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A seguito della liberazione del Ghouta orientale e meridionale dai jihadisti radicali che tormentavano la popolazione civile della capitale siriana con i loro bombardamenti senza fine, la recente rimozione di ben 13 posti di blocco nel centro di Damasco ha provocato una risposta positiva sui media del Medio Oriente. Questo sviluppo è ampiamente discusso nei media, nel contesto dei successi delle forze armate siriane che hanno riacquistato il controllo della
Questi bollettini partono dalle prime ore di sabato quando ci svegliammo con la notizia del bombardamento USA e coalizione contro la Siria. Sabato 14-4-2018 Stiamo valutando le operazioni di questa notte e i danni effettivi. A seguito dell’attacco possiamo per ora confermare un lancio limitato a 103 missili di vario tipo, pochi Tomahawks e diversi aviolanciati tra i quali anche alcuni di tipo nuovo Per fortuna più di 70
Siamo nuovamente in contatto con Stefano per parlare della Siria. Partiremo dalla sacca di Yarmuk, l’ultima sacca rimasta nel Ghouta. Ci muoveremo a quella del Qalamoun, dove i miliziani si sono arresi senza spargimenti di sangue, per poi spostarci alla sacca tra Hama e Homs, dove ci sono combattimenti in corso. Rispondiamo anche a qualche domanda dei lettori. Vi ricordiamo che potete contattare Stefano per ricevere risposta nella prossime puntate.
Contattiamo Stefano per fare il punto della situazione dopo l’attacco della coalizione in Siria. Parleremo del risultato degli attacchi, chi ha partecipato, cosa è stato colpito e cosa no. Vedremo insieme a che punto sono arrivati i media occidentali con le menzogne degli attacchi chimici nel Ghouta. Buona visione! Durata 1h e 20min circa.
I venti di guerra spingono gli eserciti gli uni contro gli altri e ad essi è appesa anche la nostra sorte. Potenze nucleari si stanno affrontando, tra esse anche la Francia e la Gran Bretagna (le stesse del disastro libico), si uniscono a Trump in questo gioco al dottor Stranamore. Basta un piccolo sbaglio a questo punto e la situazione potrebbe degenerare. Intanto, tra proclami di prove mai mostrate e
Anche in questo appuntamento Stefano ci farà il punto della situazione in Siria. Partiremo dalla sacca del Ghouta per spostarci poi alla sacca del Qalamoun e quella di Hama-Homs. Tratteremo i recenti combattimenti in corso tra le città di Raqqa e Mayadin, dove ancora ci sono dei residui ISIS. Poi ci sposteremo ad Afrin ed esamineremo le prossime mosse Turche, tenendo in considerazione i recenti incontri tra Russia, Turchia ed
Ci ritroviamo, come ormai d’abitudine, a fare il punto sugli accadimenti di questa guerra lunga e sanguinosa. La situazione nella zona del Ghouta est pare trovare qualche evoluzione forse positiva, inizia infatti oggi l’evacuazione dei circa 1500 miliziani in Harasta verso Idlib e la discussione è aperta tra quelli di Duma. L’esercito siriano si sta posizionando nel sud della sacca per dare un affondo su Ein Tarma. Facciamo ora il
Per la seconda volta in un mese le forze armate siriane e russe hanno subito attacchi aerei. Il febbraio 2018 rappresenta un punto di svolta nella politica statunitense in quanto le linee politiche di Trump, ovvero le “politiche dichiarate” — quali la cooperazione con la Russia contro il terrorismo ed il rispetto per l’integrità territoriale siriana — sono svanite. Con la Siria che lancia missili contro gli aerei USA per
In questo appuntamento discuteremo gli ultimi eventi nella sacca del Ghouta e la fine della resistenza curda nel cantone di Afrin. Parleremo dei nuovi sviluppi che minacciano la nazione siriana, dall’insediarsi dei turchi nelle zone abbandonate dai curdi alla minaccia americana di intervenire. Buona visione! Durata circa 1h e 4min.
Ci troviamo ad un punto cruciale di queste settimane di guerra in Siria. La battaglia per Afrin sta mostrando un triste epilogo per le milizie curde che hanno rifiutato l’aiuto siriano (non accettarono infatti le buone condizioni offerte subito dal governo) per tornare sotto la bandiera della Siria. Consegna delle armi, inquadramento sotto comando siriano delle milizie YPG trasformandole in NDF, riservisti sotto comando siriano, e passaggio del governo locale