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È difficile ignorare il fatto che Tbilisi ha cercato di reintegrare pacificamente le regioni separatiste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud per più di un decennio, ma senza successo. Di fatto, la Georgia ha perso il controllo su Tskhinvali e l’Abkhazia nei primi anni ‘90, e ha faticato a ristabilirlo da allora. Dopo l’assalto armato della Georgia contro l’Ossezia del Sud nel 2008, con conseguente breve conflitto russo-georgiano, Mosca ha scelto
Lo Stretto di Kerč’, un luogo che non viene menzionato spesso nei media – o nei social media – mediorientali è diventato molto più familiare in quella regione da quando le navi ucraine sono entrate di recente nelle acque territoriali russe nel Mar Nero. Nel mondo arabo un certo numero di giornalisti ha discusso dell’incidente: hanno trattato le due parti come uguali, e si sono concentrati sugli aspetti militari piuttosto
Petro Poroshenko è molto in difficoltà. I suoi indici di gradimento sono nell’ordine di una cifra malgrado la vasta propaganda a suo favore. Ed il suo ultimo tentativo di riabilitarsi provocando una crisi basata sulla solita “aggressione russa” non solo è fallito, ma sembra anche essersi rivelato controproducente. Sta diventando ormai abbondantemente chiaro a tutti che la provocazione degli Ukronazi non solo era assurdamente stupida e irresponsabile, ma anche che è
L’esercitazione Noble Partner 2018 della NATO ha preso il via in Georgia l’1 agosto e durerà fino al 15 agosto. Più di 3.000 militari provenienti da 13 paesi membri e partner partecipano a questo evento addestrativo che si tiene vicino ai confini della Russia. Sono coinvolte un totale di 140 mezzi militari. Mosca considera queste attività come una chiara provocazione. L’esercitazione è ovviamente un segnale del forte sostegno della NATO
La riconferma (anche se con qualche cambiamento) del “blocco economico” del governo Medvedev ha suscitato molte spiegazioni, alcune migliori di altre. Oggi voglio esaminare un’ipotesi specifica che può essere riassunta in questo modo: Putin ha deciso di non purgare l’(impopolare) “blocco economico” dal governo russo perché voleva presentare all’UE “facce conosciute” e partner in cui politici dell’UE nutrissero fiducia. In questo momento, con il comportamento folle di Trump che si
Prima di tutto, un avvertimento: oggi toccherò un argomento che è molto doloroso per me e che farà arrabbiare molto i miei lettori. Francamente, ho fatto tutto il possibile per non discutere di questo argomento sul blog, perché so, per esperienza personale, che discutere di questo argomento è per lo più futile, e in genere ha molte reazioni ostili. Ciò è reso ancora peggiore dal fatto che per essere in
All’epoca della Guerra Fredda eravamo tutti molto consapevoli della “Teoria del Domino”, secondo la quale gli stati democratici sarebbero caduti come delle tessere del domino, e gli stati comunisti li avrebbero conquistati uno ad uno. Una lezione simile non è andata persa per coloro che lavorano in organizzazioni come la NED, la National Endowment for Democracy, che hanno pensato, anche se ingenuamente, di aver eseguito alla perfezione lo spartito delle
Quattro anni fa, questo fine settimana, il governo ucraino democraticamente eletto, sebbene profondamente corrotto, venne rovesciato da un colpo di Stato appoggiato dall’Occidente, che scatenò una reazione a catena di eventi, lacerando uno dei più grandi paesi europei. Il movimento “Euromaidan” si impegnò a cancellare la corruzione, migliorare gli standard di vita e integrare l’Ucraina nell’Occidente, ma ha fallito miseramente su tutti i fronti. Nel 2014, i redditi ucraini erano
Il dramma che si sta svolgendo nel nord della Siria è davvero un caso quasi ideale per valutare appieno quanto sia debole e totalmente disfunzionale l’Impero Anglo-Sionista. Iniziamo con un promemoria rapido. Gli obiettivi israelo-americani in Siria erano davvero molto semplici. Come ho già menzionato in un precedente articolo [in inglese], il piano anglo-sionista iniziale era quello di rovesciare Assad e sostituirlo con i pazzi Takfiristi (Daesh, Al-Qaida, al-Nusra, ISIS –
Piazza Maidan, a Kiev, è di nuova piena di manifestanti accampati, ma questa volta l’occidente guarda dall’altra parte. Nel 2014, quando una strana coalizione di neonazisti, membri dell’estrema destra ucraina, estremisti liberali ed europeisti scontenti scese nelle strade di Kiev per rovesciare il presidente e il governo ucraino legittimi, era destino che un simile colpo di Stato sarebbe arrivato a mangiare il mostro che aveva creato. Anche se i sostenitori occidentali