone.
Vorrei precisare che le Sitrep in questo periodo in cui, per fortuna, i combattimenti ed i fronti si sono estremamente ridotti, verteranno sempre su aggiornamenti che indicheranno i periodi di osservazione, in modo che i lettori possano sempre ricostruire e collocare nello spazio e nel tempo i vari fatti qui enunciati. Qui potete trovare anche la SITREP in video, che non tratta necessariamente i medesimi argomenti di quella scritta. Inizieremo
Questi bollettini partono dalle prime ore di sabato quando ci svegliammo con la notizia del bombardamento USA e coalizione contro la Siria. Sabato 14-4-2018 Stiamo valutando le operazioni di questa notte e i danni effettivi. A seguito dell’attacco possiamo per ora confermare un lancio limitato a 103 missili di vario tipo, pochi Tomahawks e diversi aviolanciati tra i quali anche alcuni di tipo nuovo Per fortuna più di 70
Devo aggiungere al bollettino l’aggiornamento flash scritto due giorni or sono in modo da proporre un quadro completo degli eventi recenti e recentissimi. Aggiornamento flash dai fronti siriani del 24-8-2017 Quello che vedete in mappa è quanto rimane della sacca di Arsal, dopo la resa di Al Qaeda e le legnate presa dall’ISIS sia dall’esercito Libanese, che da Hezbollah e soprattutto dall’esercito siriano, una lezione indimenticabile… In queste ore
Questo che vi apprestate a leggere è il mio 100° bollettino emesso sulla guerra in Siria. Cominciai in concomitanza con l’intervento russo nella regione, rispondendo all’appello del presidente siriano Assad. Fino ad allora avevo seguito, prima per Volti del Donbass e poi per Saker Italia, lo scacchiere ucraino con la guerra di occupazione delle Repubbliche secessioniste di Donetsk e di Lugansk. È singolare che proprio in concomitanza di questa importante
Solo alcuni giorni dopo l’“insolito” viaggio di John McCain in Siria e Turchia, il governo turco ha tagliato le forniture di acqua dal fiume Eufrate nel nord della Siria, violando le convenzioni internazionali sul diritto all’accesso all’acqua. Anche se è tornato un certo grado di stabilità in parte della Siria settentrionale in seguito alla recente liberazione da Al-Qaida di Aleppo e altre zone ad opera dell’esercito siriano, le forze esterne