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La Guerra Fredda 2.0 ha colpito il Sud America con un tuono, mettendo di fronte gli Stati Uniti e i suoi prevedibili lacchè contro i quattro pilastri della marcia verso l’integrazione euroasiatica: Russia, Cina, Iran e Turchia. È il petrolio, stupido. Ma c’è molto di più di quel che colpisce gli (oleosi) occhi. Caracas ha commesso il peccato capitale agli occhi dell’Eccezionalistan: commerciare il petrolio aggirando il dollaro degli Stati
Per me la principale tragedia di questa settimana non è il massacro a Dallas, per quanto sia orribile. È il video girato a Falcon Heights in seguito all’uccisione di Philandro Castile da parte della polizia. Assolutamente straziante da guardare. E dovrebbe essere visto fino alla fine. È una lancinante descrizione di una famiglia distrutta e dei sopravvissuti che cercano disperatamente di tenerla insieme con coraggio e dignità… fin quando possibile. Penso
Le relazioni internazionali attraversano un periodo molto difficile, e la Russia ancora una volta si trova al crocevia tra tendenze chiave che determinano il vettore del futuro sviluppo globale. Sono state espresse molte opinioni differenti al riguardo, compresa la paura che noi abbiamo una visione distorta della situazione internazionale e del ruolo internazionale della Russia. Io avverto in questo un’eco dell’eterna disputa tra i liberali pro occidente e i sostenitori
– Stefano Orsi – Siria – Aggiornamenti dal fronte – 14 novembre Ad Aleppo è partita un’offensiva di lealisti ed alleati (Hezbollah, Harakat Al-Nujaba, NDF, Kataebat Al-Ba’ath). Il fronte interessato dalla nuova offensiva è quello a nord della città, che fino ad ora aveva conosciuto una sostanziale stasi. Inaspettatamente quindi si apre un’ulteriore scenario di combattimenti. La strategia dell’azione sarebbe quella di chiudere i terroristi rimasti in città in una sacca: se
Lo Stato del Myanmar nel Sud-Est asiatico è assediato da striscianti minacce che rischiano di riportalo ai giorni oscuri di una vera e propria guerra civile. Le vicine potenze Cina e India, non hanno nessun interesse a che questo scenario si verifichi, dato che comprometterebbe il ruolo strategico che si aspettano da un Myanmar stabile. In ciò che costituisce il loro ultimo tentativo di stabilizzare il Paese, per una tragica ironia, hanno