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Huawei procede senza Google?

Gli smartphone top di gamma Huawei, Mate 30 e Mate 30 Pro, sono stati lanciati senza i prodotti Google installati, a causa delle restrizioni americane contro le aziende cinesi (e in particolare contro Huawei). Contrariamente a ciò che molti hanno ipotizzato, Huawei non ha sviluppato un “sistema operativo proprietario” per i suoi telefoni, ma sta invece usando semplicemente una versione open source Android di Google. Ciò significa che le applicazioni

Perché l’imbrigliare Huawei non è una vittoria nella guerra tecnologica

L’azienda cinese gioca la parte della regina della scacchiera tecnologica, ma Pechino dirà semplicemente ai suoi ragazzi-prodigio di puntare al livello successivo. È una guerra geopolitica e geoeconomica. Fredda, finora, ma adesso in procinto di arrivare sotto zero. La Strategia per la Sicurezza Nazionale statunitense lo rivela [in inglese] inconfondibilmente. La Cina è un competitore strategico e deve essere rintuzzato in tutti i modi e su tutti i fronti: economico,

Google ammette la sua collaborazione con il programma illegale di omicidi mediante droni statunitense

Ecco un’altra pietra miliare nella crescente integrazione tra il complesso controspionaggio-militare e la Silicon Valley: la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito il software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con i droni del governo degli Stati Uniti. Dall’inizio del suo programma di assassinio coi droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso quasi 3.000 “combattenti”. Documenti militari interni mostrano

Saker Italia: Fuga su Telegram

Il cambio d’anno dovrebbe essere il momento in cui si fanno i bilanci e si mettono in cantiere i progetti, e  anche a Saker Italia  abbiamo riflettuto su come impiegare le nostre poche forze per raggiungere sempre più persone. Siamo partiti da una serie di ipotesi su cosa succederà nei prossimi anni, supposizioni che condividiamo con voi: il declino politico e l’impoverimento delle classi medie in Europa e nel nostro

Prima vennero per i nazisti e i pedofili…

Prima vennero per i comunisti e io non alzai la voce perché non ero un comunista. Poi vennero per i socialdemocratici e io non alzai la voce perché non ero un socialdemocratico. Poi vennero per i sindacalisti e io non alzai la voce perché non ero un sindacalista. Poi vennero per gli ebrei e io non alzai la voce perché non ero un ebreo. Poi vennero per me e non

Google – Un semplice motore di ricerca o un membro dello Stato Profondo ?

  Questo testo deve essere letto come la terza parte della mia serie sul famoso memo di Google, e su cosa ci dice sulla direzione che la nostra società prenderebbe se una minoranza di miliardari tecnocratici estremamente ricchi e potenti fossero autorizzati a gestire socialmente e totalmente la nostra cultura, in modo da adottare la loro visione ideologica, usando la coercizione, la forza e la manipolazione. Per il contesto, leggete

I Neoconservatori spingono gli USA ed il resto del mondo verso una crisi pericolosa

Ad ottobre dell’anno scorso scrissi un’analisi intitolata “Gli USA si trovano di fronte alla peggiore crisi della loro storia, ed ecco come l’esempio di Putin potrebbe ispirare Trump” e credo sia un buon momento per rileggerla. Iniziai l’analisi elencando tutte le calamità che sarebbero cadute sugli Stati Uniti nel caso di una vittoria di Hillary. Visto che questo non è accaduto (grazie a Dio!), possiamo tranquillamente ignorare quella parte e

Perché votare per Trump era la cosa giusta da fare (7 ragioni)

Ora che Trump ha già completamente tradito tutte le sue promesse elettorali e che i suoi 100 primi giorni in carica sono contrassegnati da nient’altro che caos totale, incompetenza, tradimenti dei suoi amici e alleati più vicini, di politica estera esibizioni irragionevolmente pericolose e totalmente inefficaci. C’è un sacco di gente in giro che dice “ve l’avevo detto!”, “come potevate prendere sul serio questo pagliaccio!” e “vi siete finalmente svegliati

La guerra di Siria è stata sempre e solo l’inizio

Con la liberazione di Aleppo nella Siria settentrionale, sembra che il governo di Damasco sia sulla strada giusta per mettere fine al terribile conflitto che ha causato quasi sei anni di distruzione nel paese. Ma pensare che il conflitto siriano sia sul punto di essere risolto, significa ritenere che sia stato combattuto in un vuoto geopolitico, disconnesso dai piani delle altre potenze regionali e mondiali. In effetti, la guerra per