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Solo poche settimane fa ho scritto un articolo [in italiano] intitolato “Le tante bombe ad orologeria dell’Ucraina” in cui ho elencato una serie di sviluppi che rappresentano una grave minaccia per l’Ucraina e, di fatto, per tutti i paesi della regione. In questo breve periodo la situazione si è deteriorata in modo piuttosto drammatico. Inizierò quindi con un breve riepilogo di ciò che sta accadendo. In primo luogo, il governo
Per quelli di noi che hanno seguito Internet russo c’è un fenomeno altamente visibile in atto che è abbastanza sorprendente: ci sono molti video anti-Putin pubblicati su YouTube, o sui suoi equivalenti russi. Non solo, ma recentemente è apparsa una raffica di canali che sembrano aver fatto di Putin o Mishustin il loro lavoro a tempo pieno. Certo, ci sono sempre stati video anti-Putin e anti-Medvedev in passato, ma ciò
Fra le ricadute dell’assassinio del generale Soleimani e il coronavirus, l’Ucraina è passata nel dimenticatoio, il che è comprensibile, ma è pur sempre potenzialmente pericolosa. Il “giovane e dinamico” Presidente Zelenskii è stato, più o meno, dimenticato, specie dai media aziendali sionisti. Ciò, tuttavia, non vuol dire che la situazione non stia evolvendo o, in effetti, non stia diventando estremamente pericolosa. Perciò, per quelli che non tengono d’occhio l’Ucraina, ecco
Nel mio articolo del 25 luglio intitolato “Il dilemma di Zelenskyj”, avevo sottolineato la strutturale asimmetria della configurazione del potere in Ucraina a seguito della schiacciante vittoria di Zelenskyj su Poroshenko: anche se una grande maggioranza di Ucraini ha chiaramente votato per fermare la guerra e ripristinare un qualche tipo di pace nel paese, le vere leve del potere nello stato del Banderastan post-Maidan sono tutte in mano ad ogni
Come previsto, la popolarità di Putin è in crisi. Questo fatto non viene spesso discusso in Occidente, ma la popolarità di Vladimir Putin è in declino da quando, dopo la sua rielezione, ha mantenuto più o meno lo stesso (già impopolare) governo mentre quel governo ha tentato goffamente di “approvare di soppiatto” una riforma delle pensioni. Ora sono state pubblicate le ultime stime [in inglese] e non vanno bene: solo
Washington insiste che le sanzioni rimarranno fino a quando la Russia non restituirà la penisola all’Ucraina, ma questo non accadrà mai. Per Mosca, la Crimea è tornata al suo posto, e questa è una regione che ha visto i conquistatori andare e venire per secoli. Siamo nei resti di Panticapaeum, la capitale del Regno del Bosforo Cimmerio, fondata nel secondo quarto del VI secolo a.C. su entrambe le sponde dello Stretto
Petro Poroshenko è molto in difficoltà. I suoi indici di gradimento sono nell’ordine di una cifra malgrado la vasta propaganda a suo favore. Ed il suo ultimo tentativo di riabilitarsi provocando una crisi basata sulla solita “aggressione russa” non solo è fallito, ma sembra anche essersi rivelato controproducente. Sta diventando ormai abbondantemente chiaro a tutti che la provocazione degli Ukronazi non solo era assurdamente stupida e irresponsabile, ma anche che è
Innanzitutto, ecco un riassunto abbastanza buono di ciò che è accaduto (inclusi i video) pubblicato da RT [in inglese]: https://www.rt.com/news/444853-russia-ukraine-ships-conflict/ https://www.rt.com/news/444857-russia-ukraine-kerch-strait-standoff/ Aggiungerò solo che al momento della stesura di questo articolo (07:38 UTC) la nave mercantile che bloccava il passaggio sotto il ponte è stata rimossa, il traffico è ricominciato e la situazione è tornata alla normalità. In secondo luogo, lasciate che vi dia il singolo elemento più importante per
Il 13 ottobre, una madre e una figlia sono state assassinate dai battaglioni neonazisti della giunta di Kiev a Maryevka, nella Repubblica Popolare di Lugansk Il 13 ottobre a seguito di uno dei quotidiani bombardamenti sui civili, di cui nessuno in occidente ormai parla più, alle 17,45 la diciassettenne Anastasija e sua madre Larisa Kovtun, sono rimaste uccise dai proiettili di un mortaio da 122 mm, sparato dall’area di Zolotoe
Il servizio stampa della Repubblica popolare di Donetsk ha riportato un forte aumento del numero di istruttori militari stranieri che arrivano in Ucraina. Un aumento del numero di esperti militari stranieri potrebbe essere un preparativo per un’altra offensiva delle truppe ucraine contro il Donbass, dicono i funzionari dell’amministrazione di Donetsk. “Non escludiamo che i militari delle forze armate straniere in arrivo prenderanno parte alla pianificazione e alla conduzione di un’operazione offensiva”,