Tag "Nagorno Karabakh"

Come i russi leggono il conflitto nel Caucaso

Nelle prime ore del mattino di martedì 13 settembre, l’Azerbaigian ha lanciato un violento assalto militare [in inglese] lungo i confini della repubblica armena. Gli osservatori politici nello spazio post-sovietico possono essere perdonati per aver pensato che il centro dei combattimenti fosse la regione contesa e abitata dagli armeni del Nagorno Karabakh (conosciuta anche come Artsakh dagli armeni). In realtà, tuttavia, l’attacco ha preso di mira diverse città e villaggi

L’Azerbaigian ha causato il suo isolamento quando aveva il potenziale per essere un hub regionale

L’Azerbaigian, con il sostegno della Turchia e dei mercenari siriani, è stato il vincitore indiscusso della Guerra del Nagorno Karabakh del 2020, dopo aver rivendicato la maggior parte del territorio dal controllo armeno. Ci si aspettava che con la maggior parte del Nagorno Karabakh sotto il controllo di Baku si sarebbero aperti nuovi corridoi commerciali e di trasporto che avrebbero assicurato che l’Azerbaigian diventasse un indispensabile hub di connettività nel

Sitrep con Stefano Orsi Nr.87

In questa puntata esamineremo con Stefano le novità in Medio Oriente. Parleremo di Navalny e del suo ritorno in Russia. Inoltre l’amministrazione Biden comincia a mostrare il suo vero volto, osserviamo quali misure sono state prese dopo la sua elezione. Buona Visione

La crisi in Armenia si aggrava a causa della demarcazione dei confini con l’Azerbaigian

Come se la sconfitta nella guerra in Karabakh e il regime fantoccio filo-occidentale che non vuole cedere il potere non fossero sufficienti per far precipitare l’Armenia in una crisi profonda, adesso c’è un altro problema – la demarcazione del confine con l’Azerbaigian. Il Ministero degli Esteri armeno ribatte che il processo formale di demarcazione del confine tra Armenia e Azerbaigian non è ancora iniziato. “Di conseguenza, l’attuazione delle attuali misure

Non date la colpa ai sovietici per la guerra nel Nagorno Karabakh

Nell’ultima settimana di settembre, un’offensiva azera ha rinnovato le ostilità nel perenne conflitto armato nel Caucaso meridionale tra l’Armenia e il suo vicino sulla regione del Nagorno Karabakh (“il Montuoso Karabakh”). Ad ottobre, gli scontri si sono intensificati poco oltre il confine di stato tra l’Azerbaigian e la Repubblica dell’Artsakh, non riconosciuta a livello internazionale, che aveva subito pesanti bombardamenti da parte degli azeri, con ordigni a grappolo di fabbricazione

Sitrep con Stefano Orsi Nr.084

Incontriamo Stefano in questa ultima puntata prima della fine dell’anno. Faremo il riassunto delle ultime notizie dal Nagorno, tratteremo la ripresa dell’ISIS in Siria. In queste ultime settimane c’è stato un incremento notevole delle attività e nell’addestramento di unità russe. Sono stati effettuati numerosi test missilistici, analizziamo le cause di un tale dispiegamento, la sua rapidità e i pericoli annessi. In ultimo parleremo delle elezioni negli Stati Uniti e del

Sitrep con Stefano Orsi Nr.083

In questa puntata esaminiamo con Stefano la situazione in Nagorno-Karabakh. Parleremo poi di Bielorussia e Moldavia per spostarci in Africa dove le notizie che ci giungono sono tutt’altro che buone. Tratteremo brevemente il tema delle elezioni USA. Si tratta di circa 1h e 43 min, alcuni approfondimenti sono stati rimandati alla prossima puntata. Buona visione.

Il presidente armeno chiede le dimissioni del governo, mentre l’Azerbaijan arriva a Lachin sotto la supervisione russa

Il 30 novembre, le forze armate dell’Azerbaigian sono entrate nel Distretto di Lachin, poiché il termine per l’Armenia per sgombrarlo è scaduto. “Secondo la dichiarazione trilaterale firmata dai presidenti della Repubblica dell’Azerbaigian, della Federazione Russa e del Primo Ministro della Repubblica d’Armenia, le unità dell’esercito dell’Azerbaigian sono entrate nella regione di Lachin l’1 dicembre”, ha detto il Ministero della Difesa dell’Azerbaijan. A quanto pare, l’Azerbaijan ha trovato anche un modo

Guardie di frontiera russe schierate sul confine Armenia-Azerbaigian, Pashinyan continua il rimpasto

Il 20 novembre, il direttore del Servizio di Sicurezza russo (FSB) Aleksandr Bortnikov ha dichiarato che, su richiesta della parte armena, il Servizio di Frontiera russo schiererà forze aggiuntive al confine tra Armenia e Azerbaigian. Secondo lui, sono stati assegnati 188 soldati. “In conformità con la decisione presa, al fine di garantire la sicurezza del confine della Repubblica di Armenia, le misure per mantenere la pace in Nagorno Karabakh e

Perché i Liberali russi sono così agitati per l’accordo sul Nagorno Karabakh?

Sembrerebbe che la pace sia arrivata in questo conflitto armato, cos’altro possiamo desiderare? Anche se a qualcuno non piace questa decisione, è meglio discuterne quando le persone non stanno morendo. E improvvisamente, i più insoddisfatti per aver posto fine al conflitto sono i nostri Liberali amanti di Vlasov. E hanno reagito così armoniosamente, e tutti vomitano il loro malcontento, proprio come i falchi di guerra. Ovviamente stravolgono i fatti, inventano