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In teoria, tale possibilità esiste, ma è molto piccola. Non superiore al 2-3% Spieghiamo Il Maidan è un rovesciamento incostituzionale del governo con l’aiuto di una rivolta popolare. Affinché una tale rivolta abbia successo, devono sussistere le seguenti condizioni: Deve aver luogo una scissione all’interno dell’élite, e una parte dell’élite deve organizzare, guidare e finanziare la rivolta. Il tenore di vita della maggioranza della società dovrebbe diminuire in modo significativo,
Prima di esaminare ciò che è appena accaduto in Ucraina, dobbiamo ricordare la sequenza di eventi che hanno portato alla situazione attuale. Proverò a fare un breve riassunto (saltando molti dettagli) nello stile di un elenco puntato: Non sappiamo se Ze inizialmente intendesse fermare la guerra nell’Ucraina orientale, ma sappiamo che non solo non è riuscito a fermarla, ma per molti versi le sue politiche sono state anche peggiori di
Il recente vertice di Parigi, e i giorni subito dopo il vertice, hanno fatto molta chiarezza sul futuro degli Accordi di Minsk. In breve: Kiev li ha ufficialmente respinti (respingendo sia la serie di passaggi, che molti punti fondamentali). Per coloro che sono interessati, guardiamo un po’ più in dettaglio. Primo, cos’è appena accaduto Innanzitutto, qui di seguito sono riportati degli estratti della Conferenza di Parigi e delle dichiarazioni da
La prima cosa che dobbiamo fare è ricordarci cosa voleva da questo vertice ciascun partecipante. Di seguito trovate una sintesi di quale fosse secondo me (non secondo le dichiarazioni ufficiali) ciascuna posizione di partenza: Zelenskii. Concetto chiave: “un approccio flessibile” sugli Accordi di Minsk Nessuna negoziazione diretta con la LDNR Nessun status speciale Controllo da parte dell’Ucraina del confine con la Russia Disarmo delle “milizie” della LDNR Ritiro di tutte
Nel mio articolo del 25 luglio intitolato “Il dilemma di Zelenskyj”, avevo sottolineato la strutturale asimmetria della configurazione del potere in Ucraina a seguito della schiacciante vittoria di Zelenskyj su Poroshenko: anche se una grande maggioranza di Ucraini ha chiaramente votato per fermare la guerra e ripristinare un qualche tipo di pace nel paese, le vere leve del potere nello stato del Banderastan post-Maidan sono tutte in mano ad ogni
Bene, non ci è voluto molto tempo. Consentitemi di riassumere ciò che è appena accaduto in Ucraina. Tutto sembrava così promettente, e poi all’improvviso… In primo luogo, Trump, Macron e la Merkel hanno apparentemente detto a Zelenskyj che doveva firmare la cosiddetta Formula Steinmeier, che in sostanza spiega la sequenza di misure di rafforzamento della fiducia e di riduzione dell’escalation previste dagli Accordi di Minsk. Ora, se pensate che questa
Le celebrazioni del 14 ottobre svoltesi a Kiev per l’anniversario del cosiddetto Esercito Insurrezionale Ucraino, noto per i suoi sanguinosi massacri di civili appartenenti a diversi gruppi etnici durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui ebrei, russi, ucraini e polacchi, sono diventate un’altra manifestazione del Neonazismo e della xenofobia. Organizzazioni radicali hanno organizzato processioni con simboli Nazisti, che sono state accompagnate da slogan aggressivi e dalla glorificazione di Bandera e
Questa settimana i media russi e ucraini sono stati in fermento per la notizia che il governo ucraino ha accettato la “Formula Steinmeier”, che ha lo scopo di aiutare a regolare il reinserimento del Donbass ribelle nell’Ucraina. I sostenitori dell’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, così come i membri dell’estrema destra ucraina, denunciano la mossa come un tradimento. Altri, tuttavia, sperano che sia un primo passo importante verso la pace. In