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Vladimir Putin ha deciso come la Russia pagherà per il coronavirus… Sta per tassare i ricchi. È un rimedio che la maggior parte degli americani sosterrebbe, se gli fosse data la scelta, ma non gli è stato chiesto. Al contrario, il Congresso ha approvato un pacchetto di stimolo da 2 trilioni di dollari per il quale il contribuente americano sarà ritenuto interamente responsabile. Ancora peggio, la nuova legislazione prevede un’allocazione
C’è un reale potere nella parola “No”. Direi infatti che è la singola parola più potente in ogni lingua. Nel mezzo del peggior crollo dei mercati degli ultimi 12 anni causato dai mercati globali finanziati in dollari, la Russia si è trovata nella posizione di esercitare il potere del “No”. Proprio adesso in tutto il mondo stanno accadendo molteplici e soprapposte crisi, tutte intrecciate in una rete di caos. Tra
Nell’elaborare il flusso delle informazioni su ciò che sta accadendo negli Stati Uniti, è impossibile liberarsi da un senso di irrealtà molto inquietante: una popolazione intrappolata in una grotta buia, piena di piccoli schermi luminosi, tutti con immagini diverse ma che mandano essenzialmente lo stesso messaggio. Questo messaggio è che va tutto bene, come sempre e come sempre sarà. Ma qualsiasi cosa stia succedendo, non può andare avanti per sempre,
A coloro che seguono più da vicino i mercati finanziari, non sfugge che stanno diventando sempre più frequenti ogni giorno i segnali d’allarme del prossimo grande tsunami finanziario americano. Alcune settimane fa l’attenzione era puntata sui cosiddetti mercati emergenti, specialmente Turchia, Argentina, Indonesia, India e Messico. Ciò che raramente viene menzionato dai media mainstream, è la relazione di tali eventi con il deliberato ritiro di dollari dal sistema finanziario globale
Il sistema monetario internazionale di Bretton Woods del 1944, per come si è evoluto nel presente, è diventato, detto onestamente, il più grande ostacolo alla pace e alla prosperità nel mondo. La Cina è sempre più sostenuta dalla Russia, e le due più grandi nazioni eurasiatiche stanno prendendo passi decisivi per creare un’alternativa molto valida alla tirannia del dollaro americano nel commercio mondiale e nella finanza. Wall Street e Washington
“La Russia è pronta a rispondere ad ogni provocazione, ma l’ultima cosa che i Russi vogliono è un’altra guerra. E questo, se vi piacciono le buone notizie, è la notizia migliore che potrete sentire”. Un refolo di Terza Guerra Mondiale aleggia nell’aria. Negli Stati Uniti la Guerra Fredda 2.0 è in pieno svolgimento e la retorica anti-russa che emana dalla campagna elettorale della Clinton, amplificata dai mass-media, riporta indietro al
Quando Ronald Reagan voltò le spalle ai neoconservatori, li licenziò, e fece processare alcuni di loro, la sua amministrazione divenne libera dalla loro influenza malvagia, e il Presidente Reagan negoziò la fine della Guerra Fredda col presidente sovietico Gorbačëv. Il complesso militare e della sicurezza, la CIA e i neoconservatori erano assolutamente contro la fine della Guerra Fredda dato che i loro budget, il loro potere e la loro ideologia erano