Tag "F. William Engdahl"
L’euro sta letteralmente uccidendo le nazioni e le economie dell’UE. Sin da quando è entrato in vigore il regime della moneta unica, che ha sostituito nel 2002 le monete nazionali nelle transazioni, il cambio fisso ha devastato le industrie negli stati periferici tra i 19 membri dell’eurozona, dando contemporaneamente un vantaggio spropositato alla Germania. La conseguenza è stata una (poco raccontata) contrazione industriale e l’impossibilità di risolvere la crisi bancaria.
Lasciatemi dire subito che nutro il massimo rispetto per F. William Engdahl e che lo considero una persona molto più esperta di politica americana del sottoscritto. Inoltre, voglio chiarire anche che non confuterò neanche una sola delle argomentazioni che Engdahl porta a sostegno della sua tesi, semplicemente perché sono dell’opinione che i suoi ragionamenti siano logici e basati sui fatti. Consiglio caldamente a tutti la lettura dell’articolo di Engdahl “The
Ora, prima che tutti voi abbiate una qualsiasi reazione, confermo di essere pienamente cosciente del fatto che il Comitato Norvegese del Nobel, che decide appunto i vincitori del Premio Nobel, scelga ispirandosi all’agenda globalista. Qualcuno potrebbe sostenere che siano addirittura corrotti. Sono altresì consapevole che in passato hanno conferito il premio a candidati non propriamente amanti della pace, come Henry Kissinger, Barack Obama, persino l’Unione Europea. Ciononostante voglio proporre il
Dopo più di due anni di peggioramento della crescita economica e con un’economia in difficoltà con il 10,5% di tasso di interesse della banca centrale, cosa che rende virtualmente impossibile accedere a nuovo credito per stimolare la crescita, il Presidente della Russia, Vladimir Putin, ha rotto finalmente uno stallo fra le fazioni interne. Il 25 luglio, ha dato mandato ad un gruppo economico detto il Club Stolypin [in italiano] di
Subito dopo il fallimento del colpo di Stato del 15 luglio in Turchia, nei media occidentali ha avuto ampio spazio l’ipotesi che in effetti tutto fosse stato organizzato dal Presidente Recep Tayyip Erdoğan, per avere il pretesto di imporre una legislazione di emergenza e arrestare chiunque si opponesse al proprio governo. Le prove disponibili ad oggi suggeriscono che questa non sia affatto la verità. Piuttosto, come scrivevo nel momento in
Solo diciotto mesi fa erano in corso negoziati tra il presidente russo Putin e quello della Turchia Erdogan per la progettazione di un importante gasdotto in Europa meridionale che partisse dai giacimenti di gas russi, attraversasse il Mar Nero, passasse attraverso la Turchia e arrivasse al confine Greco-Turco. Il Turkish Stream, come era stato chiamato, venne proposto nei colloqui ad Ankara tra Putin e Recep Tayyip Erdogan nel Dicembre 2014