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Quanti di voi si ricordano del flusso infinito di avvertimenti che “Putin lavora per Schwab” o “Putin è culo e camicia con Netanyahu”, “venderà il Donbass” e sta “bleffando” sulle sanzioni. Poi arrivò l’ultimatum. Loro lo respinsero. Poi venne l’Operazione Speciale Militare (SMO). Loro la respinsero. Poi uscì la notizia che la Russia avrebbe venduto in rubli il suo gas alle nazioni ostili. Loro la respinsero. Vedete, per loro ci
La narrativa russa e quella statunitense sono direttamente conflittuali sulla minaccia di armi di distruzione di massa in procinto di essere dispiegate in Ucraina. Uno dei principali argomenti nell’agenda del summit urgente della NATO ieri a Bruxelles, chiesto dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, era la minaccia che la Russia possa usare armi di distruzione di massa in Ucraina per la frustrazione del rallentamento subìto dal suo attacco e
È da vent’anni che gli Stati Uniti trattano la sovranità degli stati come una cosa relativa, riservandosi il diritto di attaccare quando vogliono. Questa settimana ricorre il 19° anniversario dell’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti, ma negli ultimi due decenni non c’è stata una seria presa di coscienza americana della vastità del crimine commesso dal nostro governo e dai suoi alleati. L’invasione fu un’aggressione non provocata in flagrante violazione
Giovedì scorso ho ripubblicato i miei “primi dieci segni che la Russia ha invaso l’Ucraina” di 8 anni fa, quando era iniziato il cambio di regime ucraino e la guerra civile, e l’Occidente affermava continuamente che la Russia aveva invaso l’Ucraina. Ebbene, giovedì scorso la Russia ha effettivamente invaso l’Ucraina. La Russia aveva il pieno diritto legale di invadere l’Ucraina da diverse prospettive: difendere i suoi alleati a Donetsk e
Il governo afgano, diretto dagli Stati Uniti, era il più grande produttore ed esportatore mondiale di oppio, morfina e del loro prodotto finale, l’eroina. Come fece la prima volta che assunse il potere a metà degli anni ’90, il movimento talebano, antidroga e anticomunista, sta chiudendo il commercio di droga. I miliardi di dollari di oppio e morfina che fluivano in Asia Centrale, Russia, Iran, Turchia, Pakistan e Asia Sudorientale
Nei miei articoli precedenti ho affermato che siamo esposti (più spesso di quanto possiamo immaginare) ad articoli con notizie che sono completamente false e che parlano di eventi che non sono mai accaduti o la cui descrizione non somiglia affatto all’evento reale. Uno degli schemi più comuni è quello di inventare un evento (solitamente il racconto di una qualche efferatezza) e di utilizzare come prova una foto non pertinente e
Pubblichiamo un commento e la mia risposta per questa giornata speciale. Il tema di oggi è la vittoria sovietica sulle forze dell’Asse, e in particolare quelle del Terzo Reich. Da un lato vorremmo festeggiare, dall’altro sappiamo quanto il momento sia difficile e quanto poco ci sia da essere allegri. E’ passato un mese da allora e dobbiamo domandarci” cosa è cambiato nel frattempo sulla linea del fronte e nei pressi
Sotto ogni punto di vista storico, ha segnato una svolta: il primo incontro dal VII secolo tra un Papa della Chiesa Cattolica Romana e il leader spirituale sciita considerato una “fonte di emulazione”. Ci vorrà molto tempo per valutare tutte le implicazioni dell’immensamente intrigante conversazione faccia a faccia di 50 minuti, con la sola presenza degli interpreti, tra Papa Francesco e il Grand Ayatollah Sistani presso l’umile abitazione di quest’ultimo,
Non c’è davvero nulla di particolarmente complicato in ciò che è appena accaduto: gli Anglo-Sionisti hanno assassinato un importante scienziato iraniano nella speranza che questo omicidio inneschi una guerra. Gli iraniani hanno promesso una ritorsione, ma non hanno intrapreso alcuna azione, almeno finora. Dal momento che ci sono quelli che concluderanno inevitabilmente che “l’Iran non può fare nulla”, o “l’Iran ha paura” o anche “L’Iran dovrebbe attaccare Israele”, tutto ciò
Sembrerebbe logico aspettarsi che le guerre nell’era del Coronavirus diventino secondarie rispetto all’ossessione globale di un’orribile pandemia che si rifiuta di estinguersi. Invece, in molte parti del Medio Oriente si continua a combattere. Il regime saudita (appoggiato dall’intera coalizione occidentale) prosegue la sua brutale guerra contro lo Yemen, mentre la guerra civile libica (innescata dalla “liberazione” del paese ad opera della NATO del Presidente Barack Obama) non si è placata,