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Negli ultimi mesi ci sono state varie speculazioni sulle ragioni per cui i sistemi di difesa aerea S-300, forniti dalla Federazione Russa all’Esercito Arabo Siriano, non hanno ancora sparato un colpo in reazione alle invasioni di spazio aereo degli aerei israeliani nelle loro missioni di bombardamento contro svariati obiettivi sul territorio siriano. Il seguente video tenta di analizzare una serie ragionevolmente completa di spiegazioni. Da un certo punto di vista,
L’anno 2018 passerà alla storia come punto di svolta nell’evoluzione dell’ambiente geostrategico del nostro pianeta. Ci sono molte ragioni, e non le elencherò tutte, ma ce ne sono alcune che considero personalmente importantissime: L’Impero ha vacillato. Parecchie volte. Questo è probabilmente lo sviluppo più importante dell’anno: l’Impero Anglo-Sionista ha fatto ogni sorta di minaccia spaventosa, e ha fatto dei passi concreti ancora più spaventosi, ma alla fine ha dovuto ritirarsi.
Oggi il Ministro della difesa Shoigu ha annunciato [in inglese] misure che vanno ben oltre ciò che speravo. In particolare, Shoigu ha annunciato che la Russia: Fornirà sistemi di difesa aerea S-300 (con una portata di 250 km) ai siriani nelle prossime due settimane. La Russia fornirà avanzati sistemi automatizzati di gestione della difesa aerea che aumenteranno *drasticamente* le capacità della difesa aerea siriana e preverranno futuri casi di “fuoco amico”. La
Il parere di Ruslan Ostashko Traduzione a cura di Luther per SakerItalia.it
Rieccoci con Stefano e la situazione siriana, decisamente complicata dopo l’attacco israeliano e l’abbattimento dell’Il-20 delle forze aerospaziali russe. Mentre il mondo mediatico si accanisce contro la Russia e particolarmente contro Vladimir Putin, rei di aver commesso incredibili delitti, noi esamineremo le ragioni che ci inducono a credere che ad essere nei guai siano più che altro gli israeliani. Dopo aver esaurito l’argomento passeremo all’area di Idlib e alle ultime
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM 04:02 – 23 set 2018 Il Ministero della Difesa russo inizia il resoconto minuto per minuto sull’abbattimento dell’Ilyushin-20 affermando che l’inchiesta ha mostrato la condotta colposa di Israele, e o la mancanza di apprezzamento delle relazioni con Mosca da parte dei suoi vertici militari oppure la mancanza di controllo degli ufficiali al comando. Maxim A. Suchkov
Ieri (19 settembre), ho provato a postare un breve commento che suggeriva che prima di saltare alle conclusioni su qualsiasi cosa, dovremmo aspettare che vengano fuori i fatti, ma inutilmente. Il coro di “Putin è uno zerbino!!”, “bombardate Israele!!” e simili follie sta continuando, più forte che mai. Leggendo quelle sciocchezze assurde, ho voluto lanciare uno slogan, qualcosa come “Nemici degli ebrei e odiatori di Putin – unitevi!”, ma poi
***** Video a cura di SouthFront, traduzione in italiano a cura di SakerItalia.
Nelle ultime 24 ore Internet, incluso questo blog, è stato inondato di opinioni su ciò che tutti e chiunque avrebbero fatto se fossero stati nei panni di Putin. Le proposte vanno dal dichiarare una zona interdetta al volo sulla Siria al, non sto scherzando, inviare un paio di SSBN russi (sottomarini che trasportano missili balistici intercontinentali) al largo della costa di Israele. Inoltre, dal momento che Putin ha fallito, almeno
Negli ultimi tre anni, due paesi hanno dimostrato la loro sconsiderata capacità di trascinare il mondo in una guerra globale per via della Siria: la Turchia membro della NATO nel 2015, e Israele alleato degli Stati Uniti questa settimana. Entrambi sono responsabili dell’abbattimento di un aereo militare russo legalmente operante in Siria: la Turchia – direttamente, e Israele – indirettamente, attraverso la subdola manovra di un F-16 che ha coinvolto